Rischio zona gialla? Turismo e ristorazione in allarme. «Chiarezza sul green pass»

I dati dell'ultimo monitoraggio fotografano un balzo in avanti dell'Rt (a 1,57) e dell’incidenza media dei casi (58 ogni 100mila abitanti). Cts: «Settimana prossima quadro definitivo». Ma l'accoglienza trema

30 luglio 2021 | 18:34
di Nicola Grolla

Potrebbe essere un Ferragosto da zona gialla? «Oggi è difficile fare previsioni ma con gli ulteriori dati sull’Rt la prossima settimana potremmo avere un quadro più definito». A dirlo sono stati l'epidemiologo Gianni Rezza e il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, membri del Cts durante la conferenza stampa sui dati settimanali del monitoraggio. Numeri, percentuali e cifre che, stante gli attuali parametri per il passaggio di zona, rischiano di portare tre Regioni nel primo grado di limitazioni anti-Covid. Con ripercussioni che pensavamo di essersi lasciati alle spalle per ristorazione e turismo.

 

Balzo in avanti per Rt e incidenza, stabili i "nuovi" parametri

I dati della settimana raccontano di un balzo in avanti dell’Rt (all’1,57 rispetto all’1,26) e dell’incidenza media dei casi (58 ogni 100mila abitanti rispetto ai 41 di una settimana fa). Fortunatamente, però, nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o aerea medica; due indicatori fondamentali per la nuova fase della lotta al Covid.

 

Sicilia, Calabria, Sardegna, Lazio e Toscana sotto la lente di ingrandimento

A destare preoccupazione, però, sono Sicilia, Calabria e Sardegna che hanno un valore di occupazione nelle aree mediche rispettivamente dell'8%, del 6,6%, e del 4,9%. Sicilia e Sardegna ma anche il Lazio hanno, nello stesso periodo, un valore di occupazione delle terapie intensive rispettivamente del 4,7%, del 4,2% e del 3,7%. Per quanto riguarda, invece, l'incidenza su 100mila abitanti nella settimana del 23-29 luglio, sono Sardegna, Toscana e Lazio le regioni in testa rispettivamente con 136,2, 94,5, e 87,5.

 

Corrado Luca Bianca (Assoturismo): «Subito chiarezza sul green pass o rischio cancellazioni»

Insomma, siamo di fronte a una nuova accelerazione del virus che potrebbe rischiare di trasformarsi in una nuova fase di limitazioni. Il tutto mentre si avvicina il picco agostano. «Bisogna capire quali sono le Regioni più a rischio così da poter fronteggiare l’emergenza al meglio con l’aiuto del green pass», ha commentato Corrado Luca Bianca, coordinatore nazionale di Assoturismo. In particolare, c’è da capire come la certificazione verde possa finalmente diventare quel lasciapassare che tutti – Italia a Tavola compresa – si augurano. Anche perché l’incertezza non è amica delle prenotazioni: «Abbiamo già registrato un calo e a breve avremo dati più precisi. Ma il trend è chiaro: la mancanza di chiarezza sulle norme da seguire spinge i vacanzieri a rinunciare al soggiorno. Soprattutto le famiglie con figli in età vaccinale, quindi dai 12 ai 18 anni, ma che ancora non hanno potuto ricevere la prima dose», afferma Bianca.

E se le incertezze valgono per il turista italiano, figuriamoci per quello straniero: «C’era stata una piccola ripresa a inizio stagione dei flussi stranieri, contestualmente ai primi allentamenti delle restrizioni, soprattutto dai Paesi vicini. Ma si sperava in una ripresa più robusta. Certo, non abbiamo mai tenuto in forte considerazione l’extra-Schengen ma turisti americani e giapponesi interessati a venire in Italia ce n’erano. Ora questa pista si è raffreddata. E a perderne sono soprattutto le città d’arte che vivono dell’incoming straniero», spiega Bianca.

 

 

Il bollettino del 30 luglio

Sono 6.619 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 6.171. Sono invece 18 le vittime in un giorno (ieri 19). Il tasso di positività è stabile intorno al 2,7%


 

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Alberto Lupini


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