Per fare il salto da lockdown a re-start bisogna avere idee chiare e saper progettare una strategia d'azione lungimirante individuando i propri punti chiave che faranno la differenza nel momento di re-start. Cosa e come fare per ripartire? Domanda doverosa e difficile; tra vari decreti e mancanza di chiarezza, individuare la strada giusta non è semplice. Il primo passo però è fare il punto della situazione e verificare gli aspetti fondamentali dell’attività, necessari per continuare a operare in sicurezza in questo periodo di emergenza, ma anche per orientarsi a prendere le giuste decisioni per riaprire le attività nel rispetto dei requisiti di legge.
La prima cosa da fare, ancora prima di pensare alla riapertura, è l’analisi dell’attività in base a punti di forza e di debolezza, minacce e opportunità. Questi gli elementi da considerare:
• verifica delle idoneità delle autorizzazioni commerciali necessarie per svolgere l’attività;
• verifica dello stato e dell’applicazione degli standard di igiene e sicurezza per la prevenzione da contaminazioni e contagi sul luogo di lavoro e nei confronti dell’utenza;
• applicazione delle prescrizioni normative in merito alla sicurezza degli alimenti e agli obblighi in merito alla comunicazione ai consumatori;
• individuazione dei punti critici e della definizione delle attività e delle azioni necessarie alla loro risoluzione;
• riprogettazione del modello di business.
Gestire in modo sicuro le attività produttive
Le buone prassi igieniche, il controllo della scadenza dei prodotti, l’igiene ambientale e la sanificazione delle attrezzature e delle superfici con disinfettanti idonei (a base di alcol etilico o miscele di alcol isopropilico e n-propilico) o con tecnologie fisiche (vapore saturo umido, biossidanti) rappresentano le misure efficaci per garantire la salubrità di ambientale e alimentare in fase di chiusura e di riapertura delle attività. È consigliabile che gli ambienti di lavoro e di servizio siano trattati anche con tecnologie fisiche che producono biossidanti (radicali ossidrile, perossido di idrogeno, ozono) in grado di purificare e disinfettare l’aria e tutti gli oggetti presenti in un determinato ambiente.
Quando si chiude l’attività
1. allontanare qualsiasi tipo di rifiuto e imballo presente, pulire e disinfettare i bidoni dei rifiuti;
2. trattare i locali e le aree esterne con trappole e prodotti disinfestanti contro insetti e roditori;
3. pulire e disinfettare tutti i servizi igienici;
4. svuotare e disinfettare gli armadietti spogliatoio del personale;
5. eliminare i prodotti deperibili sfusi contenuti nelle celle/frigoriferi;
6. controllare l’integrità e la durata dei prodotti non deperibili in magazzino;
7. pulire e disinfettare tutte le attrezzature, superfici, accessori di lavoro e coprirli con teli in materiale plastico per alimenti;
8. mantenere in funzione le celle/frigoriferi/freezer che contengono prodotti imballati all’origine;
9. spegnere le apparecchiature che non servono e tenere socchiuse le porte di celle/frigoriferi;
10. chiudere l’acqua e staccare dal quadro generale gli interruttori delle linee non necessarie.
Quando si riapre l’attività
1. attivare le utenze;
2. ispezionare tutte le aree interne ed esterne;
3. controllare la funzionalità e la pulizia delle attrezzature;
4. controllare lo stato dei prodotti deperibili a temperatura controllata e di quelli non deperibili in magazzino;
5. per precauzione, ripetere le operazioni di pulizia, disinfezione, disinfestazione effettuate all’atto della chiusura.
Gestire in modo efficace le attività di sanificazione
I batteri sono microrganismi unicellulari visibili al microscopio ottico (0,3-1,5µ) dotati di parete e membrana cellulare e sono in grado di riprodursi autonomamente nell'ambiente, negli alimenti e nell’organismo umano. I virus sono microrganismi parassiti acellulari visibili al microscopio elettronico (10-300 volte più piccoli dei batteri) che si moltiplicano solo nelle cellule viventi di uomini, animali e piante, ma anche dentro virus e batteri. Possono resistere per alcune settimane a temperature di refrigerazione sino a +4°C o di congelamento/surgelazione tra -12°C/-18°C, ma sono vulnerabili a temperatura > 65°C e vulnerabili in un ambiente acido a pH < 5,5. Batteri e virus, ma anche spore e muffe, sono distrutti al 99% da particolari disinfettanti (Pmc) ad ampio spettro e da biossidanti fisici prodotti da speciali apparecchiature a partire da vapore acqueo e ossigeno presenti nell’aria confinata.
Trattamento attrezzature e superfici di contatto alimentare
• rimozione dei residui visibili (carta, pennello, aspiratore)
• detergenza e risciacquo veloce
• disinfezione e risciacquo accurato
• asciugatura (panno monouso o lavabile in lavatrice a 80°C, aria compressa)
• protezione delle parti esposte delle attrezzature (teli in polietilene)
Disinfettanti ad ampio spettro (Pmc) efficaci contro batteri, muffe, spore, virus
a) alcol etilico o n-isopropilico > 70%
b) perossidi (acqua ossigenata, acido peracetico)
c) clorossidanti elettrolitici
d) biguanidi in ambiente alcolico
e) benzalconio cloruro in ambiente alcolico
f) triammine (polialchilammine)
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Prof. Dott. Massimo Artorige Giubilesi
Food Safety, Environmental Hygiene & Management Corporate Expert
Founder & CEO Giubilesi & Associati srl
Chairman FCSI Italian Unit (Foodservice Consultants Society International)
Massimo Artortige Giubilesi
Tecnologo Alimentare, Esperto di sicurezza alimentare, igiene ambientale e controllo dei processi, Fondatore e Presidente di Giubilesi & Associati, società di consulenza, formazione, servizi specialistici in ambito tecnico-scientifico, legislativo e gestionale per Enti e Imprese che operano nella filiera alimentare, nell’industria dell’ospitalità e del benessere e nei servizi alle collettività.
Si occupa di consulenza e formazione in materia di sicurezza alimentare, tecnologie di produzione e sanificazione, prevenzione dei reati alimentari e tutela della salute dei lavoratori e dei consumatori, gestione degli stati di crisi e di allerta, relazioni esterne con la Pubblica Amministrazione e l’Autorità Competente. È stato nominato Food Safety Specialist Advisor per EXPO2015, è Presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Lombardia e Liguria, Presidente di FCSI Italian Unit (Foodservice Consultants Society International), Docente a contratto presso Università, Fondazioni e Scuole di Alta formazione, Direttore Scientifico ed Esperto di Sicurezza Alimentare per prestigiose riviste del settore industria, ristorazione, ospitalità. È componente dle comitato scientifico di Italia a Tavola.
Per informazioni: www.giubilesiassociati.com
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Alberto Lupini
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