A Venezia tutti ringraziano il Mose: «Ha salvato città e turismo»

Linea di pensiero comune e condivisa quella di chef, manager, ristoratori di esercizi commerciali ed hotel sulla Laguna. Senza il Mose gli ultimi giorni sarebbero potuti esser stati devastanti per la città . «Poteva essere peggio del 2019» ci dicono. Soddisfatto il sindaco Brugraro: «I benefici superano i costi»

06 novembre 2023 | 17:29
di Alessandro Creta

Una forte ondata di maltempo ha colpito il Centro/Nord Italia. Tanti i danni registrati in Toscana, così come in Liguria, tante le zone allagate e purtroppo, anche in questa occasione, ci sono state delle vittime dovute agli allagamenti. Oggi la situazione sembra essersi un po' placata ma si tiene costantemente monitorata la situazione meteo per cercare, nei limiti del possibile, di evitare altri danni in caso di future e prossime piogge torrenziali. Tra le città più attenzionate Venezia: in passato sulla Laguna hanno passato momenti davvero difficili dovuti all'acqua alta, ma ora grazie al Mose le piogge non spaventano più. O comunque spaventano meno di prima. Con la piena soddisfazione del sindaco veneziano: «I benefici del Mose superano i suoi costi». 

Venezia in passato ha pagato caro, molto caro, il conto con il maltempo. Abbiamo ancora tutti negli occhi le immagini catastrofiche del novembre del 2019, quando la città venne sommersa dall'acqua con ingenti danni a strade ed abitazioni. Si sarebbe potuto rischiare qualcosa di simile negli ultimi giorni se non ci fosse stato il Mose in funzione? Difficile dirlo con certezza, ma a quanto pare la struttura realizzata per evitare altre disgrazie come quella di 4 anni fa ha ben svolto il compito per cui è stata realizzata. Al punto da portare i veneziani, tra esercenti, ristoratori e manager di hotel a dichiarare: «Il Mose ci ha salvato».

Venezia, come si "calcola" l'altezza dell'acqua

A scanso di equivoci è bene fare subito una premessa. Quando si parla di acqua alta a Venezia, con la relativa misura, non si intende (come qualcuno erroneamente potrebbe capire) di quanti cm si sia sommersa la città, bensì il riferimento è il livello zero, cioè quello del mare. Quando si parla, per esempio, di acqua alta 150 cm, non è l'intera città a essere sommersa di un metro e mezzo, ma va considerato quanto quella via, quel quartiere o quella piazza sia già di per sè sopra il livello del mare. Piazza San Marco, per esempio, è a 90 cm.

Maltempo, a Venezia «poteva essere peggio del 2019»

Proprio per parlare di come Venezia ha reagito al maltempo degli ultimi giorni abbiamo contattato vari personaggi tra chef, ristoratori, manager di hotel della Laguna. Ecco cosa ci hanno detto della recente situazione, assieme alle loro considerazioni fisiologicamente allineate sul Mose veneziano. Secondo qualcuno le piogge degli ultimi giorni avrebbero potuto causare danni maggiori rispetto a quelle, disastrose, del 2019. Quando la città non poteva contare sul suo scudo marino...

Mose, il sindaco di Venezia: «I benefici superano i costi»

«Sono molto soddisfatto - spiega il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro, secondo quanto riporta VeneziaToday - e non sono preoccupato per i costi dei sollevamenti, perché i risparmi sono più rilevanti. Ogni acqua alta è distruttiva per la città, e le spese di ripristino sono molto più elevate». Chiaramente «ci sono dei costi nella gestione dei cambiamenti climatici, ma se i benefici li superano è un vantaggio per tutti».

Ernesto Pancin (Aepe Venezia): «Da veneziani ringraziamo il Mose»

«Il Mose ha salvato Venezia - dice Ernesto Pancin, segretario di Aepe (associazione esercente pubblici esercizi) - i veneziani benedicono il giorno che è entrato in funzione. Il maltempo non ha creato problemi e se devo essere onesto il ringraziamento va fatto all'organizzazione e alle maestranze altamente specializzate che lo tengono in funzione. Ha portato Venezia a essere una città in sicurezza. E le immagini delle alluvioni passate sono ancora tristemente note. Come rappresentante di Confcommercio poi ammetto con una certa soddisfazione come l'afflusso turistico, in occasione del ponte dei morti, sia stato abbastanza buono nonostante il maltempo. La città era piena di ospiti: sotto l'aspetto turistico è stato un ottimo weekend, anche grazie al Mose che è stato fondamentale in questo senso».

Massimo Livan (ristorante Le Maschere): «Mose, ottime garanzie»

«Da quando è stato realizzato il Mose ha dato ottime garanzie, anche in caso di maltempo l'acqua non invade più la città - l'opinione di Massimo Livan, in cucina al ristorante Le Maschere dell'hotel Splendid - Negli ultimi giorni, nonostante le piogge torrenziali, è sembrato quasi che non piovesse tanto la città era asciutta tranne in alcune zone più basse come, per esempio, Piazza San Marco. Per il resto però il Mose ha fatto un gran bel lavoro, e anche da noi di fronte allo Splendid, dove si trova il ristorante Le Maschere, si può dire come la strada fosse completamente asciutta. Sicuramente il Mose ha giovato anche al turismo della città: stiamo tornando a numeri importanti anche per quanto riguarda i flussi di visitatori, per i quali la presenza del Mose è di certo una garanzia in più».

Daniele Zennaro (Al Giubagiò): «Con il Mose salvaguardate le attività cittadine»

«Il Mose - esordisce Daniele Zennaro, chef del ristorante Al Giubagiò - ha contribuito alla salvaguardia di tutte le attività commerciali cittadine. Noi ci troviamo nella zona nord di Venezia, sicuramente l'alta marea si è presentata ma in modo decisamente contenuto, senza creare nessun problema o disagio come invece si registravano qualche anno fa. Bisogna ricordare inoltre che quando si parla di cm di acqua alta si intende sempre sul livello del mare, non prettamente in città, che non è al livello zero. Con 80-85 centimetri d'acqua, per dire, a Piazza San Marco ci sono le pozzanghere, non è allagata. Senza Mose l'ultima ondata di maltempo avrebbe sicuramente creato grossi disagi, e invece si è salvata, considerando anche i forti disagi che si sono registrati in altre parti d'Italia. E ciò ha permesso anche ottimi flussi turistici lo scorso weekend e per il ponte dei morti, in occasione del quale in tanti hanno visitato anche il nostro ristorante. Rispetto agli anni passati, comunque, oggi Venezia è visitabile anche in caso di forte maltempo».

Paolo Trevisson (Hotel Londra Palace): «Il Mose ci dà tranquillità»

«Il Mose ha funzionato - dice Paolo Trevisson, food&bevarage Manager dell'Hotel Londra Palace - per noi è una manna dal cielo perchè se non ci fosse stato le acque alte avrebbero invaso la città e sarebbe entrata nei locali ed esercizi commerciali. Ciò ha beneficiato sicuramente anche al turismo: i visitatori si sono potuti muovere liberamente senza particolari intralci. Se pensiamo al 2019 abbiamo avuto un metro e 90 di acqua alta, al ristorante avevamo 70-80 centimetri e ha creato danni a noi e alla nostra struttura per una cifra superiore ai 100.000 euro. Prima del Mose, in caso di grave maltempo, al ristorante tiravamo su i mobili per non farli bagnare, oggi siamo più "tranquilli", non abbiamo più avuto problemi del genere e anche settimana scorsa è andato tutto liscio, abbiamo lavorato regolarmente. Il Mose sicuramente ci ha permesso di lavorare più tranquilli al ristorante, situato al piano terra. Nel 2019 siamo stati chiusi un mese, fino a dicembre, quella fu davvero una tragedia». 

Salvatore Pisani (Hotel Splendid Venice, Confindustria Turismo): «Senza Mose una catastrofe»

«Se non avessimo avuto il Mose - spiega Salvatore Pisani, General Manager dell'hotel Splendid Venice e Presidente di Confindustria Gruppo Turismo - sarebbe stata una catastrofe ancora peggiore rispetto a quella del 2019. Non tanto da un punto di vista dell'altezza dell'acqua, quando perché stavolta è stato un ciclo continuo e la città non avrebbe resistito un urto così violento e così prolungato nei giorni. Il Mose andrebbe classificato come una delle più grandi opere mai realizzate in Italia, ha permesso di salvaguardare tutta la città, preservare edifici e monumenti, e dimostra anche di esser stato un ottimo investimento, che garantisce un ritorno molto alto. I danni che ci sarebbero stati per il maltempo senza il Mose avrebbero impattato su tutta la bassa stagione. Il Mose ha salvato e sta salvando Venezia, e con lei tutte le sue attività commerciali. L'ultima ondata di maltempo, che poteva esser fatale per Venezia, anche da un punto di vista psicologico, è stata invece adeguatamente arginata, risentita in minima parte rispetto magari ad altre parti d'Italia. E ciò è stato grazie al Mose, la cui presenza fa lavorare più tranquillamente gli esercenti e al contempo rassicura anche i turisti. Con il Mose si è sicuramente lavorato con lungimiranza, mi auguro che la stessa lungimiranza venga adottata anche in altre occasioni. È la dimostrazione di come le grandi opere, certe grandi opere, servano». 

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Alberto Lupini


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