I luoghi dell'olio Dop del Garda Un itinerario tra gusto e tradizione
Ogni anno il lago di Garda vanta un primato invidiabile con milioni di turisti che invadono tutto il comprensorio, di cui circa l'80% è straniero, la maggior parte dalla Bassa Germania, nella zona della Baviera
14 settembre 2018 | 10:03
di Giulia Marruccelli
Un po' per disinformazione, un po' perché si preferiscono altre mete, certo è che il Lago di Garda è uno scrigno ancora tutto da scoprire, soprattutto dopo agosto, quando un clima magnifico rafforza il benessere tra settembre e ottobre.
Tre sponde incorniciano il più grande lago d'Italia, Bresciana - Trentina - Orientale, e focalizzandoci proprio su quest'ultimo versante, si scopre una concentrazione di tesori che regalano un continuo stupore che, come ricordava Oscar Wilde, “è la cosa che renda la vita degna di essere vissuta”.
Un percorso interessante e goloso è l'itinerario all'insegna dell'olio del Garda e della sua terra: l'autunno si propone come la stagione ideale per la piena maturazione degli ulivi, con la piacevole sorpresa di diventare spettatori nel momento più atteso di tutto l'anno, la raccolta delle olive fatta mano.
Partendo da Cisano di Bardolino, una sosta la merita il Museum dell'olio extra vergine di oliva. È il risultato della continua ricerca in Italia e all'estero, fatta con perseveranza e passione dalla Famiglia Turri, di pezzi unici del mondo oleario: un percorso articolato che passa, tra l'altro, dalle maestose antiche presse del 1700, ruote a trazione idrica e presse in ghisa, alla sala delle lampade ad olio, utilizzate a migliaia nelle chiese per illuminarle (olio lampante); d'altronde l'olio, bene prezioso e costoso, illuminava senza creare fumo nero. Al Museum è possibile richiedere una piccola degustazione di olio Garda Dop, giusto per trovare quello ideale al nostro palato e magari acquistarlo allo shop, perché il gusto del Garda ci deve accompagnare anche a casa.
Sempre a Bardolino un'idea geniale è quella di cambiare il punto di vista e ammirare il lago da una prospettiva unica e privilegiata, ad esempio dal Veliero San Nicolò, un pezzo di storia (varato nel 1925 a Bardolino) che solca le dolci acque del Benaco. Da qui si può contemplare tutta la riviera degli Ulivi, la cui cultivar autoctona è la Casaliva, ammirando le perle gardesane come ad esempio Sirmione, Garda, Torri, l’Isola del Garda, le Grotte di Catullo, Punta San Vigilio, tanto per citarne alcune.
Dopo una giornata così intensa l'ideale è una “remise en forme” a base di acque termali e, per chi volesse soggiornare, un suggerimento è l'Hotel Caesius, a Bardolino, proprio sulle sponde del lago, dove potersi rigenerare nel centro termale & Spa, fiore all'occhiello del resort. Caratterizzata da acqua oligominerale, ricca tra l'altro di calcio, di magnesio, che nasce purissima dal Monte Baldo, tra i mille trattamenti proposti, in coerenza con l'itinerario suggerito vi sono anche programmi di benessere a base di olio di oliva.
La cucina dell'Hotel Caesius è realizzata all'insegna di benessere, gusto e ricerca. Il menu propone un forte legame con il territorio, privilegiando per i secondi carni selezionatissime e pesce di lago che si sposano meravigliosamente con la dolcezza e il leggero sentore fruttato dell'olio Garda Dop.
Rigenerati da un riposo ristoratore e da una ricchissima colazione contrassegnata della varietà e genuinità, direzione verso Punta San Vigilio, suggestivo promontorio di proprietà dei Conti Guarienti, a godersi le acque cristalline della Baia delle Sirene, all'ombra di ulivi secolari in pieno relax. Qui un suggestivo e antico porticciolo già nel 1500 accoglieva i viaggiatori con una scritta incisa sull’arco di accesso, esortandoli a “lasciare gli affari e gli affanni alla città” e ad apprezzare e godere la tranquillità del luogo.
Museum dell'olio extravergine d'oliva
Pace, benessere e gusto regnano sovrani anche al ristorante, godendo dei sapori del lago, accompagnati dal gusto dell'olio Garda Dop e da una vista ineguagliabile che tutto il mondo ci invidia. Non dimenticatevi di assaggiare i Sanvigilini, i frollini tipici inventati proprio qui da Lord Leonard Walsh per offrirli ai suoi ospiti vip, tra cui Winston Churchill.
Per chiudere la giornata il percorso vira verso l'entroterra, sul massiccio montano del Monte Baldo che domina la riviera orientale del Garda. È uno scenario che custodisce piccoli paesini e antichi borghi attraversati da uliveti, come ad esempio Cavaion Veronese, piccolo centro caratterizzato dell'architettura popolare legata all'acqua, tra fontane, pozzi e lavatoi, e dalla cinquecentesca Corte Torcolo: a Cavaion potete gustare la Fogassa Cavaion, Deco a base di farina, zucchero, vino frizzante e olio Garda Dop, curiosamente cotto sulla gratella. Qui da tre anni a settembre si tiene la manifestazione WardaGarda, il festival dedicato all'olio Garda Dop e del suo entroterra.
Se vi rimane ancora un briciolo di tempo, da non perdere Malcesine, piccolo borgo medievale sospeso tra lago e montagna. Tra i colori autunnali della natura non perdetevi il giro della via Panoramica, il piccolo museo presso il frantoio del Consorzio di Malcesine e il 22 e il 23 settembre la 17° edizione di Ciottolando con Gusto, un percorso enogastronomico attraverso i vicoli e gli angoli della cittadina.
Per informazioni: www.oliogardadop.it
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