Green pass: Usa e Giappone guardano al modello europeo
L'amministrazione Biden e il Paese del Sol Levante, come già sta facendo l'Ue, lavorano alla messa a punto di un passaporto vaccinale. Sarà gratuito e disponibile in formato digitale attraverso un app per il cellulare
29 marzo 2021 | 09:04
L'amministrazione Biden copia l'Europa e si muove per la messa a punto di un passaporto vaccinale che consenta agli americani di dimostrare che sono stati vaccinati. Una mossa che permetterebbe ai cittadini Usa di tornare a viaggiare non solo. A riportare la notizia è il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali il passaporto sarà gratuito e disponibile sotto forma di app per il cellulare.
Usa, serve uno standard comune
L'app, messa a punto con l'aiuto di alcune aziende private, offrirà agli utilizzatori la possibilità di certificare il proprio stato di salute tramite un semplice codice a barre facilmente scannerizzabile. Chi non ha uno smartphone potrà invece stampare il documento e presentarlo in forma cartacea. L'obiettivo prioritario, in linea con i piani europei presentati il 17 marzo e discussi dai vari capi di stato e di governo dei Paesi membri il 25, è quello di accelerare il ritorno alla normalità in vista della stagione estiva. In secondo luogo, il governo a stelle e strisce punta così ad armonizzare le tante fughe in avanti di società privato attive nel settore dei trasporti o dello sport che già hanno reso noto che apriranno le porte solo a chi dimostrerà di essere negativo o vaccinato.
Giappone, attenzione ai non residenti
Nel frattempo, anche il Giappone si appresta a introdurre un certificato digitale per i cittadini vaccinati. In questo modo, il Paese del Sol Levante spera di poter rimettere in moto il comparto turistico. Come riportato dal quotidiano Nikkei, anche in questo caso il certificato o sarà conforme agli standard internazionali e potrà essere scaricato tramite un app sul cellulare, e facilmente accessibile per i controlli ai check in degli imbarchi aerei e nel settore alberghiero. La app, secondo il giornale, si rivolge inoltre alla comunità straniera in Giappone, facilitando i ritorno dei residenti nei rispettivi Paesi e l'adeguamento alle procedure per fronteggiare l'emergenza sanitaria.
Europa, la data X è il 15 giugno
In Europa, infine, la data prevista per l'entrata in vigore del green pass è stata fissata per il 15 giugno. Ad annunciarlo è stato il capo della task force Ue per i vaccini Thierry Breton. In questi giorni, infatti, sta procedendo spedito il tentativo di uniformare le procedure affinché siano implementate da più Paesi possibile in vista della ripresa del traffico internazionale. Sul tavolo, la questione della privacy (con la possibilità data alle autorità di accedere ai dati del green pass, ma non conservarli centralmente) e delle possibili discrimazioni (che vanno dal tipo di vaccino somministrato alla tutela della libertà di circolazione).
Tema, quest'ultimo, su cui si è espresso anche il sottosegretario con la delega agli Affari Ue, Enzo Amendola: «Il certificato non sarà discriminatorio. Al suo interno, non sarà indicato solo il vaccino, ma anche il tampone. Dobbiamo mettere insieme 27 banche dati di diversi Paesi». L'obiettivo, di quello che non vuole essere un passaporto, è far sì che riprenda la libera circolazione delle persone, alla base dei flussi turistici estivi.
Usa, serve uno standard comune
L'app, messa a punto con l'aiuto di alcune aziende private, offrirà agli utilizzatori la possibilità di certificare il proprio stato di salute tramite un semplice codice a barre facilmente scannerizzabile. Chi non ha uno smartphone potrà invece stampare il documento e presentarlo in forma cartacea. L'obiettivo prioritario, in linea con i piani europei presentati il 17 marzo e discussi dai vari capi di stato e di governo dei Paesi membri il 25, è quello di accelerare il ritorno alla normalità in vista della stagione estiva. In secondo luogo, il governo a stelle e strisce punta così ad armonizzare le tante fughe in avanti di società privato attive nel settore dei trasporti o dello sport che già hanno reso noto che apriranno le porte solo a chi dimostrerà di essere negativo o vaccinato.
Giappone, attenzione ai non residenti
Nel frattempo, anche il Giappone si appresta a introdurre un certificato digitale per i cittadini vaccinati. In questo modo, il Paese del Sol Levante spera di poter rimettere in moto il comparto turistico. Come riportato dal quotidiano Nikkei, anche in questo caso il certificato o sarà conforme agli standard internazionali e potrà essere scaricato tramite un app sul cellulare, e facilmente accessibile per i controlli ai check in degli imbarchi aerei e nel settore alberghiero. La app, secondo il giornale, si rivolge inoltre alla comunità straniera in Giappone, facilitando i ritorno dei residenti nei rispettivi Paesi e l'adeguamento alle procedure per fronteggiare l'emergenza sanitaria.
Europa, la data X è il 15 giugno
In Europa, infine, la data prevista per l'entrata in vigore del green pass è stata fissata per il 15 giugno. Ad annunciarlo è stato il capo della task force Ue per i vaccini Thierry Breton. In questi giorni, infatti, sta procedendo spedito il tentativo di uniformare le procedure affinché siano implementate da più Paesi possibile in vista della ripresa del traffico internazionale. Sul tavolo, la questione della privacy (con la possibilità data alle autorità di accedere ai dati del green pass, ma non conservarli centralmente) e delle possibili discrimazioni (che vanno dal tipo di vaccino somministrato alla tutela della libertà di circolazione).
Tema, quest'ultimo, su cui si è espresso anche il sottosegretario con la delega agli Affari Ue, Enzo Amendola: «Il certificato non sarà discriminatorio. Al suo interno, non sarà indicato solo il vaccino, ma anche il tampone. Dobbiamo mettere insieme 27 banche dati di diversi Paesi». L'obiettivo, di quello che non vuole essere un passaporto, è far sì che riprenda la libera circolazione delle persone, alla base dei flussi turistici estivi.
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