Rispetto per l’ambiente e cura di se stessi: ecco la vacanza essenziale degli italiani
Un sondaggio di Astraricerche segnala che l’estate 2022 sarà votata a un modo di viaggiare etico e responsabile da vivere in sicurezza e tranquillità
L’estate 2022 sarà votata a un modo di viaggiare “slow”, ovvero etico e responsabile, fatto di esperienze autentiche, da vivere in sicurezza e tranquillità”, è questo un dato emerso all’ultima BIT, confermato anche dal sondaggio sull’ “Essenzialità: privazione o nuovo benessere” commissionata da Dermon - brand portavoce dell’essenzialità nella dermocosmesi - ad AstraRicerche.
Italiani alla ricerca del turismo essenziale
Secondo il 31,4% degli intervistati, 1.016 fra i 18-65 anni residenti in italia, il turismo è essenziale quando è ambientalmente sostenibile: 54,9% (a pensarlo sono in particolare le fasce più adulte della popolazione, 55-65enni 65% e 45-54enni 59%) mentre è vero il contrario solo per il 14.6%; inoltre, turismo essenziale significa economico per il 48,7% (soprattutto 55-65enni 59%, donne 52% e persone di classe inferiore e media 52%) e auto-organizzato per il 47,4% (di nuovo, soprattutto 55-65enni 58%, donne 52%, residenti nel Nord Ovest 58% e persone di classe media 50% e inferiore 49%).
La distanza percorsa non sembra essere una determinante, è ininfluente per ben il 42.9% (sebbene vi siano picchi nel ritenere che un turismo possa essere essenziale con lunghe distanze percorse fra i 18-24enni 42% e la classe superiore 29% vs una media del 21,8%); ed è indifferente per i più - il 42,3% - il fatto che si facciano tanti piccoli viaggi o pochi grandi (anche in questo caso vi sono picchi nel ritenere che un turismo essenziale sia caratterizzato da pochi grandi viaggi presso i 18-24enni 34% e 25-34enni 35%, e la classe superiore 38% verso un dato medio nazionale del 25%).
Infine, la vicinanza a dove si vive è ininfluente per il 37,8% % (sebbene vi siano picchi nel ritenere che un turismo essenziale sia anche lontano da dove si vive: fra i 18-24enni 43% e la classe superiore 42% vs una media del 31,3%).
Italiani viaggiano alla ricerca dell'essenzialità
L’essenzialità intesa come possesso di quello che serve, che è necessario e indispensabile senza avere nulla di troppo o in più di quello che deve esserci è vissuta in modo positivo dall’84,7% degli italiani. Un dato che esprime uno stile di vita consolidatosi in risposta al post-pandemia e alla situazione internazionale:
- L’ESSENZIALITÀ È VISSUTA IN MODO POSITIVO DALL’84,7% DEGLI ITALIANI: il 34,7% la valuta molto positivamente e un ulteriore 49,9% abbastanza positivamente.
- È CONSIDERATO UN TERMINE MOLTO POSITIVO: più di 3 italiani su 4 descrivono la loro vita, il loro comportamento, le loro scelte caratterizzate da essenzialità, evidenziando un grande trend sociale, una riscoperta intensa e recente di un modo di vivere, di intendere i rapporti sociali e gli acquisti.
- È UN TREND IN COSTANTE ASCESA: questo modo di vivere ‘essenziale’ ha registrato un forte aumento negli ultimi 10 anni, un trend quindi già esistente prima del Covid-19, che ha dato una ulteriore spinta ad eliminare il superfluo per concentrarsi su ciò che conta davvero, su ciò che è essenziale e che non sembra volersi interrompere, anzi, il 59,4% degli italiani pensa che aumenterà ulteriormente nei prossimi 10 anni, in particolare per i più giovani.
- LE CATEGORIE MAGGIORMENTE CARATTERIZZATA DA ESSENZIALITÀ secondo gli italiani SONO: le persone più adulte (23,2% i 45-54enni, 22,3% i 55-64enni e 33,3% gli over 65enni) e i residenti nel Sud (21,2%); nessuna differenza invece tra uomini e donne e ogni categoria tende ad attribuire a sé stessa una maggiore essenzialità: le donne sono convinte che il mondo femminile sia più dotato di essenzialità di quello maschile, e viceversa vale per gli uomini; è una sorta di rivendicazione positiva dell’essenzialità.
- PERMETTE DI VIVERE MEGLIO e VA A BENEFICIO DEL PIANETA: il 73% ritiene che la riscoperta delle cose essenziali ci permetterebbe di vivere meglio, per il 68% potrebbe aiutare a salvare il pianeta e per il 58,5% permette di vivere una vita più felice. L’essenzialità viene identificata con 3 concetti: necessario (44,2%) e indispensabile (40,8%), ma anche di equilibrato (40,4%). Forte il legame anche con i concetti di primario (28,2%) e sostanziale (35,9%).
- SI RICERCA IN DIVVERSI ASPETTI DELLA VITA: il lavoro (24,8%) prima di tutto, ma anche altri ambiti della quotidianità: dall’abbigliamento (19,3%) all’alimentazione (19,1%) all’arredamento di casa (14,1%) allo stile di vita in generale (13,7%) nonché nelle relazioni personali (famiglia 13,8%, amicizie 13,7%, relazioni con le persone in generale (13,6%).
- CONTRADDISTINGUE UN RAPPORTO IMPORTANTE: per la maggioranza significa avere relazioni profonde (56,3%) con poche persone (38,7%) con le quali parlare di tutto (48,5%).
- CONTRADDISTINGUE UN RAPPORTO DI COPPIA FELICE: il parlare di tutto (53,1%) e molto (39,7%) sono le caratteristiche che contraddistinguono un rapporto essenziale, come anche il vedersi quotidianamente (40,8%) uscire spesso insieme (42,7%) e frequentare posti diversi insieme (40,6%).
- CONTRADDISTINGUE LO STILE DI VITA: uno stile di vita rilassato (59,5%), lento (33,5%) e piacevole (50,0%), modesto (44,4%) e caratterizzato dal possesso di poche cose (50,3%). L’alimentazione essenziale è quella salutare (61,9%), completa (55,2%) e varia (49,5%): non “minima”, non rinunciataria, ma attenta e ‘smart’.
- ESSENZIALITA’ NEL PRENDERSI CURA DI SÉ: nella cura del corpo in generale e della pelle il termine si riferisce al soprattutto al prendersi cura di sé in pochi gesti (49,7% per il corpo e 48,1% per la pelle), usare pochi prodotti (48,5% per il corpo e 48,7% per la pelle) e prodotti con pochi ingredienti (41,6% e 43,5%) e di origine naturale (43,0% e 44,4%).
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Alberto Lupini
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