Nuovo allarme sull'usura a Milano: ora lo lancia la Caritas
Dopo la recente denuncia da parte dell'Unione del Commercio di Milano per i guai di bar e ristoranti, ora scende in campo anche la Fondazione antiusura S. Bernardino. La testimonianza del presidente Gualzetti
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un’indagine è relativa alle province di Milano, Monza e Lodi, da cui emerge che il mondo del commercio è più che mai sotto attacco della criminalità. Furti, danneggiamenti ed estorsioni, con l’immancabile accompagnamento dell’usura, stanno aumentando in maniera vorticosa e colpiscono in particolare alberghi e ristoranti. A denunciare la situazione è stata in particolare l’Unione del commercio di Milano. Ora è la volta di un altro importante osservatorio come Fondazione antiusura S. Bernardino di Milano. A lanciare l’allarme è il presidente , Luciano Gualzetti, direttore anche della Caritas Ambrosiana, in un’intervista a Fanpage.it di cui riproponiamo i passaggi principali vista l’importanza della testimonianza.
C’è un problema di usura a Milano?
Direi di sì. Il Covid probabilmente ha allargato il numero coloro che hanno bisogno di un accesso al credito che non trovano nelle banche o nel credito legale. Inquirenti, forze dell’ordine e osservatori in questi mesi hanno notato un grosso movimento di denaro che arriva in Lombardia.
Da dove arriva il denaro?
In questo momento soprattutto dall’Europa dell’est. Ma immagino che le mafie nostrane non stiano ferme a guardare.
Vero, tendenzialmente le mafie non sono pigre. Che fanno?
Soprattutto al nord, le mafie hanno bisogno e possono infiltrarsi prendendo le imprese per controllare il territorio, favorire il riciclaggio, il traffico di droga. Abbiamo notizie anche di prestiti a tasso zero, che è un paradosso per l’usuraio. Sappiamo che la criminalità organizzata non vuole la restituzione dei soldi, ne ha talmente tanti…
Cosa vuole?
Vuole la vita delle persone, vuole il controllo del territorio, vuole che quella farmacia o quel negozio tenga aperto, però con lo stesso titolare, così quando ho bisogno porti questa borsa piuttosto che questi soldi, questi prodotti, chiamiamoli così, dove dico io.
E pensare che per molti il problema di Milano sono i senzatetto che rovinano il decoro della città.
Se una persona che è costretta o ha scelto di vivere in strada dà fastidio a ‘sto decoro, che non riesco a capire cosa sia, la aiuti invece che spostarla dal centro alle periferie. Questa persona non è un fantasma, è un individuo in carne e ossa, che deve mangiare. Penso che si faccia molto di più per il ‘decoro’ aprendo dei centri, dei servizi, delle realtà di accompagnamento, che spostando le persone come si fa con la polvere sotto il tappeto.
Ma lei sente pieno sostegno dalla Regione Lombardia?
Sa, a parole son tutti a favore della Caritas perché facciamo tante cose.
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Alberto Lupini
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