I nuovi ristori di Natale per la ristorazione: a chi spettano e come funzionano
Gli aiuti sono per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto e sono corrisposti dall’Agenzia delle entrate con accredito sul conto corrente per un massimo di 150mila euro
L’ammontare del contributo non potrà superare i 150mila euro
In sostanza chi potrà accedere a questo nuovo contributo? Il contributo spetterà esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 25 del Dl 34 del 2020 (il decreto “Rilancio”), che non abbiano restituito il ristoro stesso ed è corrisposto dall’Agenzia delle entrate tramite accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.
La somma che sarà corrisposta è la stessa già assicurata in precedenza, il cui valore, come si ricorderà, era determinato sulla base del calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019. L’ammontare del contributo non potrà superare i 150mila euro.
La rabbia dei catering: escluse le attività con fatturati superiori a 5 milioni
Per questo l’associazione chiede al Governo di correggere immediatamente il tiro per non uccidere un settore praticamente in ginocchio: «Quale sarebbe la nostra colpa? Avere fatturati mediamente più alti, pagare più tasse, creare più indotto e dare maggiore occupazione? Chiediamo a gran voce al Governo di ripensare al provvedimento e correggere il tiro così come fatto giustamente con il decreto Ristori - conclude Capurro - Non può essere il fatturato la discriminante per rientrare o meno nelle categorie che ricevono gli indennizzi dedicati, non è giusto! Così si decreta la fine del nostro settore e si preannuncia un futuro incerto per i lavoratori!».
A tutela degli onesti, continuano controlli e sanzioni
Per contenere il danno delle partite Iva disoneste, riguardo le sanzioni e i controlli, resta fermo quanto stabilito dal decreto Rilancio e il contributo viene riconosciuto nell’ambito del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato (il cosiddetto Temporary Framework) a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19 previsto dalla Commissione Europea. Per sostenere la misura, il decreto stabilisce che il ministero dell’Economia può ricorrere ad anticipazioni di tesoreria.
Le categorie che potranno accedere ai ristori con i rispettivi codici:
- 561011 - Ristorazione con somministrazione
- 561012 - Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
- 561020 - Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
- 561030 - Gelaterie e pasticcerie|
- 561041 - Gelaterie e pasticcerie ambulanti
- 561042 - Ristorazione ambulante
- 561050 - Ristorazione su treni e navi
- 562100 - Catering per eventi, banqueting
- 562910 - Mense
- 562920 - Catering continuativo su base contrattuale|
- 563000 - Bar e altri esercizi simili senza cucina
«Anche questa volta le imprese ricettive sono state dimenticate: i ristori immediati sono destinati solo a bar e ristoranti, ignorando del tutto alberghi e altre imprese del comparto, che riceveranno un fanno enorme dal lockdown di Natale – afferma Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti - È assolutamente necessario estendere anche a queste imprese il diritto a ricevere un sostegno immediato. Il turismo sta vivendo il periodo più difficile di sempre: le attività sono al limite, dopo un lockdown ‘di fatto’ che dura da febbraio. E la normalizzazione, nonostante i progressi sul fronte vaccino, è ancora molto lontana. Non si può e non si deve continuare a ignorare il problema: servono risorse e strumenti per superare una fase drammatica e gettare le basi della ripartenza del turismo».
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Alberto Lupini
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