Obbligo green pass per i dipendenti pubblici? Speranza: «Prossimo passo»

In un'intervista a Repubblica, il ministro della Salute ha aperto all'estensione del passaporto vaccinale per i lavoratori della pubblica amministrazione. Un ulteriore passo verso l'obbligo vaccinale tout court

31 agosto 2021 | 13:00

Si può valutare se procedere con l’estensione del passaporto vaccinale. Ad esempio per i dipendenti della pubblica amministrazione». Con queste parole, in un’intervista a Repubblica, il ministro della Salute Roberto Speranza apre a una nuovo possibile allargamento del raggio d’azione del green pass. Un passo in più verso quello che sembra l’approdo più probabile: l’obbligo vaccinale.

 

Precedenza alle categorie di lavoratori a contatto con il pubblico

Una posizione, quest’ultima, sostenuta anche da Italia a Tavola. Soprattutto per quei lavoratori, pubblici e privati, a contatto con il pubblico. Dai camerieri ai baristi, passando per poliziotti, cassieri del supermercato, addetti all’anagrafe, autisti del trasporto pubblico locale e via discorrendo. L’obiettivo è duplice: da un lato, evitare un nuovo lockdown, anche solo parziale, con tutte le conseguenze che ne derivano; come già visto lo scorso autunno. Dall'altro, mettere fine a zone grigie come accaduto per l'accesso alle mense.

 

 

Verso l'obbligo vaccinale

D’altronde, dopo l’obbligo imposto ai dipendenti della sanità e a quelli della scuola, non si capisce come i lavoratori della pubblica amministrazione dovrebbero farne a meno. Anche la loro, a ben vedere, è un’attività essenziale e permetterebbe il ritorno in ufficio e la fine di uno smart working coatto che, dopo la prima fase emergenziale, ora risulta più un ostacolo che una precauzione. «L’obbligo resta una soluzione da valutare in futuro - ha aggiunto lo stesso Speranza nell’intervista a Repubblica - ma di certo si può procedere sull’estensione del green pass per garantire la sicurezza e contrastare il virus. E poi è in corso anche una riflessione con sindacati e imprese per ragionare anche di green pass sui luoghi di lavoro». Insomma, il sentiero sembra tracciato e rappresenta l’unica direzione da prendere per garantire un ritorno alla normalità in attesa che il virus perda la sua carica e la pandemia sia un ricordo.

 

In questo modo, infine, si disinescherebbero anche le violenze degli ultimi giorni avvenute durante le proteste contro il green pass. Come visto a Roma e Milano e come testimoniato dall'infettivologo Matteo Bassetti in assenza di una indicazione chiara da parte della politica il rischio è che le posizioni si radicalizzino sempre più portando a scontri che travalicano il tema della sicurezza sanitaria per sofociare in una mera zuffa da strada.

 

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024