Ristoratori sotto attacco, la replica: «Andrebbero recensiti pure i clienti»

«Per settimane abbiamo parlato (male) dei ristoratori. Ora parliamo un po’ dei clienti - lo sfogo del barmanager Nico Sacco - dovrebbe esserci un “clientadvisor” in cui si possono recensire gli ospiti…»

23 agosto 2023 | 16:43
di Alessandro Creta

Con tutta probabilità questa estate verrà ricordata come quella delle numerose lamentele dei clienti. Da nord a sud del Paese le ultime settimane sono state un festival di foto di scontrini pompati, dei sovrapprezzi apparentemente insospettabili, sicuramente inaspettati, e di una lunga sfilza di denunce social per questo o quel balzello protagonista al bar o al ristorante. Che sia per un toast diviso a metà o una crepe tagliata in due, sia per un piattino extra per le linguine o qualsiasi altro, tanti i consumatori che hanno trovato da ridire per servizi e costi extra. Il risultato? Una giungla in cui si sta creando un tutti contro tutti che non fa sicuramente bene al settore, ma nemmeno alla nostra immagine oltre confine (di recente, proprio per questi motivi, la CNN ha pubblicato un articolo piuttosto duro nei confronti dell'Italia). 

Di recente, però, dopo settimane di critiche, lamentele e accuse, sembra qualcosa si stia muovendo. O meglio, sembra qualcosa si stia muovendo dall’altra parte “della barricata”. A una lunga serie di critiche (social e non social) da parte dei clienti, ecco che qualche esercente passa pubblicamente al contrattacco. E lanciando pure qualche idea a metà tra provocazione e (chissà) reale intenzione. E se ora a parlare fossero davvero i ristoratori? Se ora a parlare fosse chi fino a ora è stato, come categoria, costantemente (a ragione o a torto) preso di mira? E se a essere giudicati ora fossero gli stessi clienti?

Lo sfogo del barman Nico Sacco: «Dovrebbe esserci un clientadvisor»

Recentemente Nico Sacco, attuale barmanager del Wintergarden di Viterbo, si è lasciato andare a un severo sfogo proprio sui social. Sulle piattaforme cioè da cui, nelle ultime settimane, è arrivata la totalità di critiche e accuse alle categorie professionali legate alla ristorazione e all’accoglienza. 

A fine post una proposta (chissà quanto provocazione, ma conoscendo il personaggio con una buona dose di serietà): creare una piattaforma in cui siano i ristoratori, o comunque gli esercenti, a poter giudicare e recensire i propri clienti. Un “Clientadvisor”: così da poter, nel caso in cui le circostanze lo richiedano, “combattere” (per così dire) ad armi pari, o semplicemente per fornire ad entrambe le parti gli stessi strumenti di giudizio e critica che da ormai oltre un decennio sono a disposizione solo del cliente. Una boutade certamente, ma che mette in risalto anche la necessità di chi sta dall’altra parte (del tavolo così come del bancone) di potersi liberamente confrontare e dire la propria.

Nico Sacco, membro del drink team 2023/24 della redazione di Bar Giornale (tra i migliori 12 bartender d’Italia) e nella passata stagione protagonista dell’ottavo posto del Lab di Viterbo nella classifica dei bar rivelazione di Barawards 2022, ha scritto così su Facebook: «Per due settimane abbiamo parlato (male) dei ristoratori. Ora parliamo un po’ dei clienti. Quelli che si portano da bere da casa. Quelli che prenotano per 15 e si presentano in 6. Quelli che prenotano per 15 e non si presentano proprio. Quelli che il sabato sera in 4 ordinano solo una coca cola in lattina con 4 cannucce. Quelli che occupano il posto e “no, io non prendo niente”. Quelli che “si possono fare modifiche?” e in 16 ti ordinano 16 pizze inventate da loro pensando che dire “base margherita” significa pagare il costo della Margherita senza il supplemento del capocollo. Quelli che non passano mai il piatto, si stanno la con le braccia conserte e non ti dicono “grazie, prego o per favore”.

Quelli che sul tavolo ci mettono mezzo armadio, di cellulare chiavi sigarette borselli per fare gli chic .. poi hanno i figli che a tavola sono come animali e non dicono niente per educarli. Tanto sta il cameriere che pulisce. Quelli che “puoi alzare il fungo, che fa freddo?” Quelli che “puoi abbassare il fungo che fa caldo?” Quelli che buttano la carta per le mani nel gabinetto e poi ti scrivono la recensione di merda perché il gabinetto è intasato. Quelli che “ora cosa ci offri da bere?” e si fanno 12 rum in 4. Quelli che ti spaccano la tavoletta del water. Quelli che lo sconto di 20€ se lo fanno da soli come se gli fosse dovuto, “all’amicizia” ma poi si fanno vedere una volta l’anno. Quelli che “ma sono solo bambini” come se fossero figli tuoi che non gli devi fare pagare le 4 Coca-Cola con le quali puntualmente imbrattano i bicchieri o le chips che poi ti lasciano per terra. Potrei andare avanti per ore…

Quelli che si alzano e se ne vanno senza pagare. Quelli che “ognuno paga il suo” e alla fine mancano sempre delle cose che non sono di nessuno e te le devi piangere tu. Quelli che prenotano x 10, poi si presentano in 32 e si incazzano che stanno stretti. Quelli che mangiano tutto, fanno il bis e pure la scarpetta e poi nella recensione scrivono che si mangia poco.  Quelli che fanno la recensione negativa senza essere mai entrati nel tuo locale. Quelli che quando gli arriva la pizza al tavolo “ho cambiato idea, posso mandartela indietro?” Fortunatamente non tutti sono così. Ma dovrebbe esserci un “clientadvisor” in cui i ristoratori possono recensire i clienti…»

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