Ryanair chiede le dimissioni del presidente Enac: falso il rapporto sul caro voli

La compagnia irlandese chiede in una nota le dimissioni del presidente dell'Ente Pierluigi Di Palma per le false affermazioni su oligopolio, biglietti da mille euro e algoritmi inesistenti

14 settembre 2023 | 12:59

Dopo che, senza mezzi termini, l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha definito le misure adottate dal governo Meloni per arginare il caro voli “decreto spazzatura”, la compagnia low cost rincara la dose puntando il dito contro l'Enac e chiedendo le dimissioni del suo presidente Pierluigi Di Palma. Il motivo? «Il falso rapporto prodotto dall'Enac e presentato al Governo Italiano sul prezzo dei biglietti aerei» che avrebbe indotto in errore l'esecutivo. Secondo Ryanair, infatti, il rapporto dell’Enac presentava «molteplici errori tra cui false affermazioni su biglietti aerei (inesistenti) da mille euro, false affermazioni su algoritmi inesistenti relativi a telefoni cellulari, geolocalizzazioni o browser Internet e false affermazioni su regimi di oligopolio nel mercato italiano». La risposta del ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso: «Anche i siciliani e i sardi hanno diritto di poter scegliere un volo a un prezzo ragionevole e soprattutto lo hanno i cittadini in caso di eventi catastrofali». Per all’accusa di misura illegale il ministro risponde che «l'Antitrust ha parlato di misura "assolutamente necessaria", l'Autorità dei trasporti l'ha definita "assolutamente giusta" e l'Enac "doverosa"». Così oggi, 14 settembre, ci sarà il tavolo sul trasporto aereo al ministero con le 8 compagnie aeree che operano in Italia. E tutte, secondo quanto riferisce il ministro, «nessuna esclusa, hanno presentato un piano di sviluppo e crescita dei loro voli e rotte e sedi nel nostro Paese». Sulla stessa linea anche Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, non ci sta è sottolinea come da Ryanair derivino benefici indubbi, ma che la compagnia deve trattare l’Italia con rispetto e collaborare con la filiera del turismo organizzato.

Ryanair contro l’Enac: rapporto falso che ha fatto sbagliare il Governo

Incalzando la dose, Ryanair ritiene «inaccettabile che il presidente della Direzione del trasporto aereo italiano non abbia spiegato con precisione il diritto comunitario (Reg. 1008/2008) al ministro Urso, che garantisce a tutte le compagnie aeree la libertà di prezzo, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il decreto illegale del Ministro Urso aumenterà le tariffe aeree sulle rotte verso la Sicilia e la Sardegna e ridurrà la capacità».

Secondo la compagnia di voli low cost «... i commenti di Di Palma, che afferma erroneamente che esiste un "oligopolio" in Italia, mostrano quanto sia poco informato sulla gestione delle compagnie aeree. Nel primo caso, un oligopolio richiede che gli ostacoli all'ingresso sul mercato e/o la collusione dei prezzi tra i partecipanti sia reale. Non vi è alcuna barriera all'ingresso sulle rotte nazionali verso la Sicilia o la Sardegna. Ryanair si è offerta di aggiungere capacità su queste rotte e abbassare ulteriormente le tariffe aeree se il Governo italiano eliminerà l’addizionale municipale imposta per finanziare le pensioni degli ex piloti Alitalia. Non ci sono barriere all'ingresso se non il decreto illegale, e ancora inspiegabile, sul controllo dei prezzi del ministro Urso che cerca di imporre controlli sui prezzi illegalmente, e che aumenterà le tariffe aeree, riducendo la capacità verso Sicilia e Sardegna».

Michael O'Leary: «Falso il rapporto dell’Enac»

«Il falso rapporto Enac-Di Palma – afferma O'Leary - è disseminato di errori e false affermazioni, ma sorprendentemente non sottolinea l'obbligo legale dell'Italia di garantire la libertà di prezzo sia per i vettori italiani che per quelli dell'Ue che operano nel mercato italiano. Questo falso rapporto dell'Enac dimostra che il suo presidente non è idoneo a supervisionare le attività dell'Enac. Non ci sono prove di alcuna collusione dei prezzi tra le compagnie aeree, specialmente quando Ita applica tariffe molto elevate e Ryanair offre solo tariffe basse. Le sue false affermazioni di ieri sugli oligopoli mostrano la sua incompetenza sull'economia delle compagnie aeree. Se era davvero preoccupato per gli oligopoli, allora perché l'Italia propone di vendere Ita a Lufthansa, la compagnia aerea con le tariffe più alta d'Europa? La vendita di Ita a Lufthansa ridurrà il numero di concorrenti nel mercato italiano, ma Di Palma e l'Enac non sembrano avere problemi con questa vendita, che ridurrà la concorrenza ed aumenterà ulteriormente le tariffe Ita».

«Gli oligopoli esistono solo dove vi è barriera all'ingresso e collusione dei prezzi tra i partecipanti – continua O'Leary - Non vi è alcuna barriera all'ingresso sui mercati nazionali verso Sicilia e Sardegna, e Ryanair si è offerta di aumentare i voli nelle Isole non appena il Governo italiano rimuoverà l’addizionale municipale, in base alla quale i cittadini e i visitatori italiani sono chiamati a finanziare le pensioni degli ex piloti Alitalia. Questa dovrebbe essere una responsabilità del Governo e non una tassa sui passeggeri. Il falso rapporto dell'Enac dell'onorevole Di Palma e le sue false affermazioni sugli oligopoli dimostrano che non è adatto a ricoprire la carica di presidente dell'Enac, e dovrebbe dimettersi (per aver fuorviato il ministro Urso), e consentire a qualcuno competente di fare questo lavoro. È responsabilità dell'Enac fornire una consulenza accurata e lecita al Governo italiano, non presentare false segnalazioni, citare false tariffe, senza alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni, ed inventare false affermazioni su algoritmi inesistenti relativi a telefoni cellulari, browser Internet o geolocalizzazioni. L'aviazione italiana sarebbe meglio servita, nominando qualcuno competente per la carica di presidente dell'Enac, garantendo che i rapporti inviati Governo Italiano contengano informazioni fattuali, supportate da prove e consulenze legali accurate, e ciò incoraggerebbe le compagnie aeree ad aumentare la capacità, che è l'unico modo per abbassare le tariffe da e per le isole di Sicilia e Sardegna. Mentre Di Palma fornisce informazioni false per fuorviare il Governo Italiano, Ryanair continua ad aggiungere aerei, più voli e tariffe più basse da e per l'Italia. Ryanair ha aggiunto 2 nuovi aeromobili a Milano questo inverno e 2 aeromobili a Roma, ha lanciato 17 nuove rotte da / per Milano e Roma, offrendo più crescita, tariffe più basse e più posti di lavoro in Italia, mentre Di Palma ed il Ministro Urso producono decreti di controllo dei prezzi illegali ed illogici, in violazione del diritto dell'Ue che l'Italia (come stato membro dell'Ue) è obbligata a rispettare. Questo decreto illegale ed illogico comporterà solo una minore capacità e tariffe aeree elevate sulle rotte nazionali da / per la Sicilia e la Sardegna».

Gattinoni (Fto): Raynair collabori di più con la filiera del Turismo organizzato

«Nessuno può negare i benefici che Raynair ha portato in termini di flussi turistici all’Italia, ma la compagnia irlandese non deve permettersi di utilizzare certe parole e certi toni nei confronti di un provvedimento del governo italiano che cerca di affrontare problemi e anomalie reali nel mercato del trasporto aereo del nostro Paese – ha detto in una nota Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio - Sia Enac che Antitrust hanno ribadito che il decreto contro il caro-voli non è assolutamente “sciocco” o “spazzatura”, per usare le stesse parole del Ceo di Ryanair, Michael O'Leary, parole vergognose e inaccettabili che non meriterebbero nemmeno una risposta».

«Piuttosto, invitiamo il vettore irlandese ad aiutarci a valorizzare ulteriormente il suo lavoro, consentendo una efficace sinergia con la filiera del Turismo organizzato, collaborazione che finora è troppo spesso mancata. E chiediamo invece a Enac di assicurare sempre di più il rispetto, non costantemente garantito, della legge sui diritti dei passeggeri che prevede obblighi di informazione, assistenza, riprotezione e indennizzo per i viaggiatori».
«Per la sua configurazione geografica l’Italia è differente da altri Paesi: su quelle tratte che collegano isole e regioni molto distanti tra loro volano sia turisti, spesso di provenienza internazionale o intercontinentale, sia persone che si spostano per motivi personali, di lavoro, di studio o anche di salute. Noi riconosciamo l’apporto della compagnia di Dublino allo sviluppo turistico, soprattutto in alcune aree. Ma pure Raynair ha ricevuto grandi benefici dal mercato italiano e dunque – conclude Gattinoni - deve rispettarlo con le parole e con i fatti».

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024