Non solo Green Pass, tutte le regole per viaggiare in Europa nell’estate 2021
Oltre alle valigie ecco cosa serve preparare e cosa bisogna sapere per viaggiare, tra passaporto vaccinale, quarantena e tamponi. In generale, obbligatorio un test molecolare sia in partenza che al rientro
21 maggio 2021 | 13:45
«Avrò preso tutto?», è la fatidica domanda una volta chiusa la valigia. Oggi più che mia ancora più importante. Perché Paese che vai, regole Covid che trovi. E tra la crema solare e la Settimana Enigmistica diventa fondamentale preparare tutti i documenti necessari per visitare il Paese prescelto. In primis, il green pass, il lasciapassare per poter varcare i confini, utilizzabile dall'1 luglio e che per il momento ha una validità di nove mesi per chi ha completato l'intero ciclo vaccinale. Mentre per chi ha ricevuto solo la prima dose è utilizzabile fino al richiamo. In ogni caso, per chi non può ancora disporre del passaporto vaccinale, è comunque sufficiente esibire un test che dimostri la negatività al Covid effettuato entro tre giorni dalla partenza. Nella maggior parte dei casi, abbiamo detto, perché il solo pass (certificato o test che sia), in alcuni Paesi potrebbe, comunque, non bastare. Dalla Grecia al Marocco, dalla Spagna alla Croazia, ecco le regole delle mete turistiche.
Grecia, isole covid-free ma serve compilare il Passenger Locator Form
La Grecia, per prima, ha dato priorità al turismo nella lotta contro il Coronavirus, avviando la campagna delle isole Covid-free e immunizzando, tra i primi, chi lavora nel settore. Oggi la Grecia conta non più di duemila casi al giorno mentre quasi il 28% della popolazione è vaccinato.
Fino al 30 giugno, data in cui entra in vigore il Pass europeo, gli italiani potranno andare in Grecia senza la necessità di una motivazione.
Cosa serve per entrare:
Cosa si può fare in Grecia
Spagna, le restrizioni valgono anche per chi ha ricevuto le due dosi di vaccino
Anche la Spagna è stata tra i primi paesi ad riaprire al turismo, che vale un quarto di Pil. Al momento però, le restrizioni valgono anche per chi ha già ricevuto due dosi di vaccino.
Cosa serve per entrare
Per rientrare in Italia
Portogallo, dal 30 maggio scade lo «stato di calamità»
In Portogallo il 31,2% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, e la campagna vaccinale procede, non veloce ma senza intoppi. Il 1° maggio il governo aveva dichiarato lo «stato di calamità» che cesserà il 30 maggio, seguito da una riapertura in quattro fasi. Ma confortati dai dati - e dall’apertura ai viaggi del governo inglese, che ha causato migliaia di prenotazioni in poche ore - i portoghesi si preparano a un’estate quasi normale.
Cosa serve per entrare
Per rientrare in Italia
Croazia, pochi vaccinati ma il governo incentiva i turisti in arrivo con un app per entrare nei locali al chiuso
In Croazia solo l’8% dei cittadini è vaccinato, e solo il 26% ha ottenuto la prima dose. Ma il turismo è fondamentale (rappresenta il 20% del Pil) tanto che il governo moltiplica gli inviti a venire in vacanza in Croazia ma «responsabilmente».
Cosa serve per entrare
Francia, pronti test molecolari gratuiti per i turisti che rientrano nel proprio Paese
Parigi e la Francia sono ritornati alla vita con il presidente Emmanuel Macron che si è concesso un caffè “en terrasse” e il governo che cerca di attrarre i turisti promettendo un’estate relativamente sicura e spensierata. Tanto che il ministro degli Affari europei, Clement Beaune ha annunciato che a tutti turisti stranieri verrà offerto il test PCR gratuito per fare ritorno nei Paesi di origine.
Cosa si può fare in Francia
Malta apre ai turisti vaccinati dall'1 giugno
L'arcipelago ha raggiunto l'obiettivo di avere vaccinato il 50% della popolazione ed è pronto per la stagione estiva. Dal 1° giugno Malta dovrebbe cominciare ad accogliere i turisti vaccinati senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese.
Cosa fare per entrare
Per rientrare in Italia
Germania, maggiori controlli se si proviene da un'area in cui circolano le varianti Covid
Dal 13 maggio 2021, la Germania ha cominciato ad accogliere i turisti vaccinati senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese. La Germania ha però stilato una lista di aree a rischio dove circolano le varianti del Covid-19: se si proviene da una di queste zone, o se si ha transitato al loro interno, allora vengono applicate ulteriori restrizioni (e potrebbe anche venire vietato l’ingresso).
Cosa fare per entrare
Per rientrare in Italia
Danimarca, in vigore la classsificazione a semaforo
La Danimarca ha cominciato ad accogliere i turisti vaccinati dal 1° di maggio, senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese. Chi è un soggetto non vaccinato, dovrà rispettare determinate misure a seconda del Paese da dove parte. La Danimarca usa, infatti, una classificazione a tre colori: giallo, arancione e rosso. In tutti e tre i casi, viene richiesto di effettuare un tampone all’arrivo in Danimarca. Per la partenza invece, se si parte da un Paese considerato giallo, non viene richiesto un tampone prima della partenza. Invece, partire da un Paese arancione o rosso, richiede un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 48 ore prima dell’arrivo in Danimarca. Da notare che chiunque parta da una Paese considerato rosso, si deve sottoporre alle restrizioni per soggetti non vaccinati (anche se si è vaccinati). Dal 14 maggio 2021, l‘obbligo di portare con sé il certificato negativo di un tampone non si applica ai bambini e ragazzi di età inferiore ai 15 anni.
Cosa serve per entrare
Slovenia, i turisti vaccinati non hanno bisogno di tampone o quarantena
Anche la Slovenia a cominciato ad accogliere i tursiti vaccinati senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese.
Cosa serve per entrare
Per rientrare in Italia
L'Austria considera l'Italia un Paese a rischio e impone la quarantena di 10 giorni
L’Austra ha riaperto al turismo dal 19 maggio. Però, attualmente, sono in vigore restizioni acnhe per ii vaccinati.
Cosa fare per entrare
Per rientrare in Italia
Regno Unito, serve un certificato tradotto in inglese, francese o spagnolo per entrare
Tra i Paesi che meglio di tutti hanno portato avanti la campagna vaccinale, il Regno Unito ha riaperto ai turisti dal 17 maggio. Ma qui le regole sono ferree e valgono anche per i viaggiatori vaccinati.
Cosa fare per entrare
Per rientrare in Italia
Irlanda, dubbi sulla differenza fra vaccinati e non
L’Irlanda riapre hotel e strutture dal 2 giugno. Al momento però, non ci sono notizie chiare se i viaggiatori vaccinati dovranno rispettare le stesse restrizioni dei turisti non vaccinati.
Cosa fare per entrare
Per rientrare in Italia
Grecia, isole covid-free ma serve compilare il Passenger Locator Form
La Grecia, per prima, ha dato priorità al turismo nella lotta contro il Coronavirus, avviando la campagna delle isole Covid-free e immunizzando, tra i primi, chi lavora nel settore. Oggi la Grecia conta non più di duemila casi al giorno mentre quasi il 28% della popolazione è vaccinato.Fino al 30 giugno, data in cui entra in vigore il Pass europeo, gli italiani potranno andare in Grecia senza la necessità di una motivazione.
Cosa serve per entrare:
- dimostrare di essere vaccinati (ciclo vaccinale completato da almeno 14 giorni);
- avere effettuato un test molecolare di tipo PCR-RT nelle 72 ore precedenti al viaggio;
- mostrare un certificato di guarigione da Covid-19 negli ultimi 9 mesi;
- aver compilato il Passenger Locator Form prima di partire, in cui si forniscono informazioni sul luogo di provenienza, durata dei soggiorni precedenti e indirizzo del proprio soggiorno in Grecia.
Cosa si può fare in Grecia
- il coprifuoco scatta ovunque alle 00.30 e dura fino alle 5:00;
- i siti archeologici all’aperto accolgono con gioia i turisti già dall’inizio della primavera;
- dal 3 maggio si può consumare in bar e ristoranti, ma solo all’aperto e in massimo 6 persone a tavolo;
- dal 14 maggio hanno riaperto tutti i musei;
- dal 22 maggio inizierà la stagione del cinema all’aperto.
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Spagna, le restrizioni valgono anche per chi ha ricevuto le due dosi di vaccino
Anche la Spagna è stata tra i primi paesi ad riaprire al turismo, che vale un quarto di Pil. Al momento però, le restrizioni valgono anche per chi ha già ricevuto due dosi di vaccino.Cosa serve per entrare
- un test molecolare (PCR) Covid non più vecchio di 72 ore dall’esito;
- non sono ammessi i test rapidi, nemmeno per le Canarie.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un test molecolare (PCR) Covid non più vecchio di 72 ore dall’esito;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
- da maggio abolito il divieto agli spostamenti interni;
- in alcune località resta in vigore la limitazione negli orari di chiusura dei locali e nel numero di commensali (ma si prevede che per fine giugno gli orari saranno liberalizzati);
- resta quasi ovunque l’obbligo di mascherina all’aperto.
Portogallo, dal 30 maggio scade lo «stato di calamità»
In Portogallo il 31,2% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, e la campagna vaccinale procede, non veloce ma senza intoppi. Il 1° maggio il governo aveva dichiarato lo «stato di calamità» che cesserà il 30 maggio, seguito da una riapertura in quattro fasi. Ma confortati dai dati - e dall’apertura ai viaggi del governo inglese, che ha causato migliaia di prenotazioni in poche ore - i portoghesi si preparano a un’estate quasi normale.Cosa serve per entrare
- un test molecolare con risultato negativo realizzato entro le 72 ore precedenti al viaggio.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Croazia, pochi vaccinati ma il governo incentiva i turisti in arrivo con un app per entrare nei locali al chiuso
In Croazia solo l’8% dei cittadini è vaccinato, e solo il 26% ha ottenuto la prima dose. Ma il turismo è fondamentale (rappresenta il 20% del Pil) tanto che il governo moltiplica gli inviti a venire in vacanza in Croazia ma «responsabilmente».Cosa serve per entrare
- fornire prova di una guarigione dal Covid (tampone positivo vecchio di almeno 11 giorni, seguito da uno negativo);
- essere stati completamente vaccinati da almeno 14 giorni;
- avere eseguito nelle ultime 72 ore un tampone, con esito negativo.
- restano obbligatorie le mascherine in tutti gli spazi chiusi e anche negli spazi aperti dove non è possibile garantire una distanza di almeno 1,5 metri;
- bar e ristoranti lavorano solo con tavoli all’aperto (eccezione: i ristoranti degli hotel);
- coprifuoco alle 22;
- quasi tutti i musei sono aperti;
- le discoteche sono chiuse;
- aperte le spiagge e le terme;
- dal 4 giugno, per regolare l’accesso negli spazi chiusi, il governo lancerà una app con un codice Qr che fungerà da «passaporto sanitario».
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Francia, pronti test molecolari gratuiti per i turisti che rientrano nel proprio Paese
Parigi e la Francia sono ritornati alla vita con il presidente Emmanuel Macron che si è concesso un caffè “en terrasse” e il governo che cerca di attrarre i turisti promettendo un’estate relativamente sicura e spensierata. Tanto che il ministro degli Affari europei, Clement Beaune ha annunciato che a tutti turisti stranieri verrà offerto il test PCR gratuito per fare ritorno nei Paesi di origine.Cosa fare per entrare
- chi è un soggetto vaccinato o non vaccinato, deve presentare un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima dell’arrivo.
Cosa si può fare in Francia
- da mercoledì 19 maggio, i bar e ristoranti sono aperti e possono accogliere i clienti solo nei tavolini all’aperto e in gruppi di non più di sei persone;
- coprifuoco spostato alle 21;
- aperti negozi, cinema, teatri e musei;
- a partire dal 9 giugno sarà possibile rimanere fuori casa fino alle 23 e riapriranno le sale interne di bar e ristoranti, oltre alle palestre;
- dal 17 giugno sarà possibile visitare il palazzo di Versailles, l’abbazia di Mont Saint Michel e Disneyland;
- a partire dal 30 giugno non sarà più in vigore il coprifuoco e molte misure restrittive saranno cancellate ma rimarrà l’obbligo del distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e la capacità limitata di musei, bar, ristoranti e negozi;
- dal 30 giugno via libera a festival e concerti sia pure con la richiesta di esibire il pass sanitario negli eventi con più di mille persone.
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Malta apre ai turisti vaccinati dall'1 giugno
L'arcipelago ha raggiunto l'obiettivo di avere vaccinato il 50% della popolazione ed è pronto per la stagione estiva. Dal 1° giugno Malta dovrebbe cominciare ad accogliere i turisti vaccinati senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese.Cosa fare per entrare
- aver ricevuto le dosi di vaccino richieste (a seconda del tipo di ciclo vaccinale) e aver fatto passare 14 giorni dalla fine della vaccinazione (dal 1° giugno);
- oppure presentare un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima dell’arrivo;
- compilare un documento con il quale dichiareranno i loro spostamenti nei 30 giorni precedenti.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Germania, maggiori controlli se si proviene da un'area in cui circolano le varianti Covid
Dal 13 maggio 2021, la Germania ha cominciato ad accogliere i turisti vaccinati senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese. La Germania ha però stilato una lista di aree a rischio dove circolano le varianti del Covid-19: se si proviene da una di queste zone, o se si ha transitato al loro interno, allora vengono applicate ulteriori restrizioni (e potrebbe anche venire vietato l’ingresso). Cosa fare per entrare
- aver ricevuto le dosi di vaccino richieste (a seconda del tipo di ciclo vaccinale) e aver fatto passare 14 giorni dalla fine della vaccinazione;
- oppure presentare un certificato negativo di un tampone. Il tampone può essere antigenico (rapido) o molecolare e deve essere effettuato nelle 48 ore precedenti l'ingresso in Germania (nel caso dell'antigenico; nelle 72 ore precedenti, nel caso del molecolare PCR);
- dimostrare l’avvenuta guarigione: si considera guarito chi è risultato positivo a un tampone non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Danimarca, in vigore la classsificazione a semaforo
La Danimarca ha cominciato ad accogliere i turisti vaccinati dal 1° di maggio, senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese. Chi è un soggetto non vaccinato, dovrà rispettare determinate misure a seconda del Paese da dove parte. La Danimarca usa, infatti, una classificazione a tre colori: giallo, arancione e rosso. In tutti e tre i casi, viene richiesto di effettuare un tampone all’arrivo in Danimarca. Per la partenza invece, se si parte da un Paese considerato giallo, non viene richiesto un tampone prima della partenza. Invece, partire da un Paese arancione o rosso, richiede un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 48 ore prima dell’arrivo in Danimarca. Da notare che chiunque parta da una Paese considerato rosso, si deve sottoporre alle restrizioni per soggetti non vaccinati (anche se si è vaccinati). Dal 14 maggio 2021, l‘obbligo di portare con sé il certificato negativo di un tampone non si applica ai bambini e ragazzi di età inferiore ai 15 anni.Cosa serve per entrare
- aver ricevuto le dosi di vaccino richieste (a seconda del tipo di ciclo vaccinale) e aver fatto passare 14 giorni dalla fine della vaccinazione. Attenzione: se però sono passati più di 180 giorni dalla vaccinazione, non si viene più considerati come soggetti vaccinati e vengono applicate tutte le restrizioni richieste ai viaggiatori non vaccinati;
- pesentare un test negativo (PCR o antigenico sono entrambi accettati) effettuato nelle 48 ore precedenti l'inizio del volo diretto in Danimarca o l'accesso via terra nel Paese, cui deve far seguito un ulteriore test rapido subito dopo l'arrivo ed un periodo di auto-isolamento di 10 giorni, che può essere ridotto a 5/6 giorni, sottoponendosi ad un altro test molecolare PCR almeno quattro giorni dopo l'arrivo nel Paese.
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Slovenia, i turisti vaccinati non hanno bisogno di tampone o quarantena
Anche la Slovenia a cominciato ad accogliere i tursiti vaccinati senza l’obbligo di quarantena o tampone per entrare nel Paese.Cosa serve per entrare
- bisogna aver ricevuto le dosi di vaccino richieste (a seconda del tipo di ciclo vaccinale). A seconda del tipo di vaccino ricevuto bisogna però far passare un determinato numero di giorni dalla fine del ciclo vaccinale;
- presentare un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
- aperti gli alberghi e gli altri impianti turistici con più di 60 stanze (che potranno però mettere a disposizione il 50 per cento delle camere disponibili);
- cibi e bevande si possono servire anche negli spazi chiusi dei locali di ristorazione e non soltanto sulle terrazze.
L'Austria considera l'Italia un Paese a rischio e impone la quarantena di 10 giorni
L’Austra ha riaperto al turismo dal 19 maggio. Però, attualmente, sono in vigore restizioni acnhe per ii vaccinati.Cosa fare per entrare
- presentare un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima dell’arrivo in Austria (oppure un test antigenico svolto nelle 48 ore prima dell’arrivo);
- l’Italia viene considerata fra i Paesi a rischio covid e quindi, al momento, c’è l’obbligo di una quarantena di 10 giorni, che si può interrompere al quinto giorno effettuando un tampone se negativo
- per entrare in Austria, bisogna pre-registrarsi compilando il Pre-Travel-Clearance almeno 72 ore prima dall’arrivo.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Regno Unito, serve un certificato tradotto in inglese, francese o spagnolo per entrare
Tra i Paesi che meglio di tutti hanno portato avanti la campagna vaccinale, il Regno Unito ha riaperto ai turisti dal 17 maggio. Ma qui le regole sono ferree e valgono anche per i viaggiatori vaccinati.Cosa fare per entrare
- presentare un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima dell’arrivo. Il tampone deve rispettare i parametri indicati dal Governo Britannico. Inoltre, il certificato negativo deve essere tradotto in inglese, francese o spagnolo e deve essere presente il nome del viaggiatore sul certificato. L’obbligo di portare con sé il certificato negativo di un tampone non si applica ai bambini di età inferiore agli 11 anni;
- sottoporsi a un periodo di isolamento di 10 giorni, durante il quale vengono effettuati due tamponi: uno il secondo giorno di isolamento, l’altro l’ottavo giorno. Per terminare la quarantena in anticipo, si può effettuare un “Test to Release“, ovvero un tampone al sesto giorno;
- compilare online il Travel Locator Form nei due giorni precedenti la partenza.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
Irlanda, dubbi sulla differenza fra vaccinati e non
L’Irlanda riapre hotel e strutture dal 2 giugno. Al momento però, non ci sono notizie chiare se i viaggiatori vaccinati dovranno rispettare le stesse restrizioni dei turisti non vaccinati.Cosa fare per entrare
- presentare sempre un certificato negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima dell’arrivo in Irlanda. Dal 14 maggio 2021, l’obbligo di portare con sé il certificato negativo di un tampone non si applica ai bambini e ragazzi di età inferiore ai 15 anni;
- sottoporsi alla quarantena: a partire dall'8 maggio, l’Italia è stata rimossa dall'elenco dei Paesi a rischio (categoria 2), ma in ogni caso bisogna sempre rispettare un periodo di quarantena in hotel oppure a casa, da cui però si può uscire facendo un tampone già dal quinto giorno di isolamento.
Per rientrare in Italia
- bisogna mostrare un certificato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore prima dell’arrivo;
- se non si ha a disposizione un certificato negativo, diventa obbligatorio un periodo di isolamento fiduciario per 10 giorni (con relativo tampone alla fine del periodo).
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Alberto Lupini
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