Moebius, dopo bar e bistrot tocca al ristorante. In cucina Croatti
Il tapa bistrot e il cocktail bar hanno aperto a fine luglio, il ristorante, che non vuole essere definito gourmet, sarà inaugurato il 30 ottobre. Lo abbiamo visitato in anteprima a Milano
27 settembre 2019 | 18:55
di Gabriele Ancona
L'area Tapa Bistrot con il tavolo colndiviso
Guida il locale il 27enne Lorenzo Querci. Oltre a lui e Croatti, a orchestrare Moebius ci sono Luca Pilia (sous-chef), Filippo Arrighi (sommelier) e Paride Mencarani (maître).
Moebius è un locale di ampio respiro, con pilastri in cemento e pareti in mattone, putrelle ovunque e un arredo moderno, ma caldo. Il risultato è un accogliente spazio industriale d’atmosfera, arioso e pulito. Per nulla underground. Un vero luogo di incontro.
Il Tapa Bistrot propone una cucina dinamica con piatti di portata e tapas all’insegna della condivisione. Si declina lungo tutto l’arco della giornta, dalle 12 alle 23.
L’insegna Moebius si ispira al celebre fumettista francese, all'anagrafe Jean Giraud, scomparso nel 2012. Un autore d'avanguardia, sperimentale, un po’ folle: «È quello che voglio fare anch'io – ha spiegato Croatti – Proporre un concetto nuovo di cucina, ritornando alle mie origini romagnole, quindi all'idea di osteria, ma contemporanea e gastronomica. Una sintesi delle mie esperienze di cucina».
L'area Cocktail bar. Il ristorante di Moebius aprirà a fine ottobre
E Croatti la sa lunga. Da Los Angeles all'Angelini Osteria di Gino Angelini alla Spagna all’Akelarre con Pedro Subijana, tre stelle Michelin di San Sebastian. Poi in Francia al Les Terrasses de Lyon del Villa Florentine di Lione, in Italia al Grand Hotel Miramonti Majestic di Cortina d’Ampezzo, ancora in Francia, a Lione, con Paul Bocuse a l’Auberge du Pont de Collonges. La prima stella l’ha conquistata nel 2013 a Madonna di Campiglio come executive chef del Dolomieu, dove ha firmato la carta per un decennio, la seconda lo scorso anno come chef dell’Orobianco di Alicante, primo ristorante di cucina italiana a ricevere il riconoscimento in Spagna.
Il menu dell’Osteria Gastronomica è un inno alla cucina italiana, dove la fantasia e l’esperienza giocano in ogni piatto con risultati che sfiorano l’avanguardia. Ne sono un esempio “La tripla evasione del calamaro”, una ricetta in tre portate all’insegna di grasso, caviale e lime e “Ho fatto un casino con l’ossobuco!”, che nasce da una serie passi falsi in fase di elaborazione che Enrico ha giocato a suo vantaggio rielaborando il piatto che vede l’agnolotto ripieno di ossobuco e condito con salsa di riccio.
Molto evoluta e fuori dagli schemi anche la carta dei vini impostata per vitigno, a cui fanno seguito le nazioni, le regioni, le denominazioni e le case vinicole.
Per informazioni: www.moebiusmilano.it
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Alberto Lupini