Mipaaf e Accademia della cucina insieme per valorizzare l'eccellenza italiana nel mondo

Tra gli obiettivi, dare vita a programmi di promozione legati al cibo e all’enogastronomia, sostenere la Dieta Mediterranea, individuare sinergie per il miglioramento delle produzioni gastronomiche e agroalimentari

03 marzo 2022 | 12:50
di Mariella Morosi

Con la firma di un accordo quadro con l'Accademia della Cucina italiana, il ministero delle Politiche Agricole si dimostra sempre più attento alla valorizzazione delle eccellenze dell'agroalimentare italiano e per farle conoscere in tutto il mondo. In questa direzione nella sede romana del dicastero è stato sottoscritto un protocollo d'intesa per progetti comuni tra il sottosegretario Gian Marco Centinaio e Paolo Petroni, presidente dell'Associazione fondata nel 1953 da Orio Vergani, e che vanta oltre 750 delegazioni in 50 Paesi del mondo. Tra gli obiettivi dell’accordo valorizzare la cucina italiana a livello comunitario e nel mondo con programmi di promozione legati al cibo e all’enogastronomia come patrimonio della cultura italiana, sostenere e diffondere le peculiarità della Dieta Mediterranea e favorirne la salvaguardia, individuare sinergie utili al miglioramento delle produzioni gastronomiche e agroalimentari attraverso il rispetto dei criteri di sostenibilità, certificazione della qualità e sicurezza dei cibi.

Sinergia tra l'Accademia della cucina italiana e il Mipaaf

È stato siglato al Mipaaf un protocollo d’intesa fra il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e l’Accademia italiana della cucina. L'obiettivo è tutelare e promuovere con varie iniziative la migliore tradizione italiana. «Questo accordo quadro - ha detto Centinaio - avviene in un momento storico in cui si parla di nuovi prodotti che vengono dall'estero e di etichettature e quando alcune eccellenze del nostro agroalimentare, le nostre tradizioni e il nostro stile di vita, vengono messi in discussione da normative discutibili, come il Nutriscore (l'etichettatura francese basata su colori che virano dal verde al rosso e lettere differenti, dalla A alla E per indicare la pericolosità dei cibi per la salute, ndr). Ma il nostro punto di forza è lavorare tutti insieme per tutelare la nostra cultura e il Paese dai mille campanili lo sta facendo. Con questo nuovo interlocutore verrà rafforzato il nostro messaggio, non solo tecnico ma culturale e storico, attraverso un piatto, un tartufo o un bicchiere di vino o tutto quello che viene valorizzato dagli chef nei ristoranti italiani. Ben vengano protocolli come questo, anche per il riflesso che potrebbe avere sul comparto turistico».

L'obiettivo dell'Accademia è rilanciare la cucina italiana all'estero

Rilanciare la cucina italiana all'estero è anche la mission dell'Accademia che già collabora attivamente con il ministero degli Affari Esteri per le Giornate della Cucina Italiana e che dal 2003 vanta il riconoscimento di Istituzione Culturale della Repubblica. «Il rischio dell'etichettatura - ha detto Petroni - è stato fortunatamente accantonato ma potrebbe di nuovo ripresentarsi ed è inconcepibile che la Dieta Mediterranea osannata in tutto il mondo e Patrimonio immateriale Unesco venga ora criticata nei suoi elementi fondanti. Per noi dell'Accademia della Cucina è molto importante questa intesa con il ministero delle Politiche Agricole che, ricordo, si chiama anche dell'Alimentazione».

 

Lo slogan per il 2022 dell'Accademia Italiana è: "La tavola del contadino"

Lo slogan per il 2022 dell'Accademia Italiana è "La tavola del contadino, il campo il cortile, la stalla". «Il processo che va dalla coltivazione alla trasformazione del cibo nel piatto ci vede da sempre impegnati - ha ripreso Petroni - E lo siamo più che mai in questo momento in cui la ristorazione sta soffrendo moltissimo».

L'export italiano ha registrato numeri notevoli nonostante la pandemia

L'export, nonostante la pandemia, ha segnato un balzo che non ha eguali in altri comparti: oltre 50 miliardi, mentre nel 2015 era poco sopra il 30 mliardi. «Sono i numeri - ha ricordato Centinaio - che ci mostrano il gradimento del mondo per il nostro agroalimentare. Inevitabile il riferimento alla guerra in atto in Ucraina, che è tra i maggiori produttori di grano e alla prospettiva da più parti ventilata di una ripercussione economica nel nostro Paese soprattutto nel comparto pane e pasta. I problemi, se ci saranno, dipenderanno da situazioni precedenti, come l'impennata già in corso dei costi energetici. Il prezzo del grano inoltre non dipende soltanto dal rapporto russo-ucraino ma anche da speculazioni internazionali e già l'anno scorso c'era stato un aumento consistente. Ci stiamo già interessando al sostegno del nostro comparto puntando ai progetti di filiera con una disponibilità di un miliardo e 200 milioni, perchè sul mercato arrivi sempre un prodotto di qualità. Ma la speranza è la rapida cessazione di un conflitto assurdo che non conviene a nessuno».

L'Accademia Italiana della Cucina è l'unica riconosciuta dal ministero

L'Accademia Italiana della Cucina è un’associazione privata riconosciuta con personalità giuridica, senza fini di lucro, apartitica, ideologicamente libera, che si ispira ai principi democratici della partecipazione di chiunque, in condizioni di parità. Esclusa dallo Statuto la presenza di cuochi, ristoratori o comunque di chi abbia interessi nel settore dell'enogastronomia. È anche l'unica associazione culturale riconosciuta in ambito gastronomico dal ministero dei Beni Culturali. La sua missione è quella della diffusione della cultura della cucina italiana attraverso la promozione di eventi e pubblicazioni come la rivista bimestrale "Civiltà della Tavola". Recente il successo dell'ultima: "La storia della cucina italiana a fumetti". Alla Bicocca di Milano è custodita una loro vasta biblioteca.

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Alberto Lupini


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