Nel 2021 il turismo italiano può ripartire? Sì, ma servono gli aiuti dello Stato (e la capacità degli imprenditori)

Il convegno di Elle Decor fa il punto sullo stato di un settore che ha perso il 71% di visitatori internazionali e oltre 30 miliardi di euro rispetto al 2019. Ripensare gli spazi sulle nuove necessità della clientela

18 gennaio 2021 | 10:35
Con il primo convegno digitale 2021 “Progettare la Nuova Ospitalità”, Elle Decor Italia, brand di design, interiors e architettura, si pone come obiettivo l’apertura di un tavolo di confronto sul cambiamento che oggi sta interessando il settore dell’hospitality nell'era post-pandemia.


Il convegno di Elle Decor ha promosso un confronto sul cambiamento dell’hospitality nell'era post-pandemia

A moderare la sessione di lavoro aperta da Giacomo Moletto, country manager di Hearst Italia, Livia Peraldo Matton, direttore di Elle Decor Italia, che ha spiegato che il convegno si inserisce nell’ambito di Elle Decor Grand Hotel, la mostra-installazione nata con l’intento di riflettere sull’evoluzione costante del concetto di hotellerie, inaugurata a novembre 2020, e sviluppata in digitale, è giunta alla sua quinta edizione.


Giorgio Palmucci

Giorgio Palmucci
, presidente di Enit - Agenzia nazionale del turismo, ha presentato una sintesi sull’andamento del settore nel 2020, tracciando gli scenari di medio e lungo termine. «Le restrizioni che hanno coinvolto a livello globale il settore dei viaggi hanno impattato negativamente anche sull’Italia che nel 2020 ha subito una perdita poco inferiore rispetto alla media europea sia in termini di arrivi che di ricavi – ha spiegato - L’anno appena trascorso sarà ricordato per la grande assenza dei visitatori internazionali, -71% rispetto al 2019, e dal forte impatto che questo vuoto avrà prodotto sulla spesa turistica, -30,2 miliardi di euro rispetto al 2019. L’anno che ci aspetta, benché distante dai risultati del 2019, vedrà riaffacciarsi seppur timidamente i viaggiatori stranieri e una parte del mercato domestico entrambi desiderosi di voler tornare a visitare le nostre belle località».


Maria Carmela Colaiacovo

Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente dell’Associazione italiana Confindustria Alberghi ha fatto il punto sulla situazione degli alberghi in Italia e definito le caratteristiche della nuova ospitalità: «Ripensare gli spazi sulle nuove necessità della clientela post Covid. Soluzioni che richiedono attenzione e investimenti per garantire un soggiorno sereno e in totale sicurezza. Per questo gli spunti e le suggestioni raccolte in questa giornata con Elle Decor Italia hanno come obiettivo quello di fornire alcune soluzioni pratiche per intervenire coerentemente sulla struttura in modo pragmatico ed efficace. Interventi necessari per ripartire ma che rischiano di pesare ulteriormente sulle aziende già provate dalla crisi. Ancora una volta dobbiamo sollecitare Governo e Istituzioni per il potenziamento delle misure per la riqualificazione. Le nostre aziende hanno bisogno di aiuti per sopravvivere ma anche per una ripartenza bruciante quando finalmente si potrà tornare a viaggiare».

Investimenti sia nelle strutture che nei modelli di governance
Le macro tendenze economiche e sociali in atto sono state presentate da Magda Antonioli, direttore Acme dell’Università Bocconi di Milano: «Progettare una nuova ospitalità per il turismo italiano significa ripensare l’offerta ricettiva, tenendo conto e ascoltando i trends della nuova domanda e dei consumi in era post Covid e allo stesso tempo approfittarne per ridefinire e qualificare  le nostre strutture. Investimenti sia nelle strutture che nei modelli di governance, accrescere la produttività anche di sistema e a livello territoriale con recuperi di aree minori e identità territoriali tipiche dell’italian way of living sono alcuni degli esempi proposti».

La seconda parte del convegno ha visto protagonisti della tavola rotonda “Progettare l’hotel di domani: la visione degli architetti” i designer coinvolti dal 2016 a oggi nel progetto di Elle Decor Grand Hotel.


Le aziende alberghiere hanno bisogno di aiuti per sopravvivere ma anche per una ripartenza bruciante

Da sottolineare l’intervento di Piero Lissonim che ha dichiarato che «Gli alberghi per noi sono sempre state creature complesse, disegnate come multidisciplinari e multifunzionali, progettate per fare diverse cose, così come fortemente legate e interconnesse con il luogo in cui sorgono. Il tutto viene poi cucito con l’architettura. La sostenibilità è sempre stata una richiesta specifica e connaturata ai nostri progetti, dall’utilizzo dell’acqua, alla gestione delle temperature oppure l’utilizzo corretto dei materiali, così come abbiamo sempre pensato alla costante sanificazione dei luoghi e al distanziamento naturale negli ambienti».

Patricia Urquiola, definendo i fattori per la progettazione in epoca post Covid, ha invece sottolineato la necessità di una maggiore integrazione tra architettura e interior design, in una compartimentazione tra spazi pubblici e spazi privati dove il verde avrà sempre maggiore rilevanza.  Un hotel “emozionale” in grado di fornire esperienze per ospiti e per cittadini, supportato dalla tecnologia per l’erogazione di servizi personalizzati e capace di generare valore e lavoro per la comunità.

Ripensare l'offerta turistica in occasione del G20
In chiusura, il convegno ha raccolto l’intervento di Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario del Ministero per le Attività culturali e per il turismo, che ha confermato l’attenzione delle istituzioni per preservare e rilanciare questo settore così importante per il Made in Italy. «Lo scenario del settore del turismo – ha dichiarato - è completamente stravolto dagli effetti economici della pandemia. Oggi in Italia la quasi totalità delle strutture ricettive è chiusa o sta riaprendo ora. Dovremo prepararci a una richiesta diversa di turismo, non solo per le regole previste dall’Oms coi protocolli sanitari ma anche dai risvolti che i mesi di blocco legati alla pandemia hanno avuto sul vissuto dei cittadini. Non tutto sarà subito come prima e forse chissà se mai tornerà quel mondo per come l’abbiamo conosciuto. Quest’anno l’Italia guiderà anche il G20 e sarà quella l’occasione per ripensare, insieme agli altri Paesi, anche l’intera offerta turistica alla luce di queste nuove esigenze che il turista dei prossimi anni vorrà trovare, a partire dal sistema dell’ospitalità.

Oltre ciò, sono sempre più convinta che la direzione che dobbiamo intraprendere, e che in parte abbiamo già intrapreso, è quella di una concezione sostenibile e meno impattante per i territori. L’Unwto ha sottolineato la necessità di ricostruire l'industria del turismo in un modo che sia "sicuro, equo e rispettoso del clima”. Sono convinta che la resilienza di questo settore possa divenire tale e trasformarsi anche in capacità di crescita, solo se inquadrata in uno schema che sappia guardare oltre i vecchi steccati, che sappia ripartire, appunto, dalla fantasia, la creatività, l’estro dei progettisti italiani e da una concezione più sostenibile dell’idea stessa del viaggio».

Per informazioni: www.alberghicoinfindustria.it

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Alberto Lupini


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