Grano, niente accordo: italiani potrebbero spendere 132 euro in più per pane e pasta
Il prezzo della pasta, oggi attorno ai 2,09 euro al kg, salirebbe ad una media nazionale di 2,29 euro. Il prezzo del pane, invece, che oggi è attorno ai 3,9 euro al kg, arriverebbe a una media di 4,3 euro al kg
Come se non bastasse in questa cara estate in cui tutto rincara (dagli aerei agli alberghi, dai pacchetti vacanze agli ombrelloni e lettini in spiaggia, dai gelati alla frutta e verdura) con lo stop della Russia all’accordo Onu per l’export alimentare dell’Ucraina, i raid che hanno distrutto 60mila tonnellate di grano e il crollo della produzione fino al -60% per gli effetti del clima, torna l’incubo del rialzo dei prezzi di pane e pasta. Secondo Assoutenti, il prezzo del pane, ad esempio, che oggi è attorno ai 3,9 euro al kg, arriverebbe a una media di 4,3 euro al kg. Mentre il prezzo della pasta, oggi attorno ai 2,09 euro al kg, salirebbe ad una media nazionale di 2,29 euro. Attualmente, Pescara è la città in cui la pasta costa di più.
Pane e pasta: le famiglie potrebbero spendere 132 euro in più
Nello specifico, come sottolineato dal presidente di Assoutenti, Furio Truzzi: «Un nucleo di 4 persone spende in media in Italia 1.320 euro annui per pane e cereali (pasta, riso, gallette, crackers, e derivati vari): un aumento dei prezzi al dettaglio del 10% per i prodotti derivati dal grano determinerebbe una maggiore spesa da +132 euro annui a famiglia solo per costi diretti».
«Un rincaro – continua Truzzi - che si verificherebbe proprio quando i prezzi della pasta, dopo mesi di costante salita, hanno avviato un trend al ribasso, invertendo così la rotta virtuosa a tutto danno dei consumatori che, ricordiamo, consumano ogni anno 23 kg di pasta pro capite».
Pescara la città dove la pasta costa di più
Nel mentre Assoutenti ha stilato la classifica delle città italiane dove la pasta costa di più. Il prezzo più alto si registra a Pescara, con una media di 2,50 euro al kg, seguita da Cagliari, Genova e Macerata con 2,37 euro al kg. Seguono Venezia (2,35 euro), Ravenna e Forlì (2,31 euro), Modena e Pordenone (2,30 euro). La città più economica sul fronte di spaghetti, penne, fusilli, ecc., è Cosenza con una media di 1,47 euro/kg, seguita da Benevento (1,48 euro), Palermo (1,49 euro), Catanzaro (1,53 euro) e Siracusa (1,54 euro).
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Alberto Lupini
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