Milano dimezza l'extralberghiero. I proprietari: Colpa di scelte errate
Nonostante la tenuta del comparto a livello nazionale, l'extralberghiero meneghino ha perso nel 2020 il 54% del proprio fatturato, oltre 112 milioni in meno rispetto al 2019. Motivo? «Le scelte del Governo»
01 febbraio 2021 | 12:51
Milano dimezza il mercato turistico extralberghiero. Con una riduzione del 54,3% del fatturato, passato dai 207 milioni del 2019 ai 94,8 milioni di euro del 2020, i dati dell'osservarvatorio Otex promosso da Property Managers Italia parlano chiaro.
Milano in crisi di traffico
Il mercato dell’extralberghiero milanese presenta inoltre una riduzione dell'offerta di annunci di oltre 3027 unità a testimonianza del fatto che gli operatori stanno perdendo fiducia, uscendo dal mercato. «Questi dati - ha commentato Marco Nicosia, data analyst di Otex e fondatore di Full Price - confermano come la situazione, fatto salvo per i mesi di agosto, settembre ed ottobre, stia progressivamente peggiorando sia dal punto di vista della domanda che da quello dell'offerta, a causa delle forti restrizioni sui viaggi».
Una situazione che per Stafano Bettanin è figlia dell'incapacità delle istituzioni di mettere in campo misure idonee. A partire dalle ultime disposizioni del Governo come la possibilità di spostarsi nelle seconde case, negli appartamenti in affitto per almeno 30 giorni o negli hotel, ma non nelle case vacanza per brevi periodi, hanno provocato ingenti danni all’extralberghiero.
«La pandemia ha bloccato il mondo intero, e di questo non possiamo incolpare nessuno - ha affermato Bettanin - ma in Italia ci sono chiare responsabilità per il disastro a cui stiamo assistendo. Prendere decisioni sciagurate come quelle contenute negli ultimi Dpcm significa non conoscere affatto il settore e, di conseguenza, essere i responsabili della sua distruzione. Mi devono spiegare perché una stanza di albergo è sicura, ma una casa affittata per una settimana no. Queste assurdità non sono colpa del Covid, ma di una classe politica inadeguata che fa scelte irresponsabili e senza logica»
La tenuta del comparto
Nonostante l’anno nero del turismo, che ha lasciato sul terreno oltre 240 milioni di presenze in meno (-55% rispetto al 2019) e riportato l’Italia indietro di 50 anni, il comparto extralberghiero nel 2020 è riuscito a tenere botta a livello nazionale. Il 54% di presenze rispetto all’anno precedente supera infatti la performance di hotel e alberghi fermi al 46%.
Milano perde il 54,3% di fatturato extralberghiero
Milano in crisi di traffico
Il mercato dell’extralberghiero milanese presenta inoltre una riduzione dell'offerta di annunci di oltre 3027 unità a testimonianza del fatto che gli operatori stanno perdendo fiducia, uscendo dal mercato. «Questi dati - ha commentato Marco Nicosia, data analyst di Otex e fondatore di Full Price - confermano come la situazione, fatto salvo per i mesi di agosto, settembre ed ottobre, stia progressivamente peggiorando sia dal punto di vista della domanda che da quello dell'offerta, a causa delle forti restrizioni sui viaggi».
Una situazione che per Stafano Bettanin è figlia dell'incapacità delle istituzioni di mettere in campo misure idonee. A partire dalle ultime disposizioni del Governo come la possibilità di spostarsi nelle seconde case, negli appartamenti in affitto per almeno 30 giorni o negli hotel, ma non nelle case vacanza per brevi periodi, hanno provocato ingenti danni all’extralberghiero.
«La pandemia ha bloccato il mondo intero, e di questo non possiamo incolpare nessuno - ha affermato Bettanin - ma in Italia ci sono chiare responsabilità per il disastro a cui stiamo assistendo. Prendere decisioni sciagurate come quelle contenute negli ultimi Dpcm significa non conoscere affatto il settore e, di conseguenza, essere i responsabili della sua distruzione. Mi devono spiegare perché una stanza di albergo è sicura, ma una casa affittata per una settimana no. Queste assurdità non sono colpa del Covid, ma di una classe politica inadeguata che fa scelte irresponsabili e senza logica»
La tenuta del comparto
Nonostante l’anno nero del turismo, che ha lasciato sul terreno oltre 240 milioni di presenze in meno (-55% rispetto al 2019) e riportato l’Italia indietro di 50 anni, il comparto extralberghiero nel 2020 è riuscito a tenere botta a livello nazionale. Il 54% di presenze rispetto all’anno precedente supera infatti la performance di hotel e alberghi fermi al 46%.
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Alberto Lupini
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