Norah Was Drunk: l'assenzio protagonista della mixology milanese

Norah Was Drunk celebra l'assenzio con mini-drink innovativi e cocktail classici rivisitati. Una drink list curata e un nuovo distillato, Asteroid, fanno del locale un riferimento per la mixology

27 novembre 2024 | 19:15
di Nicole Cavazzuti

Focus sull'assenzio, proposta di mini-drink (mezze porzioni, in sostanza, con un prezzo ridotto del 40%) e assoluto rispetto per le ricette classiche: ecco tre delle principali virtù di Norah Was Drunk, cocktail bar milanese in zona Lambrate che dal 2022 a oggi si è conquistato una fedele e variegata clientela grazie a qualità e originalità della proposta food&beverage nonché all'ambiente informale e piacevole. «I mini-drink li proponiamo da sempre: sono nati per soddisfare chi vuole provare più cocktail senza sentirsi obbligato a ordinare un'intera porzione e sono indicati sul menu dall'icona “M”. Vanno moltissimo, soprattutto a fine serata», ci raccontano i titolari Niccolò Caramiello e Stefano Rollo.

Asterodi Absinthe, il primo assenzio italiano per la mixology

Aneddoto: nonostante il nuovo menu del Norah Was Drunk fosse già disponibile dal 24 ottobre è stato presentato alla stampa solo il 26 novembre, ovvero dopo ben un mese di rodaggio. Ma non è un caso: la serata di ieri è stata anche l'occasione per lanciare il primo assenzio del locale, Asteroid, un distillato di 53 gradi (contro i 70 in media dell'assenzio) pensato apposta per l'uso in mixology in vendita al locale. «Le sue caratteristiche lo rendono molto indicato per creare drink classici e signature», spiega Rollo. Qualche esempio? «L'Absinthe Martini (o Obituary), leggermente più morbido rispetto al tradizionale Martini e l'Absinthe Mule», risponde. 

Norah Was Drunk, la nuova drink list

La nuova drink list di Norah Was Drunk è curata in tutti i dettagli. Ogni miscela è spiegata non solo con gli ingredienti ma anche con dei pittogrammi che specificano il tipo di bicchiere e il livello di gradazione alcolica su una scala da 1 a 5. La carta si apre con una selezione di 11 etichette di assenzio provenienti da Italia, Francia e Svizzera, molte delle quali rarissime in Italia, disponibili in purezza (dai 10 ai 14 euro). Seguono quattro Absinthe Cocktail, interpretazioni di classici a base di assenzio (10-14 euro). Si prosegue con una sezione dedicata ai Martini, che include uno dei cavalli di battaglia, l'Absinthe Martini, e con i “Norah's Classic”, ovvero i drink più richiesti dai clienti come il gustosissimo Gimlet Mezcal (da provare!), il Menage a Trois (vodka Grey Goose, lime cordial e lemongrass) e il Mano Izquierda (mezcal, Martini Bitter Riserva Speciale, Punt e Mes, cacao e habanero).

I nuovi signature (10-12 euro), sono 13: due mocktail e 11 alcolici ricercati e particolari. Noi vi suggeriamo il Peter Rabbit (un twist sul Negroni Bianco con distillato di mela, bitter bianco, camomilla, burro e bitter all'arancia) e il Trinidad Sazerac (una variante del Sazerac con angostura, rye whiskey, scotch whisky, Peychaud e assenzio ideale after dinner). «Il Peter Rabbit nasce come una reinterpretazione di un Negroni bianco dove al posto del gin usiamo un distillato di mela non invecchiato. Il bitter bianco è aromatizzato alla camomilla e il distillato viene lavato con burro per dargli una consistenza setosa. È più delicato rispetto al Negroni tradizionale, ideale per chi cerca un cocktail leggero e sofisticato per l'aperitivo», ci spiega Rollo. Quanto ai classici, seppur non in lista, possono essere tutti richiesti. «Il nostro obiettivo è creare esperienze che lascino un segno, rispettando il palato e le preferenze di ogni cliente. Milano è una città esigente, e noi amiamo raccogliere questa sfida ogni giorno», aggiunge.

Norah Was Drunk, non solo cocktail

Durante l'orario dell'aperitivo i cocktail sono accompagnati da un piattino di olive, patatine e dai buonissimi grissini artigianali del vicino grissinificio Edelweiss. Per chi desidera qualcosa di più, ci sono a parte conserve di pesce portoghese di alta qualità (12-24 euro), ostriche Gillardeau (36 euro), jamón ibérico (17 euro) e una selezione di formaggi (16 euro).

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Alberto Lupini


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