Il primo compleanno di Mosso: un'esperienza inclusiva e poliedrica
Un luogo in cui convivono ristorante, pizzeria, bar, inserimenti lavorativi, progetti di formazione, musica, cultura, pratiche di riuso e partecipazione e laboratori inclusivi. Un progetto sociale in continua evoluzione
Giro di boa per Mosso, che ha compiuto e festeggiato il primo anno di vita. Mosso a Milano è un’intrapresa sociale, un luogo in cui convivono ristorante, pizzeria, bar, inserimenti lavorativi, progetti di formazione, musica, cultura, pratiche di riuso e partecipazione e laboratori inclusivi. È stato co-progettato dal Comune, da Fondazione Cariplo e da un partenariato di cooperative sociali e associazioni con capofila La Fabbrica di Olinda. Un’esperienza rivolta alla comunità, dove ogni attività alimenta l’altra.
Mosso a Milano: fare concretamente innovazione sociale
Le celebrazioni del compleanno sono state inaugurate da un incontro, moderato dalla conduttrice radiofonica Sara Zambotti, a cui hanno preso parte la vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone, Sandro Balducci del Politecnico di Milano e il presidente di La Fabbrica di Olinda Thomas Emmenegger.
«È importante poter raccontare una storia che parte da radici di cultura come città accogliente e sociale - ha spiegato Thomas Emmenegger - Qui negli anni ’30 venivano accolti i bambini, fragili, affetti da tubercolosi. Non siamo quindi partiti da zero. La storia si vede ed è ripensata in funzione dell’accoglienza. Dobbiamo allargare l’idea del noi e fare concretamente innovazione sociale. La sfida è questa. Mosso è un progetto sociale in continua evoluzione». «Un luogo di tanti, un luogo di tutti - ha sottolineato Anna Scavuzzo - Un luogo di Milano, una realtà che dà suggerimenti».
Mosso a Milano: arte, concerti e cene
Nel primo anno di attività, Mosso ha offerto una varietà di proposte culturali e di intrattenimento dedicate alle arti performative che hanno accompagnato il pubblico durante aperitivi, cene e serate. Nella sala concerti, inaugurata lo scorso ottobre, sono state realizzate 500 iniziative che hanno coinvolto oltre 13mila persone. Ciò è stato possibile anche grazie alla collaborazione con una cinquantina di associazioni del quartiere e al coinvolgimento di 1.600 artisti, di cui il 70% under 35. È importante sottolineare che più del 90% di queste iniziative è stato ad accesso libero. Per Mosso la cultura deve essere aperta e inclusiva.
In primavera, in collaborazione con l’associazione ConservaMi, è stata inaugurata l’Attrezzeria, un luogo in cui trovare spazi adatti, attrezzature e tutor a disposizione del cittadino. Un servizio nato per ridurre la produzione di rifiuti attraverso attività di recupero e di riparazione ma anche per promuovere attività di scambio, occasioni di relazione e intersezione culturale e intergenerazionale.
Mosso a Milano: istituito il portierato di quartiere
Di rilievo anche l’apertura di un portierato di quartiere, un servizio dedicato a promuovere l’attività di rete tra associazioni e singoli cittadini che si occupa di ascoltare le persone del quartiere e di fornire risposte adeguate alle esigenze del singolo. Grazie al lavoro di rete del portierato sono stati aperti quattro sportelli, ognuno dedicato a un tema specifico come migrazione, abitare, energia e mobilità sostenibile, offrendo ai cittadini un punto di riferimento per informazioni, chiarimenti e orientamento. Inoltre, è stato avviato un centro diurno per giovani provenienti da situazioni di fragilità familiare, offrendo loro un luogo sicuro e stimolante in cui trascorrere il tempo, ricevere il supporto necessario ed essere coinvolti in attività ludico-educative.
Non ultimo il ristorante-pizzeria Mosso, dove l’impegno è quello di proporre una filiera corta. La formula che è risultata vincente.
Mosso
Via Angelo Mosso 3 - 20127 Milano
Tel 342 6294082
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Alberto Lupini