La promozione vincente di un territorio: Oltrepò, dopo il Giro la Mille Miglia?
Dopo il successo del Giro d'Italia lo scorso maggio, si punta alla storica Mille e Miglia. Ci sta lavorando il Comitato Eventi Sportivi Oltrepò e, probabilmente, vedrà coinvolti i centri di Stradella e di Pavia
L’istituto Santachiara di Stradella (Pv) ha ospitato un pranzo di gala in cui si sono tirate le somme della riuscita operazione che ha portato in Oltrepò Pavese, lo scorso maggio, il Giro d’Italia. Un percorso di promozione del territorio che continuerà, si spera, anche nel 2022 con un altro evento di richiamo internazionale come la Mille e Miglia. Ci sta lavorando il Comitato Eventi Sportivi Oltrepò e, probabilmente, vedrà coinvolti i centri di Stradella e di Pavia.
Dal Giro alla Mille Miglia?
A sottolineare l’importanza di un percorso condiviso di valorizzazione del territorio è stato il sottosegretario all’agricoltura, il senatore Gian Marco Centinaio che ha commentato: «L’Oltrepò deve riuscire a far percepire le sue grandi potenzialità anche attraverso operazioni condivise tra i territori. Deve essere più ostinato e caparbio nel saper sfruttare operazioni come quella del Giro d’Italia che ha visto milioni di spettatori, in tv e sul tracciato, catalizzati sul territorio. L’enogastronomia deve essere assolutamente il traino dell’intera provincia capace di essere con l’Oltrepò tra le tre aree più vocate a Pinot Nero a livello internazionale e con la Lomellina la prima provincia risicola europea. È in questo contesto che dobbiamo muoverci per garantire al territorio nuove opportunità di sviluppo e di crescita».
A fare gli onori di casa è stato Andrea Frustagli, assessore allo sport del Comune di Stradella, trascinatore di un territorio che aveva necessariamente bisogno di una svolta. «Siamo contenti di come l’Oltrepò abbia abbracciato la proposta del Giro d’Italia e di come i Comuni abbiano seguito l’idea di Stradella, comune capofila e del Comitato Eventi Sportivi Oltrepò Pavese. È la dimostrazione di come fare squadra significa portare risultati immediati e diretti». Anche Gilda Fugazza, presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, tra i grandi protagonisti dell’impresa Giro d’Italia, ha sottolineato il valore del territorio: «Abbiamo a disposizione una grande ed importante realtà vitivinicola che deve essere valorizzata appieno con operazioni che possano portare benefici all’Oltrepò. Su questa strada si muove e si muoverà il Consorzio».
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Ha portato il suo saluto anche il presidente del Comitato Eventi Sportivi Oltrepò Pavese, l’ex campione di ciclismo Emanuele Bombini: «Il Giro d’Italia in Oltrepò è stata un’impresa mastodontica ma, tirate le somme, bisogna dire che la fatica è stata ricambiata da una visibilità senza precedenti. Ora stiamo lavorando ad un’altra grande manifestazione».
Bombini non si sbilancia, ma in sala si vociferava già che l’evento potrebbe essere la Mille Miglia, la più spettacolare e storica manifestazione di auto d’epoca. Ospite anche il consigliere regionale Roberto Mura ed il sindaco di Canneto Pavese, Francesca Panizzari oltre ad esponenti del mondo di Confagricoltura Pavia, tra gli sponsor della manifestazione rosa in Oltrepò. In ambito enogastronomico erano presenti il direttore del Club del Buttafuoco Storico, Armando Colombi ed il presidente della Confraternita del Risotto, Pietro Bolognesi ed il suo vice, Giuseppe Marchini.
In tavola i piatti della tradizione
Per l’occasione il ristorante didattico dell’istituto Santachiara di Stradella ho ospitato un pranzo che ha visto la partecipazione in cucina degli alunni del corso di operatore della ristorazione. A guidarli tra i fornelli è stato lo chef e professore, Silvano Vanzulli, mentre i ragazzi in sala sono stati formati dalla professoressa Marina Riccardi. Stefania Fecchia, direttore dell’istituto oltrepadano, vera eccellenza scolastica del territorio, ha sottolineato come per gli studenti la partecipazione diretta ad eventi come quello del Giro d’Italia, in cui sono stati impegnati nella preparazione di risotti della tradizione, abbia rappresentato un vero e proprio banco di prova. Per l’occasione la giovane brigata dell’istituto Santachiara ha preparato uno sformatino di Raspadura con salsa di fughi porcini secchi. A seguire è stato servito un ottimo Riso Carnaroli Pavese mantecato con zucca Bertina, fagioli e crumble di cotechino e come secondo portata un petto di faraona farcita alle castagne e pere al Buttafuoco. In accostamento ai piatti l’intenso riesling Essenza della cantina Francesco Maggi di Canneto Pavese; poi il profumato Pinot Nero cruasè Oltrenero di Zenevredo ed infine il corposo ed equilibrato I Vignaioli del Buttafuoco Storico 2015, selezione firmata dall’enologo Emilio Defilippi.
Per finire la torta “Oltrepò in giro” a siglare il successo dell’evento del maggio scorso accompagnata dal Sangue di Giuda della cantina Giorgi Wines.
La storia del risotto
A margine del pranzo il giornalista Paolo Calvi ha presentato “RisOttimo”, un libro tutto dedicato alla storia del risotto, tipico piatto padano che ha come appendice un ricettario realizzato grazie in collaborazione di chef blasonati del territorio che hanno “regalato” alcune loro preziose ricette. Il sommelier Ais Carlo Aguzzi ha accostato i risotti ai vini, espressione di circa cinquanta cantina oltrepadane.
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Alberto Lupini