Nutriscore, anche la Repubblica Ceca è contraria alle etichette a semaforo
Il ministro dell’agricoltura Zdenek Nekula si è detto contrario all’uso dell’etichettatura a colori da apporre ai prodotti alimentari che qualificherebbe come pericolosi cibi e bevande alcoliche tipiche del made in Italy
Aumentano i detrattori del Nutriscore, il sistema di etichettatura a colori inventato in Francia che si vorrebbe applicare in tutta Europa. A fianco dell’Italia si è recentemente schierata anche la Repubblica Ceca nella persona del ministro dell’Agricoltura Zdenek Nekula, che dal 1° luglio sarà presidente del Consiglio dell’Unione europea per l’Agricoltura.
Il Nutriscore è stato pensato per semplificare l'identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l'utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E. L'Italia è da sempre contraria al Nutriscore perché rischia di penalizzare i prodotti a indicazione di origine tipici del Made in Italy.
Anche la Repubblica Ceca si schiera con l’Italia contro il Nutriscore
L’Italia si ritrova con un prezioso alleato nella “lotta” contro il Nutriscore, la Repubblica Ceca. Recentemente il ministro dell’agricoltura Zdenek Nekula si è infatti apertamente schierato contro il sistema di etichettatura a colori ideato in Francia, che si vorrebbe apporre a tutti i prodotti alimentari dell’Unione Europea, a vantaggio del NutrInform Battery (non va a sostituire la classica etichetta nutrizionale che riporta le informazioni obbligatorie, ma contiene informazioni aggiuntive), che invece è supportato dall’Italia.
Dall’Italia un plauso alla scelta della Repubblica Ceca
La scelta del ministro dell’Agricoltura ha subito riscosso il plauso dell’Italia. «Bene le parole di Zdenek Nekula, che dal primo luglio sarà presidente del Consiglio Ue agricoltura, sul Nutriscore - ha dichiarato il sottosegretario alle Politiche agricole Gianmarco Centinaio - La Repubblica Ceca, insieme all’Italia, è stata tra le prime ad aver da subito manifestato la propria contrarietà al sistema di etichettatura a colori. Una posizione che adesso in Europa è condivisa da un numero di paesi sempre maggiore».
L’Italia e altri paesi europei temono che se il Nutriscore venisse approvato «condizionerebbe le scelte di acquisto dei consumatori, penalizzando i prodotti a indicazione di origine, espressione di tradizioni e territori, a vantaggio dell’omologazione e di cibi ultra processati prodotti dalle multinazionali – ha ripreso Centinaio - La grande conferenza sull’etichettatura degli alimenti che Nekula ha annunciato di voler organizzare in vista delle proposte della Commissione Ue rappresenterà senz’altro un importante momento di confronto e un’occasione per evidenziare i limiti e le contraddizioni della proposta francese».
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Alberto Lupini
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