"Ristoro" doppio per i ristoranti E ora aspettiamo che arrivino i soldi

Ai bar il 150% in più di quanto previsto ad aprile. Il Governo cerca di tamponare l'indignazione dei pubblici esercizi. Gli importi saranno versati entro il 15 novembre sul conto corrente delle imprese. Salta la seconda rata dell'IMU e c'è un nuovo credito di imposta sugli affitti. Più cassa integrazione.

27 ottobre 2020 | 15:53
di Alberto Lupini
Riedizione del contributo a fondo perduto per le attività chiuse o con orario ridotto dopo l’ultimo Dpcm. I bar e le pasticcerie riceveranno il 150% di quanto avuto con il primo indennizzo a fondo perduto, quello del decreto Rilancio arrivato prima dell’estate. I ristoranti avranno invece il 200%, il doppio. Le discoteche, che da agosto non hanno mai riaperto, arriveranno invece al 400%. Confermato anche il limite massimo dell’indennizzo, pari a 150 mila euro. A scanso di equivoci valgono le regole di sorike: é una percentuale della differenza fra gli incassi del 2919 e del 2020, solo che ora questa percentuale é aumentata e l'importo diventa di 1,5 volte per i bar e 2 volte per i ristoranti rispetto ad aprile. Ma stavolta tutte le imprese potranno ottenere un aiuto, anche quelle superavano i 5milioni di euro di fatturato. Il funzionamento è legato al meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio: il mese di aprile resterà il punto di riferimento (cioè una percentuale sul calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019), anche se saranno decisamente potenziati i valori, in particolare per i pubblici esercizi che, come la Fipe ha insistito da tempo, è il comparto che più ha sofferto in questi mesi e che ancora oggi è chiamato ai maggiori sacrifici. Al punto che gli scontri di piazza di questi giorni sono solo un’avvisaglia di quello che è lo scontento e la rabbia (condivisibile) di baristi e ristoratori.




Per la cassa integrazione vengono introdotte altre sei settimane aggiuntive da utilizzare entro la fine di gennaio. Sempre alla fine di gennaio viene prorogato il blocco dei licenziamenti. Da febbraio in poi, salvo nuove modifiche, non potrà licenziare solo chi in quel momento starà usando la cassa integrazione. Confermata anche la cancellazione della seconda rata dell’Imu, che scade il 16 dicembre, per tutte le attività chiuse o limitate nell’orario dall’ultimo dpcm. Per chi paga un affitto scatta invece un nuovo credito d’imposta di tre mesi, con l’importo che può essere dedotto dalle tasse future oppure girato al proprietario.

SPERIAMO CHE I SOLDI CI SIANO
Tanto tuonò che piovve. I ristori a fondo perduto sono quindi il “pezzo forte” del decreto varato oggi dal Consiglio dei ministri per “tamponare” l’indignazione dei pubblici esercizi (e non solo) che sono stati bloccati nelle loro attività dall’ultimo sciagurato Dpcm. Parliamo di importi di compensazione per le perdite subite mediamente doppi di quelli previsti nel decreto di aprile. Ma arriveranno davvero questi soldi? E soprattutto, arriveranno subito? Conte e i suoi ministri giocano l’ultima carta per recuperare un po’ di credibilità. Il ministro Gualtieri ha garantito tempi record: entro il 15 novembre (anzi, forse già dall’11) l’Agenzia delle entrate li dovrebbe girare sui conti correnti di chi già usufruito dei sussidi previsti dal precedente decreto Rilancio: Gli altri dovranno invece fare una nuova richiesta. Ma soprattutto, questi soldi imputati su residui di bilancio di altri interventi, alla fine ci saranno sul serio? Anche perché, fino all’ultimo minuto, ministri e burocrati hanno litigato duramente su come destinare le scarse risorse disponibili, tanto che il decreto, coi suoi allegati che sono la parte più importante, sono slittati di ora in ora prima di essere finalmente pubblicati alle….

325 MILA IMPRESE COINVOLTE
Cercando di essere ottimisti, l’importo destinato ad indennizzi per 325mila imprese o soggetti senza limiti di fatturato (quindi la novità riguarda anche chi superava i 5 milioni) che subiranno perdite a causa di limitazioni di orario o chiusure si aggira tra 1,5 e 2 miliardi di euro. E già qui ci sono dei problemi considerando che la Fipe ha stimato, solo per bar e ristoranti, una perdita secca - causa l’ultimo Dpcm - di 2,7 miliardi di euro. L’intervento dello Stato coprirà una percentuale maggiore delle presumibili perdite di fatturato, in media sarà il doppio di quanto previsto ad aprile.

Il provvedimento contiene anche sostegni per i lavoratori stagionali e ristori specifici per le imprese del turismo e della somministrazione. Il reddito di emergenza sarà potenziato per il mondo della cultura e per quello sport: per i lavoratori dello sport c’è un indennizzo di 800 euro, per gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo si arriva a 1000. C’è un indennizzo a fondo perduto esteso anche a taxi ed Ncc, le auto noleggiate con conducente. Due mensilità aggiuntive di reddito d’emergenza, riservato alle famiglie in difficoltà. La sospensione del versamento dei contributi di novembre per le attività chiuse dall’ultimo dpcm. L’utilizzo dei voucher per rimborsare i biglietti degli spettacoli dal vivo annullati, fino alla fine di gennaio. Lo stop ai pignoramenti degli immobili fino alla fine dell’anno. Il rinvio all’anno prossimo delle elezioni comunali previste a fine novembre in alcuni piccoli centri. Ma anche la creazione di un servizio telefonico per tracciare i contatti delle persone positive al Covid. Nonché le nuove norme per tamponi rapidi da parte dei medici di famiglia. Complessivamente il Governo ha messo in campo 5 miliardi.

AIUTI AL 150% PER BAR E AL 200% PER I RISTORANTI
Il cuore del provvedimento riguarda come detto i ristori per le attività colpite dal nuovo Dpcm. Il sistema prevede che siano riparametrati a quanto incassato già in primavera dopo il primo lockdown ma che, chiarisce il testo, non potranno in ogni caso superare i 150 mila euro ciascuno. Il governo ha deciso di dividere in due il mondo dei pubblici esercizi scegliendo di essere più “generoso” con i ristoranti, gli agriturismi e i catering che riceveranno un contributo pari al 200% di quanto già incassato, mentre per i bar senza cucina e per le pasticcerie si fermerà al 150%. Secondo le precisazioni del Ministro Gualtieri l'importo medio che arriverà a ristoranti fino 400.000 euro di fatturato sarà di 5.173 euro; per quelli di fascia maggiore, fino a 1 milione di euro di fatturato, 13.920 euro; per quelli con fatturato fino a 5 milioni di euro il ristoro medio sarà di 25.000 euro.


FINO AL 400% PER LE DISCOTECHE
Il contributo raggiungerà il 400%, cioè quattro volte tanto, di quanto ricevuto nei mesi passati per alcune categorie come discoteche, sale da ballo e night club. Per altre categorie di imprese, come piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere il nuovo beneficio dovrebbe valere il 200% del contributo a fondo perduto avuto ad aprile. Stessa percentuale anche per stadi, cinema, parchi divertimento e sale bingo.

RISTORI AL 150% ANCHE PER HOTEL E B&B
Ristori al 150% sono invece previsti per alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna.

ALTRE SEI SETTIMANE DI CASSA INTEGRAZIONE FINO AL 31 GENNAIO
Come atteso, si estende di altre sei settimane il periodo in cui è possibile chiedere la Cassa integrazione covid. Le sei settimane devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre e il 31 gennaio 2021 e avranno un costo di 1,6 miliardi di euro. Ma potrebbero arrivare anche a dieci, e in questo caso il costo salirebbe a 2,6 miliardi. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo preme per le dieci settimane. Ma nel governo si preferisce procedere per gradi: le sei settimane consentirebbero in ogni caso di estendere la copertura fino alla fine dell’anno, visto che al momento la cassa integrazione arriva fino alla metà di novembre. Mentre per le settimane necessarie nel 2021 si potrebbe provvedere con la legge di Bilancio, già approvata salvo intese una settimana fa, ma ancora in fase di elaborazione con il nodo del blocco dei licenziamenti ancora ben stretto. Licenziamenti che in ogni caso saranno bloccati fino al 31 dicembre.

CANCELLATA LA SECONDA RATA DELL’IMU E CREDITO D’IMPOSTA SUGLI AFFITTI
La cancellazione della seconda rata dell’Imu, in scadenza il 16 dicembre riguarderà tutte le attività colpite dall’ultimo Dpcm. Non solo le palestre e le piscine, che chiudono, dunque. Ma anche i ristoranti e i bar, che hanno dovuto ridurre l’orario di apertura. L’operazione costerebbe circa 114 milioni di euro. Chi paga un affitto avrà invece un credito d’imposta, cioè uno sconto sulle tasse future, pari a tre mensilità. Il credito potrà essere anche girato al proprietario del locale e quindi scontato dal canone d’affitto. Qui il costo è invece di 260 milioni di euro.

FONDO 400 MILIONI A FIERE INTERNAZIONALI CANCELLATE
Un fondo da 400 milioni di euro per le fiere internazionali cancellate per la pandemia. Le risorse aggiuntive vanno ad incrementare il cosiddetto "fondo 394 Simest", dedicato ai finanziamenti agevolati. "La disposizione prevede, ai commi 1 e 2, il rifinanziamento del "fondo 394" e del fondo istituito dall'art. 72 del decreto-legge n. 18 del 2020 e volto ad erogare cofinanziamenti a fondo perduto alle imprese esportatrici che ottengono finanziamenti agevolati a valere sul predetto "fondo 394"", si legge nella relazione tecnica del testo dell'articolo.

ALTRI 400 MILIONI A GUIDE E AGENZIE DI VIAGGIO
 Arrivano altri 400 milioni per il sostegno agli operatori turistici, dalle agenzie di viaggio e i tour operator alle guide e gli accompagnatori turistici. Altri 100 milioni andranno al Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali: le risorse aggiuntive andranno in particolare al ristoro delle perdite subite dal settore relative alla organizzazione di fiere e congressi.

VOUCHER SUI BIGLIETTI DI SPETTACOLI FINO 31 GENNAIO
Rimborso con voucher anche per gli spettacoli dal vivo previsti dal 24 ottobre e fino a gennaio 2021 e saltati per le nuove restrizioni anti-Covid. La misura vale quindi anche per "i titoli acquistati dal 1 al 24 ottobre non fruiti" finora e "non fruibili fino al 31 gennaio 2021".

ESONERO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
Espnero dai versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari: • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%; • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.


800 EURO AI PRECARI DELLO SPORT
Confermata poi la reintroduzione per un mese del reddito d’emergenza, l’aiuto per le persone in difficoltà che può arrivare fino a 800 euro, a seconda di quante persone ci sono in famiglia. novembre 800 euro a precari settore sport . Per il mese di novembre 2020 è in particolare erogata dalla società Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 124 milioni di euro per l'anno 2020, un'indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche. «È istituito inoltre il Fondo per il sostegno delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche nel limite massimo di 50 milioni di euro per l'anno 2020 ed è destinato all'adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche" penalizzate


Ci sono altre misure sparse nel decreto, da uno stop ai pignoramenti immobiliari fino a fine anno a interventi specifici per tutta la filiera agroalimentare, nonché uno stanziamento di 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire "tamponi antigenici rapidi"

Ci sono ovviamente molte proteste. A cominciare da chi è escluso. L'Anir, l'associazione legata a Confindustria che riunisce le principali aziende della ristorazione collettiva, denuncia ad esempio la perdita del 50% di fatturato, ma il decreto ristoro non le considera.

Questi i codici ATECO principali con le percentuali di ristoro rispetto a quanto ottenuto ad aprile:

Ecco la lista dei codici Ateco che avranno accesso al contributo:
              

RISTORO AL 100%
- Trasporto con taxi
- Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa
  con conducente 100%

 

RISTORO AL 150%
- Alberghi
- Villaggi turistici
- Ostelli della gioventù
- Rifugi di montagna
- Colonie marine e montane
- Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti
  per vacanze, bed and breakfast, residence
- Attivita' di alloggio connesse alle aziende agricole
- Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
- Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori
  di tipo alberghiero
- Gelaterie e pasticcerie
- Gelaterie e pasticcerie ambulanti
- Bar e altri esercizi simili senza cucina

 

 

RISTORO AL 200%
- Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti
  parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano
- Ristorazione con somministrazione
- Attivita' di ristorazione connesse alle aziende agricole
- Ristorazione ambulante
- Ristorazione su treni e navi
- Catering per eventi, banqueting
- Attività di distribuzione cinematografica, di video
  e di programmi televisivi
- Attività di proiezione cinematografica
- Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport
- Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni
  e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi,
  stand ed addobbi luminosi
- Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi
  ed altri eventi ricreativi e d'intrattenimento
- Altri servizi di prenotazione e altre attivita'
  di assistenza turistica non svolte dalle agenzie
  di viaggio nca
- Attività delle guide e degli accompagnatori turistici
- Organizzazione di convegni e fiere
- Altra formazione culturale
- Attività nel campo della recitazione
- Altre rappresentazioni artistiche
- Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature
  per manifestazioni e spettacoli
- Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche
- Altre creazioni artistiche e letterarie
- Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture
  artistiche
- Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse
  (comprende le sale bingo)
- Gestione di stadi
- Gestione di piscine
- Gestione di impianti sportivi polivalenti
- Gestione di altri impianti sportivi nca
- Attività di club sportivi
- Gestione di palestre
- Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi
- Altre attivita' sportive nca
- Parchi di divertimento e parchi tematici
- Sale giochi e biliardi
- Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
- Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali,
  ricreativi e la coltivazione di hobby
- Attività di altre organizzazioni associative nca
- Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi
  gli stabilimenti termali)
- Stabilimenti termali
- Organizzazione di feste e cerimonie

 

RISTORI AL 400%
- Discoteche, sale da ballo night-club e simili



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