Nell'Anno internazionale della frutta e della verdura si punta su salute e sostenibilità
Lo scopo è quello di sensibilizzare il pubblico sull'importanza di questi alimenti per la salute. Gli ortaggi sono alimenti spesso sprecati, ma d'altro canto valorizzati da cuochi di livello
02 giugno 2021 | 12:30
di Piera Genta
Rientra nel decennio dedicato dalle Nazione Unite alla nutrizione (2016-2025) e nel decennio dell’agricoltura familiare (2019-2028), due iniziative che danno grande visibilità ai piccoli produttori agricoli e favoriscono le reti di approvvigionamento di cibo sano. Le linee guida spiegate nel dossier sono essenzialmente 4 e prevedono un’azione di sensibilizzazione sui vantaggi per la salute nel consumare frutta e verdura; nel promuovere stili di vita sani ed equilibrati; nel condividere le migliori pratiche anche con la creazione di programmi di formazione; di ridurre le perdite e gli sprechi.
Per frutta e verdura si intendono le parti edibili dei vegetali, dai fiori alle radici passando per i germogli, coltivati o di origine selvatica, allo stato grezzo o minimamente trasformati ma che mantengono le proprietà del prodotto fresco. Non si considerano frutta e verdura i tuberi e le radici amidacee come la patata, i legumi, i cereali, la frutta a guscio e i semi. Altra cosa sono i prodotti trasformati come i succhi di frutta o i sostitutivi della carne a base vegetale.
La dieta ideale
Per ottenerne gli effetti benefici, la frutta e la verdura devono essere consumate in quantità adeguata tutti i giorni, all’interno di una dieta sana e diversificata. In particolare, si dovrebbero consumare almeno cinque porzioni (o 400 grammi) al giorno di frutta e verdura, introducendole già a partire dai 6 mesi di età e mantenendo questa abitudine per tutto l’arco della vita.Frutta e verdura, chi non ne ha e chi ne ha ma la spreca
Eppure nel 2021 non se ne consuma abbastanza e, secondo il rapporto annuale della Fao sullo stato di sicurezza alimentare, 3 miliardi di persone nel mondo non hanno la possibilità socio-economica di adottare una dieta salutare - per 1 miliardo e mezzo è impossibile anche seguire un regime alimentare che raggiunga gli standard minimi di nutrienti essenziali. Ci sono poi i casi in cui, nonostante questi alimenti siano a disposizione, non vengono consumati a sufficienza.A causa dell’alta deperibilità del prodotto fresco, frutta e verdura sono gli alimenti che più subiscono perdite e sprechi. Si stima che fino al 50% di frutta e verdura prodotto nei paesi in via di sviluppo vada perso tra il momento della raccolta e il consumo. E questo significa anche una perdita e uno spreco di risorse.
I cuochi attenti al prodotto locale e stagionale
We’re Smart World - l’associazione belga, nata da un’idea di Frank Fol, The Vegetables Chef, che promuove uno stile di ristorazione orientata alla sostenibilità e all’uso delle verdure e della frutta al centro della proposta culinaria - ha lanciato il nuovo “5 Radishes” Chefs Club. Il collettivo riunisce i 79 migliori ristoranti di verdure del mondo che hanno ottenuto la prestigiosa valutazione “5 Radishes” (ravanelli). Tra i criteri di selezione per ottenere il punteggio di 5 ravanelli vi sono la peculiarità di utilizzare frutta e verdura in almeno due terzi del menu e la grande attenzione ai prodotti locali e sostenibili, unitamente al disporre di sistemi per limitare il consumo di acqua ed energia all’interno del locale. Cinque gli italiani inseriti: Enrico Crippa (Piazza Duomo), Pietro Leemann (Joia), Michelangelo Mammoliti (La Madernassa), Luigi Taglienti e Gaetano Trovato (Arnolfo).© Riproduzione riservata
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Alberto Lupini