McDonald’s vuole crescere in Italia puntando sui suoi fornitori locali
Il gruppo vuole raggiungere il migliaio di locali, puntando su materie prime made in Italy e su nuove assunzioni, in contrasto con il recente trend che vede molti giovani rifiutare impieghi nel mondo della ristorazione
La catena di ristoranti McDonald’s punta forte sull’Italia. I vertici della multinazionale americana credono nelle potenzialità del nostro Paese. E per farlo continueranno a puntare sempre di più su materie prime made in Italy e assumendo nuovo personale. L’obiettivo è raggiungere il migliaio di ristoranti a fronte degli attuali seicento.
McDonald’s vuole espandersi in Italia
Attualmente in Italia la catena di ristoranti McDonald’s conta seicento locali (la maggior parte sono franchising) e 27mila dipendenti, dati che la multinazionale vorrebbe drasticamente incrementare. E per farlo continuerà a puntare sempre di più sulle materie prime prodotte da fornitori del nostro Paese. Al momento l’indotto è costituito dall’85% da fornitori italiani per un valore di 250 milioni di euro. Basti pensare alla carne bovina, che proviene da 15mila allevamenti sparsi in tutta la Penisola; il pollo è allevato in Italia e fornito da Amadori. Il latte che viene utilizzato per fare i gelati è quello della Granarolo. Senza contare le 450 tonnellate annue di Parmigiano reggiano, la frutta e la verdura fresche, il pane e i salumi.
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La collaborazione con quindici consorzi di tutela
La multinazionale ha tessuto rapporti con 15 consorzi di tutela che ha portato a inserire oltre 3mila tonnellate di prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) e indicazione di origine protetta (Igp).
L’obiettivo: raggiungere le mille aperture
La multinazionale americana punta a raggiungere il dato delle mille aperture, assumendo anche 3mila dipendenti. Un dato che se venisse raggiunto, sarebbe decisamente in controtendenza rispetto a quelli emersi questa estate, dove il settore della ristorazione ha fatto particolarmente fatica a trovare personale, specialmente tra le nuove leve.
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Alberto Lupini