Mascherine al chiuso: ecco per chi resteranno obbligatorie

Tra 10 giorni scatta l'addio al Green pass e alle mascherine al chiuso. Ma il Governo sta ancora valutando di inserire qualche eccezione, almeno per un altro mese

20 aprile 2022 | 12:49

Conto alla rovescia per l'addio al Green pass e alle mascherine al chiuso. Secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, «ci sono le condizioni per procedere col togliere le mascherine al chiuso» come misura obbligatoria. Ma per quest’ultime potrebbe esserci ancora qualche eccezione. Secondo la road map decisa dal Governo per allentare gradualmente le restrizioni antiCovid dall'1° maggio non si dovrebbe più indossare obbligatoriamente la mascherina Ffp2 per entrare nei bar e nei ristoranti, anche se resterà la raccomandazione di indossarla in caso di assembramenti. Bisognerebbe invece continuare a indossarle sui bus e sulle metropolitane, ma anche sui treni a lunga percorrenza, come treni e traghetti. Mentre al lavoro dovrebbe bastare quella chirurgica, mentre si apre il fronte della scuola dove cresce il pressing per toglierla. La decisione definitiva sarà presa in questi giorni. A prendere la parola saranno innanzitutto gli esperti a cui chiederà consiglio il ministro della Salute Roberto Speranza nei prossimi giorni. Poi la decisione sarà condivisa a livello “politico” e quindi con il premier Mario Draghi e i colleghi ministri del Governo.

Via la mascherina in ristoranti e bar

Rispettando il calendario previsto, la mascherina si dovrebbe togliere al ristorante, al bar, nei circoli ricreativi e culturali, anche se resterà sempre la raccomandazione di indossarla in caso di assembramenti.

 

 

Ffp2 sui mezzi di trasporto

Si va verso una proroga dell'uso della mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto. Il Governo sembra orientato a mantenere l'obbligo di indossarla sia sul trasporto pubblico locale locali (bus, tram e metropolitana), sia sui mezzi a lunga percorrenza (arei, treni, navi e traghetti).

Mascherina chirurgica al cinema, a teatro e in discoteca

Di fronte a un numero di contagi ancora elevato (il bollettino Covid ieri ha registrato 27.214 nuovi casi) e con un tasso di positività oltre il 15%, la mascherina potrebbe restare obbligatoria in altri luoghi al chiuso dove il distanziamento è impossibile come cinema, teatri, concerti e discoteche al chiuso (già ora nelle discoteche la mascherina può essere tolta quando si balla). In tutti questi casi potrebbe bastare la mascherinaa chirurgica.

Al lavoro, differenze tra pubblico e privato

L’obbligo di mascherine al chiuso dovrebbe essere confermato fino a giugno nei luoghi di lavoro e negli uffici pubblici, come nei supermercati per il personale dipendente (commessi, cassieri, magazzinieri), dove potrebbe essere sufficiente indossare la mascherina chirurgica. L'ultima parola spetta alle parti sociali. Si lavora all'ipotesi di una proroga dell’obbligo di indossare la mascherina chirurgica dove non è possibile mantenere la distanza di un metro tra i lavoratori. Nel settore privato in ogni caso a decidere saranno le singole aziende che, a maggior tutela e prevenzione dei propri dipendenti, potrebbero mantenere l'obbligo di indossare la FFp2 nei luoghi di lavoro.

A scuola la politica si divide

Resta il nodo scuola dove le mascherine, secondo l’ultimo decreto Covid, dovrebbero essere obbligatorie fino alla fine dell’anno scolastico. Ma cresce il pressing per toglierle e di seguire l'esempio della Spagna. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa è stato chiaro: «Sarei per eliminarle soprattutto durante le ore di lezione, quando gli alunni sono seduti al loro posto e sono attivi i sistemi di areazione e garantito il ricambio d'aria e il distanziamento». Ma la posizione non ècondivisa dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che vorrebbe mantenerle ancora per poco più di un mese, per traghettare la scuola in sicurezza fino alla fine dell’anno scolastico, previsto per giugno.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024