Puglia, case a ruba per agosto Ma crollano tariffe e incassi
Secondo un’analisi di Property Managers Italia, nella regione regina delle vacanze estive degli ultimi anni le case in affitto sono tutte esaurite. Ma i costi si sono abbassati a causa del covid
06 agosto 2020 | 16:58
Il mese di agosto in Puglia si annuncia da tutto esaurito. «A luglio abbiamo registrato circa il 60% di occupazione, per agosto siamo sold out, addirittura meglio del 2019, per alcuni versi», spiega Angelo Zazzera, referente per la Puglia di Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale. «Bisogna però tener conto del fatto che i dati potrebbero essere non così eccezionali come sembra, in quanto alcuni proprietari hanno tenuto alcuni appartamenti per loro, senza affittarli, e le tariffe applicate sono notevolmente più basse di quelle dell'anno scorso, quindi il riscontro economico sarà ridimensionato».
Le ville vanno meglio degli appartamenti, i turisti sono italiani, ma ci sono anche belgi, olandesi, tedeschi che raggiungono la regione in auto. Le richieste sono per la maggior parte per le località di mare, ma grazie alle case vacanza si riscoprono anche i borghi e le città storiche.
Sono cento le strutture pugliesi che hanno aderito all'iniziativa “Una casa per gli italiani”, lanciata nei giorni scorsi da Property Managers Italia, proponendo soggiorni con sconti dal 20% in su e con l'omaggio di una polizza assicurativa sanitaria (grazie ad un accordo raggiunto da Pmi con Europ Assistance Italia, la Care Company del Gruppo Generali), pensati per le famiglie provate dal lockdown e dalla crisi economica causata dalla emergenza sanitaria. Le offerte sono raccolte sul nuovo sito www.rentinitaly.it, un progetto pilota creato da PMI come risposta completamente Made in Italy ai portali internazionali Booking.com, Expedia e Airbnb.
«La Puglia è un territorio turistico, negli ultimi anni ha avuto un'importante crescita, ma oltre alla tradizionali località della costa c'è ancora tanto da esplorare e da vedere», commenta Zazzera. «Gli appartamenti, diffusi in maniera più capillare nei centri storici, fanno da volano turistico, contribuendo a valorizzarli. In parallelo però si è sviluppato anche l'abusivismo: con rentinitaly.it noi promuoviamo invece un turismo residenziale di qualità con una gestione professionale». Zazzera approva il Cis, Codice identificativo della struttura introdotto dalla Regione Puglia dal 1 luglio, per censire le strutture ricettive non alberghiere. «Aiuterà a far emergere l'illegalità».
Case vacanze a ruba in Puglia
Le ville vanno meglio degli appartamenti, i turisti sono italiani, ma ci sono anche belgi, olandesi, tedeschi che raggiungono la regione in auto. Le richieste sono per la maggior parte per le località di mare, ma grazie alle case vacanza si riscoprono anche i borghi e le città storiche.
Sono cento le strutture pugliesi che hanno aderito all'iniziativa “Una casa per gli italiani”, lanciata nei giorni scorsi da Property Managers Italia, proponendo soggiorni con sconti dal 20% in su e con l'omaggio di una polizza assicurativa sanitaria (grazie ad un accordo raggiunto da Pmi con Europ Assistance Italia, la Care Company del Gruppo Generali), pensati per le famiglie provate dal lockdown e dalla crisi economica causata dalla emergenza sanitaria. Le offerte sono raccolte sul nuovo sito www.rentinitaly.it, un progetto pilota creato da PMI come risposta completamente Made in Italy ai portali internazionali Booking.com, Expedia e Airbnb.
«La Puglia è un territorio turistico, negli ultimi anni ha avuto un'importante crescita, ma oltre alla tradizionali località della costa c'è ancora tanto da esplorare e da vedere», commenta Zazzera. «Gli appartamenti, diffusi in maniera più capillare nei centri storici, fanno da volano turistico, contribuendo a valorizzarli. In parallelo però si è sviluppato anche l'abusivismo: con rentinitaly.it noi promuoviamo invece un turismo residenziale di qualità con una gestione professionale». Zazzera approva il Cis, Codice identificativo della struttura introdotto dalla Regione Puglia dal 1 luglio, per censire le strutture ricettive non alberghiere. «Aiuterà a far emergere l'illegalità».
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Alberto Lupini
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