Questi professionisti nel loro campo sono esempi positivi dell'identità dell'offerta tutta italiana nell'accoglienza e delle garanzie date per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. Un momento di grande unione, durante il quale tutto il settore dell'enogastronomia e dell'accoglienza ha trovato i suoi rappresentanti fianco a fianco, entusiasti del traguardo conquistato grazie al sondaggio che quest'anno, seppur con una modalità nuova, è stato davvero capace di conquistare il gradimento e il coinvolgimento del pubblico online di Italia a Tavola. Nove settimane, tre turni, una modalità "calcistica", si può dire, attraverso la quale i vincitori hanno potuto raggiungere le vette delle rispettive categorie (sei in tutto) per essere poi protagonisti del dopo cena di gala, sul palco, nel contesto dell'11ª edizione del Premio Italia a Tavola. Main partner dell’evento: Confcommercio Toscana, Confindustria Alberghi, Fipe, Euro-Toques, Fic. Main sponsor: Grana Padano, MonteRossa, Ros. Con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana e con il patrocinio di Enit Agenzia Nazionale del Turismo. Ha partecipato alla premiazione anche
Luciano Artusi, uno dei maggiori esperti di storia fiorentina
La consegna dei riconoscimenti è avvenuta in seguito al convegno del pomeriggio, all'aperitivo e alla cena di gala come momento istituzionale - e di festa - che ha chiuso il cerchio della prima giornata di evento.
La prima a salire sul palcoscenico è stata
Silvia Baracchi, cuoca una stella Michelin del
Relais Il Falconiere a Cortona (Ar),
prima classificata nella categoria Cuochi con 31.924 preferenze di fronte a Massimo Bottura e Filippo La Mantia.
Anna Maria Tossani, Cesare Baldrighi, Alberto Lupini, Silvia Baracchi, Annie Féolde, Luciano Artusi
Emozionata Silvia Baracchi: «È stata una bella avventura stare insieme a tanti grandi chef italiani, e poi alla fine... li ho “sbaraccati” tutti! Sono la Baracchi, che dovevo fare?».
La cuoca e delegata Euro-Toques per la Toscana è stata premiata da
Cesare Baldrighi, presidente del
Consorzio Grana Padano, main sponsor dell'evento, con una confezione di 1/8 di Grana Padano Riserva. Silvia Baracchi ha ricevuto la targa dal direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini. La cuoca stellata oggi si dedica anima e corpo a Il Falconiere e alla sua scuola di cucina, dove trasmette e condivide con gli allievi la sua passione; inoltre detta anche le linee guida della cucina della Locanda del Molino e della Bottega Baracchi - un trittico di ristorazione alta e genuina, con qualche guizzo alternativo.
La Baracchi è stata anche protagonista ai fornelli, giocando in casa, per il light lunch organizzato la domenica. Suo il menu e di "sua" produzione uno dei vini serviti durante il pranzo, l'Ardito Igt Toscana Rosso.
Il
vincitore della categoria Pasticceri è stato
Vetulio Bondi, owner de
I Gelati del Bondi e presidente dei
Gelatieri artigiani fiorentini. Montato sul palco con la sua classica effervescenza, il professionista del gelato gourmet, fiero dei suoi 27.857 voti (dietro di lui il maestro Iginio Massari e Renato Ardovino), è stato premiato per l'occasione da
Camillo Pisano di
Olio Persiani, con una confezione regalo contenente quattro tipologie differenti di Olio Evo Persiani, e da Laura Miedico, responsabile commerciale di Italia a Tavola.
Anna Maria Tossani, Camillo Pisano, Laura Miedico, Alberto Lupini, Vetulio Bondi, Annie Féolde, Luciano Artusi e Enrico Derflingher
«Grazie a tutti gli amici e alle amiche che mi hanno dato il voto - ha detto Bondi - che mi hanno permesso di avverare questo sogno e di portare il gelato esattamente dove deve stare, nella sua categoria. Viva il gelato italiano e viva il Premio Italia a Tavola!».
La sua non è solo una conquista personale, ma una vittoria per il mondo del gelato, una realtà che rappresenta a suo modo la gastronomia e la tradizione italiane e che spicca così anche nell'ambito più ampio del settore pasticceria. Vetulio oggi non è solo I Gelati del Bondi, non è solo Gelatieri artigiani fiorentini, è anche autore del libro, edito nel 2016, "Il gelato (non) è uguale per tutti" e ideatore del talk show Unconventional Gelato.
Primo classificato nella categoria Pizzaioli con 22.293 preferenze, seguito sul podio da Gino Sorbillo e Renato Pancini, è il campano-toscano
Giovanni Santarpia. A premiarlo per il risultato ottenuto nel sondaggio IaT 2018,
Beatrice Menichetti in rappresentanza di
Conserve Italia con una pala da pizzaiolo firmata
Cirio. Gabriele Ancona, vicedirettore di Italia a Tavola ha consegnato la targa.
Gabriele Ancona, Beatrice Menichetti, Anna Maria Tossani, Giovanni Santarpia, Annie Féolde, Luciano Artusi e Enrico Derflingher
«Essere stato votato - ha spiegato - è una bella soddisfazione, è un’emozione, ed è stato un piacere partecipare al Premio Italia a Tavola».
Un pizzaiolo fuori dagli schemi, di grande talento, capace di svolgere il suo mestiere non da lavoratore, ma da artista. Lui stesso lo dice: come un pittore «anche io parto da una tela bianca. Ed è una tela fatta di farina!». Tra i fondatori dell'associazione Pizza & Peace, promuove i valori della creatività, della condivisione, della diversità e dello studio.
Secondo personaggio più votato nel terzo turno del sondaggio,
Antonello Magistà ha trionfato nella categoria Sala e hotel davanti a Irina Mihailenko e Alessandro Scorsone. Il titolare e sommelier del
Pashà di Conversano (ristorante stella Michelin con in cucina la neo associata Euro-Toques Maria Cicorella) è primo sul podio con la bellezza di 35.848 preferenze.
Antonello Magistà, Aldo Cursano, Anna Maria Tossani, Alberto Lupini, Annie Féolde, Luciano Artusi ed Enrico Derflingher
Fiero sul palco, è stato premiato con una magnum di Akros Valcalepio Rosso Riserva Doc 2013 dal
Consorzio Valcalepio. A consegnare la magnum il direttore di Italia a Tavola
Alberto Lupini in rappresentanza del Consorzio.
Un'altra soddisfazione per Magistà, un altro trofeo da aggiungere alla sua lunga carriera: la nascita del Pashà, la mamma Maria che ne diviene la chef, la stella Michelin nel 2014, il trasferimento nella nuova sede e ora la vittoria al sondaggio. Festeggia non solo come titolare ma anche come delegato Puglia per l'associazione
Noi di Sala, nell'attesa, in futuro, di veder realizzato il suo sogno pià grande: vedere le sue figlie appassionarsi e dare il giusto valore all'attività e, magari un giorno, continuarla.
«Sono risultato il numero 1 - ha ammesso - ma non sono “il più bravo”, perché ci sono tanti colleghi-amici assolutamente degni di nota. Questo bellissimo concorso l’ho sempre preso come un gioco, ma l’ho fatto con passione, con ironia e soprattutto con un obiettivo: per me da sempre qualsiasi occasione faccia parlare di sala, di sommellerie, è una grande occasione per avvicinare i ragazzi, per dare entusiasmo».
Antonello Magistà è stato anche tra i relatori della tavola rotonda della domenica, moderata da Anna Scafuri (Tg1) con tema "Sicurezza, una marcia in più per la ristorazione e l'ospitalità".
Il
barman dell'anno, con 24.626 preferenze, davanti all'esperto di formazione e consulenza nel settore bar Emilio Sabbatini e al barman del Mag Cafè di Milano Flavio Angiolillo, è
Alex Siliberto. A premiarlo, con una magnum di Franciacorta Coupé Brut Nature il main sponsor
MonteRossa nella persona del titolare della cantina
Emanuele Rabotti.
Anna Maria Tossani, Alberto Lupini, Emanuele Rabotti, Annie Féolde, Alex Siliberto, Luciano Artusi e Enrico Derflingher
«Ringrazio tutti - ha detto Siliberto - sono felicissimo, grazie a tutti e grazie a Italia a Tavola!».
Alex Siliberto ad oggi è tra i volti del Dì Wine Aperitif Made in Florence nonché socio Abi Professional. Ha iniziato il suo mestiere di barman vent'anni fa e, superata l'ansia del primo giorno dietro al bancone, ha sempre cercato di distinguersi e di imparare con umiltà e passione.
Siliberto si è anche dilettato nella preparazione del cocktail Florence Dì Wine in occasione della cena di gala del Premio Italia a Tavola ad Artimino.
A chiudere, il personaggio più votato del terzo turno ma in generale di tutti i sondaggi di Italia a Tavola, fin dalla sua prima edizione, il conduttore di Mela Verde su Rai 1 e di Decanter su Radio 2,
Federico Quaranta, con
37.299 voti nella categoria Opinion leader; dietro di lui nel sondaggio Alessandro Borghese e Benedetta Rossi.
Anna Maria Tossani, Antonella Giupponi, Federico Quaranta, Alberto Lupini, Andrea Lupini
Come omaggio per il risultato ottenuto una speciale Sabre à Champagne, simbolo della classica sciabolata, donata a Federico Quaranta da
Antonella Giupponi per
Ros Forniture Alberghiere, main sponsor dell'evento.
Andrea Lupini, direttore commerciale di Italia a Tavola ha consegnato la targa.
Quaranta, oltre ad essere un volto televisivo arcinoto grazie alla conduzione del programma Linea Verde, è anche il "Fede" che in coppia con "Tinto" (Nicola Prudente) che tra i primi ha iniziato a comunicare il mondo del vino e del cibo a livello nazionale. «Prima di noi ci si rivolgeva sempre a pochissimi appassionati, noi siamo entrati come il cavallo di Troia e abbiamo aperto le porte della "città" al grande pubblico».
È stato lui il moderatore della tavola rotonda svoltasi sabato 30 marzo con tema
"Identità dell'enogastronomia e dell'accoglienza - il vero volano del turismo".
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