Roma Città del Vino? Un’opportunità per tutto il territorio
L’entrata nel circuito dei Comuni enoturistici italiani della Capitale è stata accolta con grande entusiasmo. Rappresenta una base per il recupero della vocazione agricola e la valorizzazione del territorio
Roma Città del Vino! La capitale, con i suoi vigneti urbani ed extraurbani, la presenza di cantine e produzioni di qualità, entra nel circuito dei Comuni enoturistici italiani, oggi 470. Si è tenuta in Campidoglio l’ufficializzazione dell’ingresso nell’Associazione nazionale alla presenza dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente, Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, e del Presidente di Città del Vino, Angelo Radica; del vicepresidente di Città del Vino, Alberto Bertucci; e del Presidente degli Ambasciatori delle Città del Vino, Carlo Rossi. Durante la cerimonia è stata presentata anche la 20ª edizione del Concorso enologico internazionale Città del Vino; dal 19 al 22 maggio in programma a Priocca (Cuneo) le commissioni d’assaggio.
Il recupero della vocazione agricola
«Dopo aver aderito a fine febbraio all’Associazione Nazionale città dell’Olio quella di oggi alle Città del Vino è la naturale continuazione del percorso di sviluppo della food policy della nostra città che vede questa amministrazione fortemente impegnata a recuperare e valorizzare la propria vocazione agricola e a sostenere la rete dei nostri produttori locali - ha commentato l’assessora all’Agricoltura, ambiente, Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi - Anche a seguito del lavoro del Consiglio del Cibo, riunitosi per la prima volta nel febbraio scorso, e che in queste settimane avrà nuovo impulso con la convocazione dei tavoli di lavoro tematici, crediamo che l’Associazione sarà uno strumento in più per sostenere, promuovere e valorizzazione il vino del nostro territorio e con esso il movimento dell'enogastronomia e dell’enoturismo. Un settore che oltre a un’importante valenza economica ha la capacità di valorizzare il paesaggio e recuperare aree rurali urbane e periurbane utili e riconnettere centro e campagna».
Passo avanti nella valorizzazione del territorio
«L’ingresso di Roma è un passaggio importante per la storia e l’evoluzione della nostra Associazione - afferma il presidente delle Città del Vino, Angelo Radica - La capitale, con i suoi vigneti e le sue produzioni di qualità, può arricchire e sviluppare la visione e i progetti che portiamo avanti da anni, dall’enoturismo ai piani regolatori delle Città del Vino, dalla difesa delle produzioni tipiche al nostro concorso enologico internazionale, nato vent’anni fa e in crescita costante per numero di cantine e territori in gara. Un concorso che genera visibilità e ricadute economiche sui territori, che oggi si fanno avanti per ospitare, un altro successo di cui siamo orgogliosi. Nel 2023 e nel 2024, ad esempio, si sono già prenotate Sambuca di Sicilia (Ag) e Gorizia, che l’anno successivo sarà anche Capitale Europea della Cultura insieme a Nova Gorica».
«Le produzioni vitivinicole della Regione Lazio sono sempre più apprezzate nel panorama nazionale ed internazionale segno di una ricerca costante nella qualità da parte delle aziende produttrici, l’ingresso di Roma Capitale con il marchio Doc Roma ne è la testimonianza», aggiunge il vice presidente delle Città del Vino e sindaco di Nemi (Rm) Alberto Bertucci.
Il prestigioso concorso enologico
Le commissioni internazionali della 20ª edizione del Concorso Enologico saranno ospitate tra le colline del Roero, dove si stima la presenza di oltre 1.500 campioni in arrivo da tutto il mondo per le degustazioni alla cieca, che si terranno nei locali di Mondodelvino. Quest’anno oltre ai premi speciali Forum Spumanti, Città del Bio, Mondo Merlot e Grappa Award è previsto anche un riconoscimento eccezionale ai migliori vini del Friuli Venezia Giulia in omaggio a Duino Aurisina Città Italiana del Vino 2022; inoltre, su iniziativa del Coordinamento delle Città del Vino del Piemonte, saranno premiate anche le migliori annate dei vini a base di uva nebbiolo; iniziativa maturata in collaborazione con i Coordinamenti regionali di Lombardia, Valle d’Aosta e Sardegna, dove il nebbiolo è chiamato rispettivamente chiavennasca, picotendro e nebiolo (con una sola “b”).
Il Concorso enologico internazionale Città del Vino si svolgerà all’interno del Mudev, il museo del vino realizzato da Mgm Mondodelvino a Priocca: uno spazio dedicato alla scoperta della storia millenaria del vino, delle curiosità nascoste nel suo lungo e articolato processo produttivo e dei segreti della degustazione e dell’abbinamento a tavola. Rivolto ad aziende, appassionati e turisti, è un percorso esperienziale - museale, multimediale e multisensoriale - unico nel suo genere in Italia, dove conoscere e approfondire l’identità e la cultura del vino a 360° in modo creativo e innovativo.
Informazioni sul Concorso
Le cantine possono iscrivere i loro vini al concorso attraverso il nuovo sito web. Qui sono presenti anche le immagini e i risultati delle ultime tre edizioni del concorso enologico; il Regolamento, le informazioni sull’invio dei campioni (a partire dal 26 aprile) e sulle quote di iscrizione e le principali scadenze per partecipare (chiusura delle iscrizioni il 2 maggio). L’edizione di Priocca sarà la ventesima, un traguardo che consolida un progetto nato nel 2001 con il nome di Selezione del Sindaco, felice intuizione dello scomparso direttore Paolo Benvenuti che voleva evocare la simbolica presentazione dei vini e dei territori da parte dei sindaci. Il Concorso cresciuto in questi 20 anni ha avuto solo uno stop nel 2020 a causa del Covid. Il Concorso, autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole e con il patrocinio tecnico dell’Oiv, Organizzazione Internazionale della Vite e del vino, punta a superare il record dei 1.400 campioni iscritti lo scorso anno per l’edizione svoltasi Castelvetro di Modena. Lo sponsor tecnico è anche quest’anno Vdglass, l’Azienda di Parma leader nella fornitura di prodotti in vetro per il beverage.
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Alberto Lupini