Sarà un Natale senza vacanze Il virus cancella anche il Capodanno

Sei italiani su dieci non prendono nemmeno in considerazione l’ipotesi di fare una vacanza da qui a fine anno. La propensione a viaggiare scende a 49 punti (su scala 0-100) il peggior risultato di 6 anni di rilevazione

09 novembre 2020 | 12:15
È rosso “fisso” il bilancio del settore turismo: dopo 5 mesi che hanno bruciato 49,5 milioni di arrivi in Italia e 153,5 milioni di presenze oltre a 10,5 milioni in meno di italiani all’estero, agosto e settembre non sono andati meglio, se non per una lievissima ripresa dei flussi interni, caratterizzati però da soggiorni brevi e capacità di spesa decisamente ridotta.


Gli italiani dicono addio alle vacanze di Natale

Quanta sfiducia tra gli italiani
L’indice di fiducia del viaggiatore italiano, calcolato mensilmente da Swg per conto di Confturismo-Confcommercio, fornisce però indicazioni ancora peggiori per l’immediato futuro: la propensione a viaggiare, calcolata con interviste fatte tra il 21 e il 26 ottobre, scende a 49 punti – su scala 0-100 – il peggior risultato di 6 anni di rilevazione dopo i 44 punti di aprile, quando eravamo in pieno lockdown: 17 punti sotto a ottobre 2019.
 
Addio alle Settimane bianche
Sei italiani su dieci non prendono nemmeno in considerazione l’ipotesi di fare una vacanza da qui a fine anno e l’elemento alla base di tutto questo è la paura della pandemia, come dice il 64%. Un timore tanto radicato da influenzare – ed è questa la criticità maggiore – i mesi a venire fino all’estate 2021, quando gli intervistati considerano seriamente la possibilità di fare una vacanza di almeno 7 giorni. Uno scenario dettato dall’emotività e dall’incertezza ma che, se confermato, farebbe saltare il business del settore per le settimane bianche, Carnevale e Pasqua: sarebbe il punto di non ritorno.

Più flessibilità tra gli operatori
Dalle risposte degli intervistati emerge la richiesta di flessibilità nei contratti di acquisto dei servizi turistici - quindi possibilità di cancellare senza penali fino all’ultimo momento - e informazioni certe sulla sicurezza sanitaria della destinazione e del viaggio. Meno importante, in questa fase, l’aspetto economico come, ad esempio, bonus e deducibilità fiscale delle spese di viaggio.

Ricorrere al pacchetto Covid-19
Efficace, dunque, risulterebbe l’adesione di tutti i Paesi Ue - a partire dall’Italia - al “pacchetto Covid-19” varato a ottobre dalla Commissione Europea, che include la raccomandazione per regole comuni sulle limitazioni agli spostamenti, un protocollo apposito per i controlli sanitari rapidi sui viaggiatori e sull’applicazione delle quarantene ed uno scambio di informazioni immediato e certificato sugli andamenti epidemiologici.

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Alberto Lupini


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