Peck al passo coi tempi A City Life porta la tradizione milanese
Peck a Milano rappresenta un patrimonio culturale dal 1883 e in una metropoli in costante evoluzione non può interpretare un ruolo statico. Così la famiglia Marzotto, che controlla il premium brand, ha cavalcato l’onda
13 dicembre 2018 | 16:27
di Gabriele Ancona
Il locale si sviluppa su 300 metri quadri e oltre alla gastronomia d’alta gamma “di quartiere” si propone nelle declinazioni di ristorante, enoteca e cocktail bar. Il ristorante conta 50 coperti, di cui 12 con i tavolini incollati alle vetrine espositive della gastronomia e ripiegabili a fine servizio. Un formula definita “pic nic chic”, che ricorda quei tavoli per pochi immersi nelle cucine di alcuni ristoranti top. La carta propone grandi classici come risotto giallo, ossobuco, cotoletta di vitello, lesso, cassoeula, ma anche ricette come merluzzo, zucchine e vongole e tonno rosso del Mediterraneo alla piastra con insalata di cannellini e cipolla rossa.
Gli antipasti rappresentano al meglio la filosofia della gastronomia Peck: insalata russa, paté, gamberi in salsa cocktail, storione, mondeghili, vitello tonnato, formaggi e salumi che hanno fatto storia nello storico negozio di via Spadari. Circa 200 le etichette presenti in enoteca, con alle spalle le altre 3mila del Peck casa madre disponibili su ordinazione. Due i sommelier che presidiano quest’area mentre il cocktail bar è sotto la giurisdizione del capo barman Riccardo Bratto, coadiuvato da altri due professionisti. Più di 150 le bottiglie dietro il bancone decorato da piastrelle dipinte a mano con un disegno ricavato da una fotografia storica del Peck anni ’50.
La drink list, oltre a tutti i classici, prevede una decina di cocktail di ricerca come Il Dandi: Taketsuru pure malt, legno d’acero, Campari, zafferano, Barolo Chinato, Sangue Morlacco. Una carta completa che conta anche 14 gin, 25 whisky, diversi rum, vodke, Armagnac, mezcal.
Tiziano Vudafieri e Leone Marzotto
Peck CityLife, aperto sette giorni su sette dalle 9.00 alle 23.00 (domenica alle 21.00), impiega 25 persone, di cui 5 “veterani”. Un concept capace di esprimere i tratti fondamentali dell’identità storica di Peck ha definito il design degli interni. Un progetto senza tempo ma fortemente contemporaneo firmato da Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri. Un omaggio a quella Milano che esprime da sempre eleganza ed essenzialità. L’obiettivo è stato quello di realizzare un ambiente ricco di elementi simbolici per ricucire l’identità storica di Peck con la sua dimensione più contemporanea e moderna. Un ponte tra la tradizione dell’alta gastronomia e la nuova città. «Milano è Peck e la nuova Milano è il nuovo Peck», ha puntualizzato Tiziano Vudafieri.
Per informazioni: www.peck.it
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