Per far ripartire il turismo serve uno spirito imprenditoriale
Verso l'estero è ipotizzabile una vera e massiccia campagna promozionale facendo perno su ambasciate, consolati, Ice ed Enit e abbandonando spocchiose campagne campanilistiche
06 aprile 2021 | 10:07
di Renato Andreolassi
La svolta del 20 aprile
Uscirne è l'imperativo d'obbligo, con la massima prudenza. Domani riprendono le scuole in presenza fino alla prima media, a metà settimana la cabina di regia stabilirà se dal 20 in poi potranno ripartire molte attività. Certo, per il secondo anno consecutivo, quel che hanno perso nella stagione invernale e nelle festività pasquali ristoratori e operatori del mondo turistico è difficilmente quantificabile e non saranno certo i ristori a ricompensare settori che sono tutt'ora in ginocchio.Per il turismo serve una visione da imprenditore
Serve, soprattutto a livello centrale. da parte del neo ministro Massimo Garavaglia una nuova politica, guardando alla ripresa con spirito imprenditoriale e non solo assistenziale.Verso l'estero, ad esempio, è ipotizzabile una vera e massiccia campagna promozionale facendo perno su ambasciate, consolati, Ice ed Enit.
Unitariamente, abbandonando spocchiose campagne campanilistiche. Non solo spot e cartoline illustrate, è indispensabile lavorare tutti nella stessa direzione, anche perché fra due mesi arriva l'estate.
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Alberto Lupini