L'Italia è da sempre una delle destinazioni turistiche più ambite al mondo. Ma con la crescita esponenziale del turismo, il Paese si trova a fare i conti con un fenomeno sempre più pressante: l'overtourism, che ha portato con sé una serie di problemi che, se non affrontati con strategie adeguate, rischiano di compromettere sia l'integrità dei luoghi stessi sia la qualità della vita dei residenti.
Overtourism in Italia: la situazione attuale
Nella settimana di Ferragosto, tradizionalmente dedicata alle ferie per milioni di italiani, l'overtourism raggiunge il suo picco massimo. Infatti, molte delle principali destinazioni turistiche italiane vengono letteralmente invase da folle di visitatori - sia italiani, appunto, che stranieri. Da Venezia a Firenze, passando per le spiagge della Sardegna e le montagne delle Dolomiti, il problema è comune: milioni di visitatori concentrati in pochi luoghi, sempre gli stessi.
Un'affluenza massiccia crea una serie di disagi che vanno dall'aumento dei prezzi nei ristoranti, hotel e b&b, alle interminabili attese per accedere ai musei, ai traghetti, e persino alle spiagge. La montagna, considerata un rifugio tranquillo per molti, non è immune a questo fenomeno; su certi passi dolomitici (in particolare alle Tre Cime di Lavaredo), la presenza di turisti è talmente elevata che si ha l'impressione di essere più in autostrada che in mezzo alla natura.
Santanchè: «Questo non è overtourism, è voglia d'Italia»
In risposta alle crescenti preoccupazioni, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha espresso una visione ottimistica della situazione. Secondo il suo pensiero, infatti, l'afflusso di turisti non dovrebbe essere considerato un problema, bensì un segno del forte interesse che il mondo nutre per l'Italia. «Questo non è overtourism, ma voglia di Italia e il comparto è traino del Pil - ha dichiarato la Santanchè nel commentare i dati Fipe-Confcommercio. E, con quasi 12 miliardi di euro spesi per i pasti fuori casa, l'enogastronomia è un driver identitario del nostro turismo».
Ma nonostante il contributo positivo all'economia, l'overtourism rimane una sfida che richiede interventi mirati. Non si tratta solo di gestire un afflusso elevato di persone, ma di preservare l'identità e l'autenticità dei luoghi, garantendo al contempo una qualità di vita accettabile per i residenti.
Le città più colpite dall'overtourism in Italia
L'overtourism non colpisce in modo uniforme tutte le destinazioni italiane; alcune città e regioni, infatti, risultano particolarmente vulnerabili. Tra queste spiccano Venezia, Firenze e Roma, come riportato da Demoskopika su dati Istat. In particolare, la città lagunare presenta un rapporto di 73,8 turisti per abitante, nonostante i vari tentativi di limitare l'afflusso turistico, come l'introduzione di una tassa d'ingresso di cinque euro per i visitatori giornalieri (una misura che ha avuto un impatto minimo).
Firenze, per affrontare il problema, sta valutando il contingentamento degli affitti brevi nella speranza di ridurre la pressione sul centro storico. Nelle località costiere come Amalfi e Capri, le autorità locali hanno introdotto provvedimenti come la circolazione a targhe alterne e l'aumento della tassa di sbarco, per ridurre l'impatto ambientale e garantire una gestione più sostenibile del flusso turistico. Napoli, invece, ha limitato l'accesso alle spiagge libere. In Sardegna e nelle Marche, sono state aumentate le spiagge a ingresso controllato, come la Pelosa a Stintino, Cala Brandinchi e Lu Impostu a San Teodoro, e, novità, la piccola baia di Portonovo a Riviera del Conero.
Infine, tra le misure più innovative, si distingue l'introduzione di semafori anti-ingorgo per selfie e foto panoramiche sull'Alta Via del Sale, un percorso panoramico che collega Limone Piemonte all'entroterra ligure. Qui, due semafori regolano il senso unico alternato, evitando i rallentamenti causati dai turisti che si fermano a scattare foto.
Overtourism in Italia: c'è ancora molto lavoro da fare
Insomma, l'overtourism in Italia è un fenomeno complesso, con radici profonde e implicazioni significative per il futuro del Paese. Le soluzioni messe in atto finora mostrano una crescente attenzione verso la sostenibilità, ma c'è ancora molto lavoro da fare per garantire che il turismo rimanga una risorsa preziosa, senza diventare un fardello insostenibile per le comunità locali.
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Alberto Lupini
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