Nelle Langhe alle scoperta di antiche ricette di famiglia
Ricettario familiare sulle colline di Langa è il libro di Giancarlo Montaldo, giornalista, scrittore e consulente di organizzazione aziendale nel mondo vitivinicolo, nato da vecchi quaderni e alcuni scritti di sua mamma
Le ricette migliori? Quelle di famiglia. “Ricettario familiare sulle colline di Langa” è, infatti, il titolo del nuovo libro di Giancarlo Montaldo, giornalista, scrittore e consulente di organizzazione aziendale nel mondo vitivinicolo che da anni opera nel territorio di Langa, Roero e Monferrato. Prendendo spunto da vecchi quaderni e alcuni scritti di sua mamma ha recuperato e attualizzato le principali ricette della sua famiglia di parte femminile, ovvero legate alla creatività semplice e genuina di sua nonna e di sua mamma. In tutto sono una settantina di ricette, suddivise tra antipasti, primi, secondi, verdure e frittate, salse sughi e ragù, dolci, sottovetro, spuntini e merende.
Il ricordo e il gusto di una vita più autentica
Nella realtà, le ricette sono state la motivazione e lo stimolo per ripercorrere un cammino di vita e ritrovare le emozioni e i ricordi di un modo di vivere che oggi non esiste più o che, se sopravvive, lo fa in maniera molto sfumata. Così, ogni piatto è accompagnato da uno sciame di ricordi, di vita vissuta, di tracce di un passato che resta vivo nel cuore, di figure e situazioni che agli occhi di oggi possono anche sembrare lontane mille anni o fuori dal tempo.
Non è stato un esercizio di nostalgia, ma la risposta concreta al bisogno di dare declinazione e sostanza a fatti e situazioni che stavano silenziose nella mente e nel cuore. È come la risposta tangibile al bisogno di concretezza che si fa strada in un’epoca in cui tutto sembra virtuale e nulla appare così reale da dare segnali di certezza e rassicurazione.
I punti cardine: stagionalità, territorio e valore al tempo
Nel ripercorrere il rapporto con il cibo emergono con chiarezza i tre caratteri essenziali di quella cucina: il legame stretto con la stagionalità, l’origine territoriale degli ingredienti e un modo di cucinare che attribuiva valore al tempo.
L’abbinamento con i vini piemontesi
Infine, in calce a ogni ricetta c’è il consiglio dell’autore sull’abbinamento con il vino, limitato ai vini piemontesi. È vero che nei tempi ai quali risale questo ricettario non c’era tutta l’attenzione di oggi per il vino. Tutt’al più si accompagnava con un Dolcetto, una Barbera o un Nebbiolo. Ma pensando che queste ricette possono trovare realizzazione anche oggi, l’autore ha voluto aggiungere questo contributo di conoscenza per una migliore gratificazione del lettore.
Il libro
Curato nella grafica e nella stampa da Nerosubianco Edizioni di Cuneo, il libro è realizzato nel formato di 15 x 21 cm, con 168 pagine, in brossura cucita ed è proposto al prezzo di copertina di 17,50 euro.
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Alberto Lupini
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