Le misure fino al 15 gennaio: weekend arancione con ristoranti e bar chiusi. Poi sarà zona bianca?

Zona gialla il 7 e 8 gennaio, arancione il 9 e 10. No agli spostamenti fuori regione. Dall’11 gennaio si riparte con la divisione per fasce ma con una stretta sulla soglia dell’Rt. Dal 15 gennaio ipotetica zona bianca . Confermato il coprifuoco alle 22 e la possibilità di visitare amici e parenti in due persone al massimo

05 gennaio 2021 | 10:23
Nuovo anno, nuovo giro di colori sognando il “bianco” in tutta Italia che il governo potrebbe applicare con il Dpcm in vigore dal 15 gennaio, consentendo così, in questa nuova fascia di colore, l’apertura di aperti bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei.

Ma per il momento la nuova stretta del governo per contenere i contagi da Covid-19 si “muove” ancora tra il giallo e l’arancione. Il nuovo decreto, approvato nella notte tra lunedì e martedì, colora infatti, il 7 e l’8 gennaio di giallo e il 9 e il 10 arancioni. Dunque bar e ristoranti chiusi subito nel weekend, divieto di spostamento tra le regioni, coprifuoco alle 22, deroga per due persone per andare a trovare parenti e amici (ma solo all'interno del proprio comune) e soglie di Rt più basse per entrare nella fascia arancione e rossa. Restano consentiti gli spostamenti dai comuni «con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini». La deroga non consente però di raggiungere i capoluoghi di provincia. Il tutto mentre il bollettino di martedì parla di 15.378 contagi con un tasso di positività in discesa (11,38%) e i decessi che hanno raggiunto quota 649 in 24 ore.


La nuova stretta del governo per contenere i contagi da Covid-19 si “muove” ancora tra il giallo e l’arancione

Questa nuova settimana di limitazione servirà da test per il nuovo sistema di valutazione per dividere l’Italia in diversi colori. E per stabilire quale soglia fissare, appunto, per la nuova ipotetica “fascia bianca”.

Vietati gli spostamenti tra regioni
Nello specifico, dunque, nel decreto è previsto che «dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». Rimane comunque «consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma».

Due giorni in giallo con locali aperti fino alle 18
Il 7 e l’8 gennaio saranno gialli con i ristoranti e bar aperti i bar fino alle 18. Dopo quell’orario si potranno solo acquistare cibo e bevande da asporto - con il divieto di consumarli nelle adiacenze del locale - oppure chiedere la consegna a domicilio. Sono aperti anche i negozi e i centri commerciali. Gli spostamenti saranno liberi fino alle 22, ma all’interno della propria regione.

Weekend arancione: ristoranti e bar subito chiusi
Ma con l’arrivo del weekend arriva subito la nuova stretta e il 9 e il 10 gennaio tutta Italia sarà in fascia arancione. Ciò significa giù di nuovo le serrande per bar e ristoranti. Ma aperti i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. In più spostamenti permessi dalle 5 alle 22 (con autocertificazione) ma è vietato uscire dal proprio comune.

Dall’11 gennaio scatta la divisione in fasce
Poi dall’11 gennaio entrerà in vigore la divisione in fasce: sulla base del monitoraggio settimanale (esaminato dall’Istituto superiore di Sanità l’8 gennaio) si deciderà quali regioni resteranno in fascia gialla e se ci sono regioni che devono passare in fascia arancione o rossa.

Le nuove soglie Rt introdotte Comitato tecnico-scientifico
E per la prima volta si applicheranno i nuovi parametri validati dal Comitato tecnico-scientifico: quando una regione ha l’indice di trasmissibilità pari a 1 entra in fascia arancione; se è pari a 1,25 entra in fascia rossa. In entrambi i casi si è deciso di abbassare la soglia di 0,25. «Questa nuova classificazione è stata condivisa da tutte le regioni perché tutti siamo d’accordo sulla necessità di far scattare immediatamente le misure più restrittive quando si va oltre l’1», ha chiarito il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia prima di entrare a Palazzo Chigi.

La «zona bianca»
Il tutto per arrivare alla zona bianca: «Fino al 15 gennaio ci sono queste misure e stiamo inasprendo le soglie. Tutti vorremmo tornare bianchi, è una cosa che è sul tavolo ma ne discuteremo al momento opportuno», ha chiarito Boccia. In questa nuova fascia di colore, che potrebbe arrivare dal 15 gennaio, sarebbero aperti bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei. Ma rimarrebbero comunque l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, il distanziamento di almeno un metro tra le persone, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali. Gli spostamenti sarebbero liberi e potrebbe anche essere rinviato l’orario del coprifuoco.

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Alberto Lupini


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