Salone del mobile, hotel e ristoranti del futuro: flessibili, sostenibili e connessi

Il Salone del mobile promuove un connubio tra responsabilità ambientale, intelligenza artificiale, tecnologia e innovazione e hotel e ristoranti non fanno eccezione. Così architetti e designer puntano sui materiali naturali , utilizzati per dare calore agli ambienti, offrendo un senso di connessione con la natura. Negli ultimi anni hanno anche fatto il loro ritorno le carte da parati e i pannelli in micromosaico

12 aprile 2024 | 05:00
di Emanuela T. Cavalca

La creatività va in scena a Milano: il Salone del mobile 2024 promuove un connubio tra responsabilità ambientale, intelligenza artificiale, tecnologia e innovazione. Il Salone del mobile si terrà a Milano dal 16 al 21 aprile e il Fuorisalone propone ben 866 eventi con una panoramica sulle tendenze del settore: si tratta di un appuntamento che richiama esperti e appassionati del settore, provenienti da tutto il mondo, tanto che le strutture ricettive dichiarano il “tutto esaurito”.

Tendenze dell'arredamento e design nella ristorazione e hotellerie

Quando il cliente soggiorna in un hotel o entra in un ristorante desidera un ambiente caldo e accogliente, perché vuole sentirsi come a casa. Così architetti e designer puntano sui materiali naturali, come la pietra, il legno, la calce del Brenta o i mattoni a vista. L' arredamento sarà semplice, essenziale, ma raffinato.

Gli hotel si fanno sostenibili: lo esige il rispetto della terra e anche la clientela è sempre più attenta alla natura. Gli architetti e designer propongono soluzioni di climatizzazione passiva, dispositivi a basso flusso, per implementare dei sistemi di riciclaggio delle acque grigie e progettare ambienti resistenti alla siccità.

Spazi multi-funzionali per hotel e ristoranti del futuro

È un imperativo creare spazi flessibili e multifunzionali. I ristoranti e gli hotel cercano di adattarsi al cliente, offrendo ambienti versatili che possano essere utilizzati in diverse occasioni. Per il ristorante: i tavoli si rimpiccioliscono, diventano quadrati, ideali per due, ma facili da spostare. Anzi alcuni architetti propongono un banco che circonda la cucina a vista, qui il cliente si siede mentre osserva lo chef che prepara il piatto. Non può mancare il bancone bar, magari creato su misura con un inserto in micromosaico o con decori, perché ormai è consuetudine che un locale proponga cocktails o aperitivi.

L'ingresso dell'hotel è diventato meno tradizionale: il desk per accogliere gli ospiti è diventato curvilineo, a volte bianco, per staccare il resto dell'ambiente. La hall ha una pavimentazione movimentata per differenziare gli spazi: da una parte quello dedicato agli incontri di lavoro o dove lavorare in tranquillità con il proprio pc e da una un'altra l'angolo bar dove prendere l'aperitivo o il caffè. In molti casi ampie vetrate si affacciano sulla terrazza o sul giardino, per far godere la natura anche durante la stagione fredda.

Spazi all'aperto, terrazzi, orti e giardini per hotel e ristoranti del futuro

Sarà per il clima diventato più mite, ma anche a Milano gli hotel hanno giardini pensili, orti con piante aromatiche, terrazze e piscine con sedute, bar o angolo cucina. Inoltre, le zone all'aperto stanno guadagnando sempre più importanza. La creazione di spazi esterni ben progettati con gazebo o strutture modulari consente all'hotel e al ristorante di sfruttare il bel tempo, offrendo al cliente una vista unica.

Un esempio: la terrazza Vertigo del nhow Hotel di via Tortona a Milano, inaugurata lo scorso anno, è larga 750 metri quadri sul tetto dell'hotel, che può ospitare fino a 200 persone. Divisa in più aree, troviamo anche due piscine circolari e colorate, un'area solarium un ristorante e l'esclusivo cocktail bar.  L'arancio è il colore dominante: riprende il colore simbolo del gruppo alberghiero nhow Hotel, alternandosi al grigio della pavimentazione e al magenta di alcuni dettagli.

Prodotti, materiali naturali e riciclati per hotel e ristoranti del futuro

Legno, pietra e materiali organici, tessuti naturali (lino, cotone e canapa) sono utilizzati per dare calore agli ambienti, offrendo un senso di connessione con la natura. Sono prediletti materiali naturali, a basso impatto ambientale e non dannosi alla salute, perché abbiamo compreso che non possiamo danneggiare la natura. La Calce del Brenta nasce dalla calce: è un prodotto naturale, si usa sia a pavimento che a parete e in alcune finiture anche in esterno.

Il nuovo ristorante “Orma” fine dining, firmato dallo chef colombiano Roy Caceres si trova a Roma in via Boncompagni. L'atmosfera è calda e informale, i materiali sono ricercati, ma naturali con sedute avvolgenti. Le lampade e gli arredi su misura creano un ambiente sofisticato, mentre dalle ampie vetrate filtra la luce del giorno. I colori ricorrenti sono neutri, chiari e puliti: scale di grigio, beige, tortora o bianco. È uno spazio dal sapore contemporaneo, definito da materiali naturali come il legno, la pietra e il rame. Qui ogni dettaglio è stato scelto con cura, come le nuances dei colori delle pareti dall'ampia proposta de La Calce del Brenta come, ad esempio, la pittura a calce Vivasan e la finitura Zer04. Tutti rivestimenti naturali sono a basso impatto ambientale e a basso impatto sulla salute nei toni dei grigi e dei beige.

Legno certificato, riciclato o profumato per hotel e ristoranti del futuro

La parola recupero diventa sempre presente: vecchi mobili vengono decapati e trasformati. Le sedute confortevoli sono in legno, con l'utilizzo di legno certificato Fsc (Forest stewardship council), vernice all'acqua e processo di colorazione naturale. Riva 1920 propone una serie di tavolini di cedro profumato lavorati da sezioni di blocco unico, oppure mobili o complementi di arredo nate dalle “Briccole” o i pali della laguna veneziana, che, dopo anni di usura nell'acqua, vengono sostituite.  Sono un esempio dell'arredo di pregio, nato dalla sensibilità ecologica di Riva 1920. Troviamo Il cirmolo, legno che sprigiona un'essenza rilassante, così spesso viene usato nelle stanze da letto degli hotel, per conciliare il riposo.

Un guizzo di colore, con attenzione all'eco per hotel e ristoranti del futuro

Le carte da parati o pannelli in micromosaico hanno fatto un ritorno negli ultimi anni, trasformando il design degli interni con le loro possibilità. Così troviamo guizzi di colore, come nei raffinati pannelli in micromosaico di Bisazza o pareti interrotte da carta da parati proposte da Jannelli &Volpi, da Silvia Orlandi. Il designer Simone Guidarelli presenterà al salone le nuove carte da parati “Souvenirs de Voyage”, disegnate a mano nella versione Eco in cellulosa e PVC free, dai colori super brillanti nonostante la resa opaca, rappresentano il punto di arrivo di un viaggio nella memoria.

La nota designer Silvia Orlandi propone per quest'anno tre stili di grande rilievo: Floreale, geometrico e Japandi. Ciascuno ha un fascino particolare e consente di creare spazi unici, per ingrandire una stanza o un angolo. Si può scegliere uno stile floreale per dare un tocco di serenità, ideale a uno spazio riservato al lavoro della clientela, le linee geometriche perfette per interrompere con audacia un ambiente classico ed infine Japandi è uno stile che unisce l'estetica giapponese con la scandinava, ideale per uno stile minimalista, ma caldo. Perfetto per un ristorante di classe, che vuole creare un ambiente raffinato.

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