Le origini della Carbonara rivivono nella rievocazione storica al Grand Hotel Des Bains

Il 12 settembre, l'hotel di Riccione ha tributato un omaggio all'inventore del piatto: il bolognese Renato Gualandi, che per la prima volta lo cucinò nel 1944 alle truppe alleate. Luciana Pozzuto vince la sfida tra chef

15 settembre 2021 | 14:41
di Benedetta Gandini

Per chi non è del settore lo stupore è consentito. E interrogarsi su cosa accomuni la Carbonara alla Romagna, in particolar modo a Riccione, è pressoché lecito. Qui abbiamo a che fare non con una storia in sé, ma con la Storia. Sì, quella che tutti abbiamo studiato sui libri di medie, superiori, università, ecc. Dovete infatti sapere che gli spaghetti alla carbonara traggono le loro origini dalle mani sapienti di Renato Gualandi, chef bolognese che negli anni ha servito grandi personalità come Charles De Gaulle, Brigitte Bardot, Mitterand, la regina d'Olanda, Palmiro Togliatti, Enrico Mattei ed Enzo Ferrari e ha ricevuto - unico chef italiano - il commendatorato della cucina francese.

 

Un piatto nato per celebrare la vittoria degli Alleati poi diffusosi a Roma

L’episodio storico che lo consacra il padre della Carbonara risale al 21 settembre 1944, quando Gualandi, militare durante la guerra in Jugoslavia, al rientro in patria dopo lo sfaldamento dell'esercito italiano si incamminò verso Riccione per rivedere la sua amata che lavorava come cameriera al Grand Hotel Des Bains, dove lui prestava servizio come aiuto cuoco. Qui gli alleati sfondarono la linea gotica e i generali Leese, Clark e Alexander della V e VIII armata anglo-americana decisero di organizzare la cena della vittoria, passando a Gualandi i prodotti che portavano con sé: rosso d'uovo e latte in polvere, formaggio, pasta di incerta provenienza e bacon. Gualandi disse di avere maturato la ricetta della carbonara attingendo da conoscenze culinarie acquisite in Jugoslavia gustando il piatto tradizionale spikrofi (una sorta di raviolo ripieno di formaggio e con una salsa simile alla carbonara). Mescolò tutto con crema di latte, crema di formaggio e una spolverata di pepe nero. E fu proprio la guarnizione di pepe nero, che ricordava allo chef la polvere di carbone, a dare il nome alla ricetta oggi conosciuta in tutto il mondo come la "carbonara”. Dopodiché Gualandi divenne cuoco delle truppe alleate a Roma e questo fu il lasso di tempo che permise di diffondere la Carbonara nella Capitale e di cui tutti ne conosciamo l’evoluzione.

 

Rievocazione storica a Riccione

La rievocazione storica che si è svolta a Riccione in Viale Ceccarini e poi proseguita al Gran Hotel des Bains, il 12 settembre, dal titolo “Venti di Guerra e Carbonara” ha voluto essere un tributo a questo grande chef scomparso nel 2016. Inoltre, la manifestazione ha visto collaborare insieme l’Adriatic Veterans Car Club, l’Automotoclub Storico Italiano, il Grand Hotel Des Bains e il Comune di Riccione per portare in scena ciò che successe ben 77 anni fa. Gli ospiti hanno letteralmente fatto un tuffo nel passato tra più di 50 automezzi della Seconda guerra mondiale e circa un centinaio di partecipanti in uniforme, tra cui anche i sosia dei generali sopra citati. Per finire non poteva di certo mancare il “pranzo della vittoria”, che, come da racconto, vuole servita la carbonara nelle sale del Grand Hotel Des Bains.

 

La miglior interpretazione della ricetta tradizionale è di Luciana Pozzuto

Qui, l’occasione è stata consona per far “sfidare” gli chef Luca Angelini (allievo dello chef internazionale Gino Angelini, è uno chef dell’entroterra riminese, professionista dalle grandi capacità, specializzato in lievitati e pasticceria; vanta collaborazioni importanti in ristoranti italiani ed esteri), Luciana Pozzuto (Origini argentine e cuore romagnolo, è la chef dell’Hotel Aristeo di Rimini formatasi con esperienze internazionali a Bordeaux e Miami, rimanendo sempre legata alla cucina del territorio della riviera romagnolo), Aniello di Lieto (professionista di grande esperienza che, fino al 2019, è stato lo chef executive del Grand Hotel Des Bains, ha iniziato la lunga avventura della cucina nel 1968) e Gerardo De Bosis (attuale Chef del Grand Hotel Des Bains, dopo essere stato a Londra per diverso tempo, ha lavorato in Toscana passando da Villa La Massa a Bagno di Ripoli, al Grand Hotel Firenze e Villa Aurora a Fiesole per poi tornare in Romagna) che hanno interpretato a proprio modo gli spaghetti alla carbonara e sono stati giudicati da una giuria di esperti che ha decretato la chef Luciana Pozzuto come vincitrice dell’edizione 2021. Una bella giornata di rievocazione storica che ha visto Viale Gramsci e Viale Ceccarini protagonisti di una rievocazione storica organizzata e curata nei minimi dettagli!

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Alberto Lupini


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