Romanzo Culinario di Bonetta dell’Oglio Omaggio ai prodotti siciliani
Sicilia, Mediterraneo, dieta, mangiar sano, grani antichi, animali felici, Slowfood identificano Bonetta Dell’Oglio, una palermitana, fiera di esserlo, dal sorriso coinvolgente e dagli occhi azzurri che sprizzano gioia
18 gennaio 2019 | 12:33
di Gianni Paternò
Ma non le basta saper cucinare, si appassiona a scoprire e studiare materie prime quasi dimenticate come i grani antichi siciliani, riprende a girare il mondo, questa volta non da allieva bensì da divulgatrice. Inizia la “rivoluzione in un chicco”, diventa un’ambasciatrice di Slow Food, di grani duri antichi, di prodotti siciliani; con la sua dedizione e cocciutaggine si trasforma in aggregatrice di persone, intraprendendo azioni per la valorizzazione e la riscoperta di prodotti dimenticati, e in questo suo girare per il mondo non tralascia di cucinare, di mettere in pratica le sue idee in serate a tema, in cooking show e cucinando a fianco di tanti noti chef.
Non contenta del suo dinamismo eclettico, con Eleonora Lombardo scrive un libro che la rispecchia, che contribuisce a diffondere il suo credo, che divulga le sue ricette di chef che, partendo da una cultura culinaria sterminata, riesce a realizzare pietanze che uniscono prodotti salutari e di eccellenza alla goduria del palato.
Nel libro Maria Bonaria detta Bonetta inizia a parlare di sé, della sua famiglia, della loro cucina, della sua attività gastronomica quale contitolare della Dispensa dei Monsù, di come si innamora dei libri di Nicolas Joly, il profeta della viticoltura biodinamica, di come sia riuscita a farlo venire a Palermo, a fargli tenere un affollato workshop, tanto da stringere con lui un duraturo legame. Chiuso nel 2011 il locale inizia la sua guerra, vinta, a favore dei prodotti che la appassionano, porta avanti la “rivoluzione in un chicco” combattuta a fianco dei contadini per la salvaguardia dei 52 grani autoctoni di Sicilia, si innamora del miele di ape nera sicula e dell’allevamento degli animali felici.
La sua combattività ha fatto sì che Slow Food la scegliesse come portavoce dei prodotti siciliani nel mondo, per cui ha cucinato e cucina al fianco dei più grandi chef, è invitata a tenere conferenze e lezioni accademiche, ad essere l’unico chef senza ristorante a far parte dell’Alleanza Slow Food. Contrariamente alla stragrande maggioranza dei grandi chef, Dell’Oglio non è affatto egocentrica, anzi il suo forte è “fare squadra, fare rete” coinvolgere produttori, giornalisti, comunicatori, appassionati e consumatori.
Bonetta Dell'Oglio ed Eleonora Lombardo
Nel libro si continua con capitoli dedicati al Grano, al Miele, alla Carne, all’Orto, a cosa serve in cucina, si illustra il "lusso naturale", definito come ciò che la natura ci fornisce e che in Sicilia è tanto, ed espresso come “pretendere il meglio per sé senza nuocere a niente e a nessuno”. Ma non sono noiosi trattati scientifici: Bonetta, che parla perfettamente l’inglese e che in italiano è un vero vulcano in eruzione, ci racconta dei suoi incontri, dei personaggi che hanno saputo aprirle la mente e il cuore, leggiamo di aneddoti, di episodi, di scorribande per le campagne per cui il lettore è preso in questa piacevole morsa della scrittura da cui non riesce a distaccarsi.Dopo queste 43 pagine ecco le 26 ricette, ciascuna con la sua foto, che meglio di ogni altra pagina riescono a tradurre il pensiero culinario dell’autrice. Sono tutte legate alla sua sicilianità, alla sua dedizione per i prodotti in cui crede, al suo manifestare la bellezza della tradizione togliendone però l’eventuale pesantezza per trasformarla per il futuro. Sicilianità che già si evidenzia con i titoli che rispecchiano i piatti tradizionali e famosi siciliani. Se fosse solo così, sarebbe una parte inutile, visto che di ricette tradizionali siciliane sono sovrabbondanti il web e la letteratura. Per fortuna Bonetta è una chef, una grande, che sa reinterpretare le ricette più classiche mettendoci un pizzico di estro, di esperienza, di abilità.
L’Insalata educata, lo Sgombro affumicato con spuma di caprini, il Pomodovo, il Timballo del mio Gattopardo, i Cannoli ricordo siculo, il Falso grasso, il Maialino nero e meline etnee, sono alcuni esempi. In tutte ci sono materie prime siciliane e un’attenta definizione degli ingredienti, tutti comunque di facilissima reperibilità. In esse Bonetta indossa i panni collaudati della divulgatrice descrivendo dettagliatamente i procedimenti, dando consigli e suggerendo gli accorgimenti per una facile riuscita di successo. Insomma una persona che legge una sua ricetta è invogliata golosamente a realizzarla.
Avrete così capito perché il libro è intitolato “Romanzo Culinario” con sottotitolo “Una Rivoluzione Siciliana” e perché non può mancare nello scaffale anche di chi normalmente cucina un uovo sodo. Lo trovate anche online.
Titolo: Romanzo Culinario
Autori: Bonetta Dell’Oglio, Eleonora Lombardo
Editore: Edizioni Leima
Pagine: 111
Prezzo: 25 euro
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Alberto Lupini