Primi d'Italia, a Foligno il rilancio della ristorazione passa dalla pasta
L'evento tenutosi a fine settembre ha dato prova di saper coniugare sicurezza e approfondimenti fra talk, cooking show, Boutique della pasta e degustazioni. Spazio anche per un omaggio a Dante
Sicurezza, ripartenza e buon cibo. Dopo un anno di stop, il festival de “I Primi d’Italia” è tornato a Foligno dal 23 al 26 settembre per una 22° edizione ricca e gustosa. Ma soprattutto sicura. Da settimane, infatti, il presidente di Epta Confcommercio Umbria, Aldo Amoni e la sua squadra sono stati impegnati nell’allestimento di un evento capace di offrire un programma di altissima qualità e che si è svolto nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Anche per questo, come già accade per il settore della ristorazione, per l’accesso alle degustazioni e agli eventi del festival è stato obbligatorio il green pass, controllato all’ingresso delle varie location.
Edizione del rilancio fra tradizione e sicurezza
Abbiamo incontrato a fine festival Amoni: «Abbiamo mandato un segnale chiaro di rilancio dopo tanti mesi difficili. Quest’edizione è servita a gettare le basi per il futuro nel rispetto della tradizione e della sicurezza di tutti. Stiamo ricevendo tantissime telefonate da parte dei numerosi visitatori felici di essere tornati a Foligno per godersi la nostra manifestazione. Tutto questo è molto stimolante e l’organizzazione ha lavorato tantissimo per realizzare nuovi format, incontri e appuntamenti a tema pasta, benessere e salute. E poi, ovviamente, tutti a tavola nei Villaggi del Gusto che, come sempre, sono stati allestiti nelle Taverne della Quintana. È stato un festival sicuramente diverso, le degustazioni e gli appuntamenti sono stati infatti pensati per una partecipazione in linea con le necessità di sicurezza imposte dalle normative anti-Covid che l’organizzazione ha condiviso con le Istituzioni. Ma questo non ha impedito di vivere un’eccezionale esperienza di gusto e scoperta di sapori e produzioni».
Dalla Boutique della pasta ai cooking show, cibo e cucina protagonisti
La qualità della pasta artigianale italiana, con tanti piccoli e grandi pastifici d’eccellenza, è stata protagonista della Boutique della Pasta in piazza della Repubblica, mentre a Palazzo Trinci spazio a Cooking Show e Food Talk con un appuntamento speciale sabato 25 settembre con il panel “Verità e falsi miti sulla pasta” con esperti, nutrizionisti e produttori innovativi. Ci sono state le cene con gli chef stellati, Katia Maccari e Gianfranco Pascucci, e la cena speciale “Ispirazioni Gourmet: metti una sera a cena con chef Paolo Trippini”, ambasciatore del gusto e impegnato da anni nella valorizzazione delle biodiversità locali. Confermata la formula delle Food Experience: alla Taverna del Rione Ammanniti il pubblico ha partecipato a dimostrazioni di cucina interattiva con noti chef e personaggi d’eccezione. Sempre presenti I Primi Junior con una formula digitale coinvolgente.
Un omaggio a Dante
La rassegna si è aperta con un’anteprima che quest’anno, visti i 700 anni dalla morte di Dante e il forte legame con Foligno del Sommo Poeta, porterà in tavola le ricette della Divina Commedia. Mercoledì 22 settembre, infatti, si è svolta la “Cena Dantesca” con chef Shady che ha recuperato i piatti raccontati da Dante e li ha riportati in tavola ai giorni nostri dividendoli nei tre Canti.
Visitatori interessati ed esercenti contenti
Il Presidente ci ha poi affidati a Paolo Fornetti, responsabile dell’organizzazione e a Sara Sargentini, accoglienza e informazioni, che ci hanno fatto visitare Taverna per Taverna, location per location. Abbiamo respirato, con molto piacere, un’aria nuova, un pubblico attento, interessato e corretto. Dimostrando pazienza e consapevolezza di fronte alle lunghe file per entrare nei luoghi al chiuso. Contenti tutti gli esercenti, bar, ristoranti e negozianti del centro città che hanno vissuto di luce riflessa per i tre giorni del Festival. Che attira visitatori da tutto il centro Italia.
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Alberto Lupini