Primo pranzo dei ristoranti trentini. Ma freddo e pioggia preoccupano
La provincia autonoma di Trento ha anticipato tutti concedendo ai locali di aprire, solo all'aperto e solo fino alle 18. Soddisfazione per il gesto, ma il freddo e le piogge limitano la mole di lavoro
19 aprile 2021 | 15:37
di Giuseppe Casagrande
La Provincia autonoma di Trento si avvale infatti di una legge del 13 maggio scorso con particolare riferimento al passaggio che recita testualmente: «Per consentire la ripresa delle attività economiche, incrementando nel contempo la sicurezza di operatori e clienti, la Giunta provinciale può dettare prescrizioni di carattere organizzativo e sanitario anche ulteriori rispetto a quelle individuate nell'ambito dei protocolli condivisi di regolamentazione sottoscritti tra il Governo o i ministeri e le parti sociali. Queste prescrizioni non possono derogare ai principi e alle linee generali dei suddetti accordi e sono adottate, previa valutazione dell'evoluzione dell'epidemia sul territorio, sentite le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, anche per consentire la riapertura di determinate attività in modo anticipato rispetto a quanto previsto dalla disciplina statale».
«Mi rendo conto - ha aggiunto il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti - che questa apertura dimezzata non è sufficiente per queste categorie così duramente colpite dal lockdown. Speriamo di poter riaprire quanto prima anche la sera, ma intanto usciamo dal buio».
Le reazioni dei ristoratori
«C'è una gran voglia di ricominciare - hanno dichiarato in coro baristi e ristoratori - ringraziamo il presidente Fugatti, ma chiediamo uno scatto ulteriore: di anticipare le decisioni del governo centrale e di poter riaprire anche la sera. Il presidente dei ristoratori trentini e vicepresidente della Confcommercio Marco Fontanari chiede ad esempio di aprire anche gli spazi interni nelle località di montagna, oggi penalizzate anche dall'andamento climatico».Preoccupato per il clima è anche il presidente della Confesercenti del Trentino, Massimiliano Peterlana, patron dello storico Ristorante "Due Spade" di Trento. «Le previsioni parlano di un fine aprile piovoso e sarà così anche inizio maggio - dice - cosa faccio se comincia a piovere mentre i miei clienti stanno mangiando? E cosa dico a chi deve pranzare all'aperto e si lamenta di chi con il buono pasto può pranzare all'interno? Penso, pur senza essere un virologo, che anche clienti convenzionati siano a rischio contagio e possono contagiare gli altri. O no? Stamattina in città c'erano 6 gradi, a mezzogiorno 12. Per un caffè puoi stare anche fuori, ma per pranzare no. Speriamo vivamente che a maggio si possano sfruttare gli spazi interni, altrimenti sarà dura. Il plateatico che il Comune ci ha messo a disposizione non basta».
Il primo giorno di apertura è stato accolto con favore da Francesco Antoniolli (Trattoria Al Vo'): «E' un primo timido segnale di speranza». Bicchiere mezzo pieno per Nicola Malossini titolare della storica Birreria Forst in centro città e del fast food Niky's in Clarina: «Ora dobbiamo scordarci certi numeri del passato». Soddisfatto a metà il presidente emerito dei ristoratori trentini Danilo Moresco (ristorante "Da Pino", San Michele all'Adige), re del catering. «Io sono fortunato poichè dispongo, riscaldato, di un dehors da 50 posti distanziati e di una terrazza da 20 posti. Pasqua purtroppo l'abbiamo persa e così pure le serate a tema con gli asparagi bianchi di Zambana. Speriamo nell'estate e nel clima favorevole. Insomma, che il buon Dio ce la mandi buona».
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini