Lotteria degli scontrini, si parte. Ma gli esercenti non sono preparati

Il primo febbraio prende avvio il meccanismo che premia gli acquisti senza contanti. Ma fra dettagli da limare, registratori di cassa da aggiornare e pandemia esercenti e ristoranti sono in ritardo

27 gennaio 2021 | 11:20
Doveva partire il primo febbraio, ma tra mille proroghe la lotteria degli scontrini avrà inizio il primo febbraio. Ancora pochi giorni a disposizione, quindi, affinché esercenti e agenzia delle Dogane e dei Monopoli affinino strumenti e dettagli del provvedimento attuativo che fisserà le regole del gioco a cui si accederà solo con pagamenti cashless.

La lotteria degli scontrini parte ufficialmente l'1 febbraio

La prima estrazione dovrebbe essere fissata per il 12 marzo. Ma già un paio di settimane prima, cioè dal 1° marzo, i consumatori potranno segnalare eventuali rifiuti da parte di esercenti e commercianti ad acquisire il codice lotteria, mentre fino al 1° aprile sarà possibile aggiornare i registratori di cassa telematici che trasmettono i corrispettivi. In altre parole: si parte da lunedì ma con il rischio che non si possa partecipare alla lotteria ovunque. Al meno per il momento.

Una situazione a macchia di leopardo ancor più accentuata dalla divisione per zone colorate, dovuta alle misure di contrasto della pandemia, che impone restrizioni alle aperture variabili a seconda della regione. Particolarmente colpite, in questo senso, sono le attività legate alla ristorazione. Con il solo asporto o delivery funzionante, ristoranti e bar vedono fortemente ridursi le transazioni dirette con i consumatori; mentre gli acquisti tramite eCommerce non rientrano tra quelli eleggibili per l’estrazione.  

Chi può partecipare alla lotteria
Alla lotteria possono partecipare tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia che hanno effettuato degli acquisti di beni e servizi per importi pari ad almeno 1 euro e che si sono registrati sul portale lotteriadegliscontrini.gov.it per avere il codice lotteria da stampare e mostrare all’esercente ad ogni acquisto. In una prima fase non rientrano nella lotteria gli acquisti documentati con fatture elettroniche e quelli per i quali i dati dei corrispettivi sono inviati al sistema Tessera Sanitaria. Si parla, dunque, di acquisti effettuati in farmacia, parafarmacia, ottici, laboratori di analisi e ambulatori veterinari. Esclusi anche quelli per cui sono previsti detrazioni o deduzioni fiscali.

Le estrazioni
Le estrazioni saranno settimanali, mensili e annuali e saranno di due tipi. Quelle ordinarie per chi effettua i pagamenti in contanti e quelle «zero contanti» per chi utilizza carta di credito, Bancomat o altri strumenti elettronici. Questi ultimi potranno partecipare ad entrambe le estrazioni. Ogni scontrino relativo a un acquisto genera un determinato numero di biglietti, in pratica un biglietto per ogni euro speso, con l’arrotondamento sui decimali. Ciascun cittadino potrà avere un massimo di 1.000 biglietti per importi pari o superiori a 1.000 euro. Non è obbligatorio conservarli: l’abbinamento tra scontrino e codice lotteria viene trasmesso dall’esercente all’Agenzia delle Entrate, quindi già risultano registrati. Con un solo scontrino si può partecipare alle estrazioni settimanali, mensili o annuali.

Le vincite
Per quanto riguarda le vincite, le estrazioni ordinarie prevedono per il consumatore:

  • sette premi di 5.000 euro ciascuno ogni settimana;
  • tre premi da 30.000 euro ciascuno ogni mese;
  • un premio di 1 milione di euro ogni anno.
Le estrazioni «zerocontanti» prevedono:
  • quindici premi da 25.000 euro ciascuno per il consumatore e quindici premi da 5.000 euro ciascuno per l’esercente, ogni settimana;
  • dieci premi di 100.000 euro ciascuno per il consumatore e dieci premi di 20.000 euro ciascuno per l’esercente, ogni mese;
  • un premio di 5.000.000 di euro per il consumatore e un premio di 1.000.000 di euro per l’esercente, ogni anno.
Le vincite verranno comunicate tramite sms, e-mail o messaggio istantaneo, a seconda del recapito lasciato nel portale della lotteria. Arriverà, comunque, una comunicazione formale tramite Pec (se il cittadino ha lasciato il proprio indirizzo nel portale) o raccomandata a/r all’ultimo indirizzo conosciuto dell’Agenzia delle Entrate.

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Alberto Lupini


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