Merkel: No ai viaggi all’estero Un freno al turismo di settembre
Sono stati 8 milioni gli stranieri in meno in Italia ad agosto, rispetto al 2019 e a settembre andrà peggio anche a causa delle disposizioni della cancelliera che ha invitato i tedeschi a non lasciare il Paese
01 settembre 2020 | 10:15
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha invitato a non spostarsi tra Paesi europei visto che i contagi sono tornati ad alzarsi. E così il turismo italiano, già abbastanza in ginocchio, subisce un’altra “bastonata” in vista di settembre. E sono soprattutto le località che solitamente attirano i tedeschi a soffrire, come la Versilia. Lungo tutta la riviera sono fioccate le disdette di prenotazioni franco-tedesche per la prima quindicina di settembre. Ma da metà mese in poi è buio pesto per tutti gli alberghi della costa.
«La città s’è svuotata - ammette a La Nazione il presidente dei balneari Pietro Guardi nel primo giorno di settembre, oltre tutto piovoso - tantissimi erano già partiti prima di domenica a causa del maltempo previsto. Adesso sul mare non c’è quasi più nessuno, e non ci sono prenotazioni di vacanzieri settembrini. Sono rimaste poche famiglie. Magari qualche nonno coi nipoti che approfittano della riapertura delle scuole il 14 settembre. Anche se nei prossimi giorni tornerà il bel tempo, annunciato dalle previsioni, non ci sono avvisaglie di ritorni. Ma questo lo vedremo domenica prossima, alla fine della settimana. Mancano gli stranieri: io ne ho uno solo, che aveva timidamente prenotato poco prima di partire».
Se gli stabilimenti balneari, come abbiamo raccontato, hanno limitato i danni tra luglio e agosto, gli alberghi invece non ce l’hanno fatta e vedono nero anche all’orizzonte. Elisabetta Lupori traccia un quadro poco rassicurante della categoria viareggina: «Sì, purtroppo la stagione è già finita, più o meno. Il grosso della clientela alberghiera è partito il 24 agosto, ma con le prenotazioni last minute anche l’ultima settimana del mese è andata abbastanza bene. Ora sono partiti anche questi. E le prenotazioni per settembre sono il 25-30% dell’anno scorso».
«Settembre - prosegue Lupori - non è più il mese degli stranieri, e degli italiani che venivano nei weekend se in città continuava a fare caldo. Il Covid ha messo in sofferenza anche settembre. La cancelliera Merkel ha detto ai tedeschi che escono dalla Germania senza motivi di lavoro o altre giustificazioni, che non avranno aiuti di stato in caso di contagio da Covid. La Francia coi contagi è messa malissimo di suo. Temiamo che altri stranieri non arriveranno, e ovunque i tedeschi stanno cancellando le prenotazioni di settembre. Ma se ora c’è poco, dopo il 15 c’è il vuoto. Riuscire a chiudere il mese con la metà delle presenze dell’anno scorso sarebbe un successone. Però le prospettive sono bruttissime. Non si sa quanti albergatori reggeranno il bilancio gestionale di tutto l’anno: abbiamo fatto un giugno inesistente, luglio bene solo nei weekend, e bene il mese di agosto. Inoltre non si sa che ne sarà degli arrivi per i Comics in versione ridotta. Se mancherà anche quel lavoro non si sa quanti sopravviveranno all’inverno. Siamo di nuovo sull’orlo del baratro».
Non a Forte dei Marmi, però, dove i contraccolpi del Covid arrivano attutiti dal benessere della clientela d’alto censo. «Da noi la prima quindicina di settembre ha prospettive discrete - ammette Paolo Corchia - però l’incognita di scuole e elezioni, e i casi di Covid in aumento, ci preoccupano. C’è comunque una ripresa del turismo comunitario, tedeschi e francesi pensano che in Italia ci siano meno rischi che a casa loro. Certo, la presa di posizione della Merkel non ci ha aiutato. Sicuramente ha prodotto disdette, comunque non numerose al Forte. Ma non sarà un settembre come in passato, dopo il 14 non ci sono previsioni né prenotazioni. Col Covid sono spariti i gruppi organizzati e le grandi manifestazioni».
Spiagge della Versilia vuote per settembre
«La città s’è svuotata - ammette a La Nazione il presidente dei balneari Pietro Guardi nel primo giorno di settembre, oltre tutto piovoso - tantissimi erano già partiti prima di domenica a causa del maltempo previsto. Adesso sul mare non c’è quasi più nessuno, e non ci sono prenotazioni di vacanzieri settembrini. Sono rimaste poche famiglie. Magari qualche nonno coi nipoti che approfittano della riapertura delle scuole il 14 settembre. Anche se nei prossimi giorni tornerà il bel tempo, annunciato dalle previsioni, non ci sono avvisaglie di ritorni. Ma questo lo vedremo domenica prossima, alla fine della settimana. Mancano gli stranieri: io ne ho uno solo, che aveva timidamente prenotato poco prima di partire».
Se gli stabilimenti balneari, come abbiamo raccontato, hanno limitato i danni tra luglio e agosto, gli alberghi invece non ce l’hanno fatta e vedono nero anche all’orizzonte. Elisabetta Lupori traccia un quadro poco rassicurante della categoria viareggina: «Sì, purtroppo la stagione è già finita, più o meno. Il grosso della clientela alberghiera è partito il 24 agosto, ma con le prenotazioni last minute anche l’ultima settimana del mese è andata abbastanza bene. Ora sono partiti anche questi. E le prenotazioni per settembre sono il 25-30% dell’anno scorso».
«Settembre - prosegue Lupori - non è più il mese degli stranieri, e degli italiani che venivano nei weekend se in città continuava a fare caldo. Il Covid ha messo in sofferenza anche settembre. La cancelliera Merkel ha detto ai tedeschi che escono dalla Germania senza motivi di lavoro o altre giustificazioni, che non avranno aiuti di stato in caso di contagio da Covid. La Francia coi contagi è messa malissimo di suo. Temiamo che altri stranieri non arriveranno, e ovunque i tedeschi stanno cancellando le prenotazioni di settembre. Ma se ora c’è poco, dopo il 15 c’è il vuoto. Riuscire a chiudere il mese con la metà delle presenze dell’anno scorso sarebbe un successone. Però le prospettive sono bruttissime. Non si sa quanti albergatori reggeranno il bilancio gestionale di tutto l’anno: abbiamo fatto un giugno inesistente, luglio bene solo nei weekend, e bene il mese di agosto. Inoltre non si sa che ne sarà degli arrivi per i Comics in versione ridotta. Se mancherà anche quel lavoro non si sa quanti sopravviveranno all’inverno. Siamo di nuovo sull’orlo del baratro».
Non a Forte dei Marmi, però, dove i contraccolpi del Covid arrivano attutiti dal benessere della clientela d’alto censo. «Da noi la prima quindicina di settembre ha prospettive discrete - ammette Paolo Corchia - però l’incognita di scuole e elezioni, e i casi di Covid in aumento, ci preoccupano. C’è comunque una ripresa del turismo comunitario, tedeschi e francesi pensano che in Italia ci siano meno rischi che a casa loro. Certo, la presa di posizione della Merkel non ci ha aiutato. Sicuramente ha prodotto disdette, comunque non numerose al Forte. Ma non sarà un settembre come in passato, dopo il 14 non ci sono previsioni né prenotazioni. Col Covid sono spariti i gruppi organizzati e le grandi manifestazioni».
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Alberto Lupini
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