Mozzarella di Bufala Campana Dop, 2021 da record: 54mila tonnellate
Il 2021 è stato anno importante per la produzione. Tuttavia, l’immediato futuro prefigura situazione di rischio cagionate dall’aumento dei costi che gravano sui caseifici
La porcellana bianca, ovvero la Mozzarella di Bufala Campana Dop, consuntiva il 2021 classificandolo come l’anno del record per la produzione. Sono stati prodotte oltre 54mila tonnellate di Mozzarella di Bufala Campana Dop. Questi volumi superano i livelli ante pandemia, con un circa +8% sull’anno 2020 e un circa +9% sull’anno 2019.
Comparto florido ma il futuro...
Pertanto, la realtà espressa in numeri fotografa un comparto florido e in costante espansione. Tuttavia, l’immediato futuro prefigura situazioni di rischio cagionate dall’aumento dei costi che gravano sui caseifici, a partire dai costi delle utility fino ai costi per il packaging e per le spedizioni. Il prezzo di vendita a scaffale nelle zone di produzione, ovvero Campania e Basso Lazio, è salito di circa 2 euro al kg, quindi dai 12 euro/kg di “prima” ai 14 euro/kg di “adesso”. Nel resto del Paese, a scaffale, la Mozzarella di Bufala Campana Dop la si trova a circa 19 euro/kg.
Il Consorzio: Adeguare i listini dei prezzi
Del problema del pricing è ben consapevole Domenico Raimondo, presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop, che lucidamente dichiara: «Vi è abbondanza di latte e abbiamo già dimostrato un’immediata capacità di reazione e una grande resilienza durante la fase acuta della pandemia. Ora la filiera potrebbe ancora crescere, ma invece essa patisce un inquietante paradosso: a causa della guerra e dell’insostenibile aumento dei costi di produzione, le nostre aziende rischiano il collasso. Si deve interviene tempestivamente per adeguare i listini dei prezzi».
E difatti, anche a causa della guerra in Ucraina, sono raddoppiate le spese per il gas e già solo a fronte di tale raddoppio, l’incremento finale dei costi si attesa su un pericoloso +10% sui bilanci. Giusto per stare “allegri” (!), analogo raddoppio dei costi lo si patisce anche per l’energia elettrica.
E si tace dei considerevoli aumenti dei costi di shipping che mettono a rischio il mantenimento dei lusinghieri risultati che all’estero provengono principalmente dai Paesi Ue (Francia prima di tutti) e dagli Usa.
Cogliere le opportunità
Come sovente accade, pur non nell’immediatezza del termine breve, bensì ponendosi obiettivo al termine medio, dalle minacce sortiranno opportunità, soprattutto se si sapranno utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie e le misure del Pnrr.
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Alberto Lupini