È la ristorazione a trainare la ripartenza dei centri commerciali
Secondo i dati dell'Osservatorio sulla Ristorazione nei Centri Commerciali, realizzato da Deloitte cresce ancora l’incidenza dei ricavi della ristorazione sul totale fatturato dei centri commerciali
Come stanno i centri commerciali? Generalmente meglio rispetto agli ultimi anni e il merito è anche della ristorazione. Se ne è parlato in occasione del webinar dal titolo “Ristorazione, People e Consumi”, l'appuntamento organizzato da Aigrim (Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzate), l'associazione nata in seno a Fipe–Confcommercio, durante il quale sono stati presentanti i dati aggiornati dell'Osservatorio sulla Ristorazione nei Centri Commerciali, realizzato da Deloitte, nato da un'iniziativa della stessa Aigrim insieme a Cncc, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.
La ristorazione e i centri commerciali: i dati
Come sempre, l'Osservatorio, che ha come obiettivo quello di analizzare, su base continuativa, una serie di indicatori sull'impatto e l'andamento della ristorazione nei centri commerciali e fornire elementi utili a definire direttive strategiche e azioni di miglioramento delle performance del comparto, è partito da un contesto più ampio. A livello globale, il 2023 ha visto una crescita del 6,4% della ristorazione rispetto al 2022, toccando quota 2.795 miliardi di euro e con l'obiettivo, entro il 2028, di raggiungere i 3.367 miliardi di euro. In questo contesto, l'Italia vale il 3% dell'intero mercato.
Entrando nel dettaglio, la ristorazione nei centri commerciali sta vivendo una fase senza dubbio positiva. Il comparto ha raggiunto un volume di affari da 5,6 miliardi di euro e incide per l'11,2% sul totale del fatturato dei centri commerciali presi in analisi. Una crescita notevole, se si pensa che lo scorso anno ci si fermava al 9,7%. Allo stesso tempo, però, c'è da sottolineare come il numero di consumazioni sia rimasto stabile rispetto al 2022. Il merito di questa risalita arriva anche dal ritorno dell'affluenza generale nei centri commerciali, aumentata dall'11% rispetto al 2022.
L'importanza di intrattenimento e cinema
L'Osservatorio prende in esame quindici centri commerciali di dimensioni grandi o molto grandi e diciotto insegne con settantacinque punti vendita, da Nord a Sud, isole comprese. In tutte queste strutture emerge l'importanza, per le attività di ristorazione, della presenza di un'area dedicata all'intrattenimento e al cinema. Si tratta di un driver fondamentale per spingere in su le performance della ristorazione e l'effetto è evidente negli scontrini medi. Per intenderci, secondo i dati raccolti, dove vi è un cinema, lo scontrino medio, che è di circa 12 euro nel Quick Service e di circa 37,5 euro nel Full Service, sale del 17% nel primo caso e del 5% nel secondo.
Il futuro sembra sorridere, soprattutto ai fast food
Anche il futuro sembra, in qualche modo, sorridere. Tutti i centri commerciali prevedono un trend positivo per quando riguarda la ristorazione, soprattutto nel Nord Ovest e nel Sud e nelle isole. A fare la parte del leone, secondo le stime, saranno i fast food, che avranno una crescita in doppia cifra. A pagare dazio, invece, potrebbero essere i self service, che sono previsti in calo da tutti gli operatori presi in analisi dall'Osservatorio.
«Per i prossimi anni si prevede una crescita moderata del volume d'affari dei centri commerciali, ma la ristorazione si conferma essere il principale driver di sviluppo tra le diverse categorie merceologiche, con il fast-food che rileva un'attesa di crescita a doppia cifra superiore rispetto agli altri formati di Food Service», ha spiegato Tommaso Nastasi di Deloitte.
Il commento di Aigrim e Cncc
«L'appuntamento di oggi e i dati dell'Osservatorio realizzato da Deloitte e nato dall'iniziativa di Aigrim e Cncc sono un'ulteriore conferma di quanto il nostro comparto sia di rilevanza strategica per il nostro Paese. Nonostante lo scenario geopolitico sembri riportare un clima di sfiducia sui consumi, l'outlook per i prossimi 5 anni di un +3,8% è un segnale positivo - ha commentato Cristian Biasoni, Presidente di Aigrim - E il tema della tutela e della salvaguardia del benessere delle nostre persone diventa imprescindibile. Non si può parlare di crescita, se non associata a un nuovo paradigma lavorativo applicato anche a chi, nel settore, ci lavora. Possiamo fare molto in termini di welfare, di formazione e di benefit ed è giunto il momento di lavorare di concerto a un modello, attrattivo per le nuove persone e attento per chi già ci lavora».
Gli ha datto eco Roberto Zoia, presidente del Cncc: «I risultati presentati confermano l'importanza della ristorazione nel business dei centri commerciali: l'offerta food&beverage è, infatti, diventata un'ancora trainante per l'andamento positivo che stiamo riscontrando da oltre un anno nella nostra industria, grazie ad un'offerta che ha saputo evolversi ed intercettare le richieste di clienti sempre più esigenti, anche dal punto di vista della qualità e della comodità del servizio. Obiettivo di questo Osservatorio è anche prevedere i trend futuri, che si possono identificare da un'analisi puntuale del settore, così da anticipare eventuali cambiamenti e inevitabili assestamenti dopo un periodo di grande sviluppo come quello attuale».
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Alberto Lupini