Molino Stucky, l'hotel di Venezia che piace a tutti, dalle famiglie ai businessman
Con piscina, spa, centro congressi, alta ristorazione e kids club l'Hilton di Venezia offre soluzioni per ogni tipo di turismo. Le prenotazioni confermano previsioni positive per i prossimi mesi
Il turismo torna a fare vivere e ad affollare (magari fin troppo) Venezia. E la conferma viene dagli hotel che dopo due anni vissuti fra alti e bassi, con lunghi periodi di chiusure o scarsità di presenze, ora guardando con ottimismo ai prossimi mesi. La conferma viene da uno dei più importanti alberghi della città, l'Hilton Molino Stucky che con le sue 379 camere e suite, bar e piscina panoramici all’ottavo piano, un’offerta gastronomica d’eccellenza, il più grande centro congressi e la seconda spa più grande della città rappresenta certamente uno dei termometri più significativi per l'andamento turistico. Ne parliamo col generale manager dell'hotel, Massimiliano Perversi, che sottolinea il ritorno degli stranieri e la ripresa dell'attività congressuale.
Venezia torna ad essere affollata e in sold out. Come si è organizzato il Molino Stucky Venice per la ripresa in grande stile del turismo?
«Abbiamo riattivato tutti i servizi e ci siamo organizzati per offrire un soggiorno tailor made, studiato in base alle esigenze dell’ospite. Tutti gli outlet di ristorazione, che erano stati ridotti in periodo di bassa occupazione, lavorano adesso a pieno regime. Inoltre, abbiamo potenziato il servizio shuttle che collega l’albergo a piazza San Marco, abbiamo introdotto il kids club nei periodi in cui è maggiore il turismo familiare».
La vostra clientela è sempre stata prevalentemente straniera, e ora tornano anche gli americani. Come sono le prenotazioni per le prossime settimane e quale è l’effetto della guerra in Ucraina?
«Per le prossime settimane il trend di alta occupazione è stabile, abbiamo un boom di prenotazioni per i prossimi mesi con turisti provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli USA. Al momento non abbiamo rilevato nessun effetto negativo legato alla guerra in Ucraina».
L’hotel si è sempre caratterizzato per un’importante attività congressuale e ultimamente avete rilanciato proprio i servizi business. Quali sono i vostri punti di forza in questo campo?
«Grazie al ritorno degli eventi anche sul fronte delle attività congressuali abbiamo la completa riattivazione di tutti i servizi e di tutti gli spazi. Il Molino Stucky vanta al suo interno il più grande centro congressi del Triveneto ed è un vero e proprio punto di riferimento della convegnistica internazionale per l’organizzazione di importanti eventi, non solo aziendali ma anche privati. La nostra offerta è sempre più varia e personalizzabile sia nella ristorazione che in tutti i servizi legati dell’eventistica. Le soluzioni originali per qualsiasi tipologia di evento sono alla base del successo, e a queste caratteristiche si somma un elemento quanto mai importante ed attuale: la sostenibilità. Con la nostra proposta Carbon Neutral, limitiamo l’impatto sull’ambiente delle attività di eventistica che si svolgono in albergo».
L’hotel si sta rinnovando profondamente. Molte camere sono state rifatte con uno stile più leisure e fresco. Qual è il progetto generale e a cosa puntate?
«Il gruppo Marseglia, sulla base dei risultati positivi del periodo post Covid, ha intenzione di continuare a investire nel rinnovamento dell’albergo: verrà completato il restauro di tutte le camere, e, a partire dal 2023 si attueranno rinnovamenti negli outlet di ristorazione. Inoltre è prevista la realizzazione di una copertura allo Skyline Bar, uno dei più famosi e frequentati di Venezia e non solo, in modo che possa essere fruibile indistintamente nella stagione estiva come in quella invernale».
Quanto conta per voi la ristorazione e che progetti ci sono da qui a ottobre?
«La ristorazione è molto importante per il Molino Stucky, e da qui a ottobre abbiamo in progetto la riapertura e la valorizzazione dei nostri ristoranti, che avranno caratteristiche diverse e ben definite. Il Rialto è un all day restaurant che offre piatti italiani e internazionali, il Bacaromi è il tipico Bacaro Veneziano amato e frequentato non solo dagli ospiti dell’hotel ma anche e soprattutto da veneziani, e infine il ristorante Aromi è più elegante ma non eccessivamente formale, con un’offerta food di alto livello. In tutti i casi molto importante è il legame con il territorio».
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Il Molino è uno dei pochi hotel a Venezia che dispone di una SPA e di una piscina. Quanto è determinante questo nella scelta dell’hotel da parte della vostra clientela?
«Sia la spa che la piscina sono molto importanti, in quanto caratteristica unica che ci distingue da tutti gli altri alberghi. Per la spa stiamo progettando un rinnovamento che ne alzerà il già alto livello qualitativo, e per la piscina stiamo studiando una serie di accorgimenti che porteranno a rendere l’esperienza ancora più unica e piacevole».
Con il ritorno alla quasi normalità si ripropone il problema dell’assalto di un turismo mordi e fuggi. Tornelli e tasse di ingresso potrebbero non essere sufficienti. Per la vostra posizione defilata dai percorsi pedonali non siete coinvolti nel caos, ma la vostra clientela potrebbe essere disturbata. Cosa ne pensa?
«È vero che il Molino Stucky si trova in una posizione particolarmente felice perché fuori dalla calca dei turisti e vissuta soprattutto dai veneziani, ma i nostri ospiti si recano comunque nei luoghi di maggior interesse turistico e sentono il disagio dell’affollamento eccessivo. Ben vengano quindi tutte le azioni e gli accorgimenti che permettano di gestire al meglio i flussi».
Per Venezia è ancora irrisolto il problema delle navi da crociera. Qual è il suo parere su questo tema?
«Le grandi navi non passano più nel canale della Giudecca, ma la gestione delle crociere resta problematica perché il nuovo sistema organizzativo ancora non è rodato e presenta non poche criticità. Le prime navi che sono arrivate a Venezia stanno avendo difficoltà logistiche, che speriamo si possano risolvere in tempi brevi».
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Alberto Lupini