Natale, cresce il budget di spesa In cibo e vino un terzo dei regali

Secondo uno studio di Confcommercio, gli italiani spenderanno circa 174 euro a testa, sulla spinta anche delle tredicesime in arrivo. Per il 52% delle famiglie, il budget per i regali andrà dai 100 ai 300 euro . E il 30% sotto l’albero metterà cesti enogastronomici: preferiti i prodotti di qualità, dai vini ai salumi, dai dolci tradizionali alle conserve

16 dicembre 2019 | 09:40
Sarà un Natale un po’ più caro, quello del 2019: gli italiani spenderanno infatti un po’ più dell’anno scorso per farsi i regali, anche se la media dei 174 euro a testa (la stima è di Confcommercio), è ancora lontana dai budget pre-crisi di 10 anni fa, quando si passavano i 220 euro pro capite.

La spesa media per i regali di Natale è di 174 euro

E anche quest’anno si conferma la tendenza a regalare prodotti enogastronomici: lo farà quasi un italiano su tre, il 30% della popolazione, che ha scelto di donare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici e imbandire le tavole delle feste dove sempre più spesso si discute di cibo e ricette.

La stima, questa volta, arriva dall’analisi Coldiretti/Ixè, diffusa nel penultimo fine settimana di acquisti prima del Natale. Per i regali la maggioranza del 52% delle famiglie italiane - sottolinea la Coldiretti - ha fissato quest’anno un budget tra i 100 ed i 300 euro, il 31% sotto i 100 euro, il 14% dai 300 ai mille euro e un fortunato 3% supera i mille euro, tra quelli che rispondono.

In molti faranno ricorso alla tredicesima e si registra quest’anno una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.

Molto diffuso l’omaggio dei cesti enogastronomici, accanto all’immancabile panettone infatti si è affermata la ricerca minuziosa di, formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali toriche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre più spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina.

«Per la ricerca del regalo - dice ancora Coldiretti - c’è la tendenza dunque a scovare la curiosità e il miglior rapporto prezzo/qualità nei diversi luoghi di acquisto senza preclusioni, dalla grande distribuzione ai piccoli negozi, da internet fino ai mercatini. Sette italiani su dieci (70%) frequentano quest’anno i tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane nel periodo di Natale e tra questi ben la metà (50%) vi acquista proprio prodotti enogastronomici».

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Alberto Lupini


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