Ristoranti al chiuso dal 24 maggio? Il dossier riaperture accelera
La data, proposta fra le linee da Pierpaolo Sileri, anticiperebbe quella "ufficiale" dell'1 giugno. Ma tutta la road map sulla ripresa delle attività va verso una revisione. A partire dall'orario del coprifuoco . Tre le opzioni: spostamento alle 23 o 24, oppure totale cancellazione. Novità anche per il wedding e i clienti al bancone dei bar
10 maggio 2021 | 12:31
La data chiave è quella del 14 maggio. Allora si capirà se il calendario delle riaperture potrà essere modificato (ristoranti e bar attivi già il 24 maggio al chiuso?) contestualmente alla durata del coprifuoco la cui entrata in vigore potrebbe essere estesa alle 23.00, alle 24.00 o addirittura cancellata. Venerdì il prossimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) darà le indicazioni sull’andamento della pandemia e le conseguenze del progressivo allentamento delle misure di restrizione. Perché, come ricordato più volte dal presidente del Consiglio, Mario Draghi la ripresa delle feste di matrimonio, il ritorno del servizio al banco nei bar e del servizio al tavolo all’interno dei ristoranti, la riduzione del coprifuoco dipendono dai dati. E visti i risultati incoraggianti è lecito attendersi che la promessa del premier Draghi durante il vertice europeo di Porto possa trasformarsi in realtà: «Se l'andamento dovesse continuare in questa direzione, la Cabina di regia procederà ad altre riaperture. È importante essere graduali, anche per capire quali riaperture avranno più effetto sui contagi e quali meno».
Informazioni che potrebbero quindi portare a una modifica dell’attuale road map sulle riaperture, come già suggerito da Italia a Tavola lo scorso venerdì. Insomma, con l’Italia quasi tutta in giallo (a eccezione di Valle D’Aosta, Sardegna e Sicilia), gli operatori dell’Horeca sperano di poter aggiornare il calendario delle attività.
Una buona notizia per il turismo, soprattutto quello estivo, che sempre dal 15 maggio riprenderà a sfruttare gli stabilimenti balneari, secondo i protocolli già in vigore la scorsa estate. Stessa cosa per le piscine all'aperto.
Dopo le proteste, l’ultima è in programma per martedì 11 maggio in 1.200 gallerie commerciali, si potrà tornare a frequentare anche i centri commerciali nel weekend così come già avviene nel resto della settimana. Il tutto al netto di nuove valutazioni che potrebbero anche far slittare le riaperture dei fine settimana al 22 maggio.
Contestualmente, sempre tenendo sotto mano i dati, i bar potrebbero tornare ad accogliere i clienti al bancone al chiuso, mantenendo però un metro di distanza fra gli avventori. Una decisione che rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per tutti quegli esercizi che non possono disporre di spazi all’aperto per il servizio.
Nella stessa data riprendono anche le attività sportive al chiuso: dalle palestre alle piscine, passando per tutti quei locali dedicati a danza, yoga, pilates, ecc.
Sul tema, venerdì 5 maggio, a Catania, sono scesi in piazza gli operatori del wedding inscenando un vero e proprio matrimonio per ribadire che l'attività si può svolgere in sicurezza. A organizzare la protesta, a cui hanno partecipato una ventina di associaizoni di categoria, sono state l'Associazioni Eventi Siciliani "Gamelia" e la Fipe-Confcommercio. «Pretendiamo che ci venga comunicata nell’immediato la data in cui potremo finalmente ripartire, perché la pianificazione è l’anima stessa del nostro lavoro e la ristorazione, che rappresento, è solo uno dei tanti aspetti importanti racchiusi nella parola “eventi”. Oggi facciamo sentire da questa piazza la voce della Sicilia, dove tra l’altro la bella stagione è già arrivata e dove le nostre location, i nostri parchi e giardini, sono pronti per accogliere ospiti e clienti in totale sicurezza. Quella di oggi è l’ennesima protesta che porta i nostri operatori nelle piazze, così come è avvenuto nelle scorse settimane con il movimento Italian Wedding Industry. Adesso attendiamo risposte», ha affermato Seby Sorbello, chef patron di Zafferana Etnea, responsabile eventi dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani e consigliere dell’Associazione “Gamelia”.
«Abbiamo subito registrato l’adesione delle tante associazioni di categoria che ruotano attorno al settore – ha aggiunto Dario Pistorio, presidente Fipe Sicilia e anch’egli dell’Associazione “Gamelia” – e per questo abbiamo voluto essere il motore di una iniziativa che è stata sposata da tutti. Abbiamo voluto far parlare ogni rappresentante delle singole categorie, per far comprendere che dietro ogni comparto ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio e migliaia di famiglie che non riescono a vedere il futuro, nemmeno quello più imminente».
Il 15 giugno dovrebbe decadere la quarantena per i turisti internazionali provenienti da tutti quegli stati che presenteranno una basse incidenza della pandemia. Il parametro per operare questa apertura, però, sarà deciso solo il 3 giugno durante la riunione dei ministri della Salute del G7. L'orientamento è fissare la soglia di allentamento a quei Paesi che registrano il 65% della popolazione vaccinata. Per attestare il proprio status, il viaggiatore dovrebbe poter fare affidamento al green pass europeo. Altrimenti sarà in vigore quello nazionale (sempre che riesca a superare i vari ostacoli, come quello posto dalla privacy). In ultima istanza, varranno le regole fissate per gli spostamenti dei viaggiatori europei: vaccinazione completata, guarigione dal Covid o tampone effettuato entro le 48 ore dalla partenza.
E sempre per la gioia di catering e banqueting, riprendono anche le attività convegnistiche, congressuali e fieristiche che, sebbene in estate siano meno frequenti, gettano le basi per il picco che ci si attende da settembre in poi.
Informazioni che potrebbero quindi portare a una modifica dell’attuale road map sulle riaperture, come già suggerito da Italia a Tavola lo scorso venerdì. Insomma, con l’Italia quasi tutta in giallo (a eccezione di Valle D’Aosta, Sardegna e Sicilia), gli operatori dell’Horeca sperano di poter aggiornare il calendario delle attività.
Il nuovo possibile calendario
Detto che tutto dipende dai dati e dalle decisioni della cabina di regia che dovrebbe incontrarsi lunedì 10 al più tardi mercoledì 12 per un primo aggiornamento della strada da intraprendere, possiamo provare a tratteggiare un calendario delle aperture (ancora teorico) che tenga conto delle date fissate lo scorso 26 aprile e delle eventuali modifiche proposte finora.-
14 maggio: il monitoraggio chiave
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15 maggio: stop quarantena per chi arriva da Paesi Ue, Gran Bretagna e Israele e ripartono piscine all’aperto e stabilimenti balneari
Una buona notizia per il turismo, soprattutto quello estivo, che sempre dal 15 maggio riprenderà a sfruttare gli stabilimenti balneari, secondo i protocolli già in vigore la scorsa estate. Stessa cosa per le piscine all'aperto.
Dopo le proteste, l’ultima è in programma per martedì 11 maggio in 1.200 gallerie commerciali, si potrà tornare a frequentare anche i centri commerciali nel weekend così come già avviene nel resto della settimana. Il tutto al netto di nuove valutazioni che potrebbero anche far slittare le riaperture dei fine settimana al 22 maggio.
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17 maggio: cambia il coprifuoco
Contestualmente, sempre tenendo sotto mano i dati, i bar potrebbero tornare ad accogliere i clienti al bancone al chiuso, mantenendo però un metro di distanza fra gli avventori. Una decisione che rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per tutti quegli esercizi che non possono disporre di spazi all’aperto per il servizio.
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24 maggio: per Sileri «possibile riapertura di tutte le attività»
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1 giugno: riapertura ufficiale di ristoranti e bar al chiuso (secondo il decreto del 26 aprile)
Nella stessa data riprendono anche le attività sportive al chiuso: dalle palestre alle piscine, passando per tutti quei locali dedicati a danza, yoga, pilates, ecc.
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15 giugno: si possono organizzare le feste di matrimonio
Sul tema, venerdì 5 maggio, a Catania, sono scesi in piazza gli operatori del wedding inscenando un vero e proprio matrimonio per ribadire che l'attività si può svolgere in sicurezza. A organizzare la protesta, a cui hanno partecipato una ventina di associaizoni di categoria, sono state l'Associazioni Eventi Siciliani "Gamelia" e la Fipe-Confcommercio. «Pretendiamo che ci venga comunicata nell’immediato la data in cui potremo finalmente ripartire, perché la pianificazione è l’anima stessa del nostro lavoro e la ristorazione, che rappresento, è solo uno dei tanti aspetti importanti racchiusi nella parola “eventi”. Oggi facciamo sentire da questa piazza la voce della Sicilia, dove tra l’altro la bella stagione è già arrivata e dove le nostre location, i nostri parchi e giardini, sono pronti per accogliere ospiti e clienti in totale sicurezza. Quella di oggi è l’ennesima protesta che porta i nostri operatori nelle piazze, così come è avvenuto nelle scorse settimane con il movimento Italian Wedding Industry. Adesso attendiamo risposte», ha affermato Seby Sorbello, chef patron di Zafferana Etnea, responsabile eventi dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani e consigliere dell’Associazione “Gamelia”.
«Abbiamo subito registrato l’adesione delle tante associazioni di categoria che ruotano attorno al settore – ha aggiunto Dario Pistorio, presidente Fipe Sicilia e anch’egli dell’Associazione “Gamelia” – e per questo abbiamo voluto essere il motore di una iniziativa che è stata sposata da tutti. Abbiamo voluto far parlare ogni rappresentante delle singole categorie, per far comprendere che dietro ogni comparto ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio e migliaia di famiglie che non riescono a vedere il futuro, nemmeno quello più imminente».
Il 15 giugno dovrebbe decadere la quarantena per i turisti internazionali provenienti da tutti quegli stati che presenteranno una basse incidenza della pandemia. Il parametro per operare questa apertura, però, sarà deciso solo il 3 giugno durante la riunione dei ministri della Salute del G7. L'orientamento è fissare la soglia di allentamento a quei Paesi che registrano il 65% della popolazione vaccinata. Per attestare il proprio status, il viaggiatore dovrebbe poter fare affidamento al green pass europeo. Altrimenti sarà in vigore quello nazionale (sempre che riesca a superare i vari ostacoli, come quello posto dalla privacy). In ultima istanza, varranno le regole fissate per gli spostamenti dei viaggiatori europei: vaccinazione completata, guarigione dal Covid o tampone effettuato entro le 48 ore dalla partenza.
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1 luglio: alle terme liberamente; riprendono fiere, congressi e convegni
E sempre per la gioia di catering e banqueting, riprendono anche le attività convegnistiche, congressuali e fieristiche che, sebbene in estate siano meno frequenti, gettano le basi per il picco che ci si attende da settembre in poi.
Il bollettino del 10 maggio
Sono 5.080 i nuovi casi di coronavirus in Italia contro gli 8.292 di ieri. I decessi odierni, invece, sono in lieve risalita rispetto alle precedenti 24 ore: 198 oggi rispetto ai 139 di ieri. Dal punto di vista dei test effettuati, il bollettino del 10 maggio ne registra 130.000 (olltre 96mila in meno rispetto al giorno precedente come spesso accade a cavallo della fine e dell'inizio settimana. Mentre il tasso di positività è 3,9%, ossia 0,2 punti percentuali in più rispeto a ieri.© Riproduzione riservata
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Alberto Lupini
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