Lombardia, la locomotiva d’Italia festeggia i 50 anni della Regione

Mezzo secolo fa l’istituzione dell’ente. Oggi la Lombardia è la prima in Italia per produzione agricola e industriale. Il Governatore Fontana: «Senza di noi non si esce dalla crisi»

08 luglio 2020 | 10:35
di Renato Andreolassi
Mentre dall'orizzonte politico sembrano essere spariti federalismo e autonomia, il Consiglio Regionale della Lombardia ha celebrato i 50 anni di vita della Regione. Il 6 luglio 1970 al termine di un lungo e travagliato iter politico - la Costituzione ne prevedeva la loro istituzione già nel 1948 - si insediava infatti come primo presidente Piero Bassetti.

La sede della Regione Lombardia

«Come lombardi dobbiamo anzitutto renderci conto - ha sottolineato in aula il vigoroso e lucido novantenne politico milanese - che se da un lato il nostro futuro è irrevocabilmente legato a quello del resto dell'Italia, dall'altro il principale vero motore di rinnovamento economico, e quindi politico, del Paese in Europa è la Lombardia. Nel contesto italiano, la Regione è Lombardia fuori scala: ha il doppio degli abitanti della seconda regione più popolosa, ossia la Campania, e come sappiamo, produce quasi un terzo del Pil nazionale.



D'altra parte è fuori scala anche nel contesto europeo non solo perché ha più abitanti e più Pil di 20 Stati membri UE su 27, ma anche perché non c'è altro caso in tutta Europa di un territorio che nel proprio Paese sia prima regione industriale, prima regione agricola, prima regione montana, la sede di Borsa e i tutti i maggiori gruppi bancari, il principale crocevia del terziario avanzato del Paese  e la prima  per numero di università e di centri di ricerca.

Attilio Fontana e Piero Bassetti

«Questa straordinaria varietà e completezza di eccellenze - ha concluso Bassetti - destina la Lombardia anche a un primario ruolo politico a cui non possiamo sottrarci». In aula è stato ribadito che pur duramente colpita dal Covid a Bergamo e Brescia: «La Regione continuerà gestire la propria sanità, che verrà rafforzata e riformata», ha chiarito l'attuale presidente Attilio Fontana puntando sul regionalismo differenziato e su un nuovo grande progetto economico, di sviluppo e crescita. Sarà presentato nell'autunno all'insegna del lavoro e del progresso: «Non c'è uscita credibile dalla crisi senza un ruolo centrale della Lombardia e del suo sistema produttivo essenziale anche per il terzo settore. A questo proposito - ha concluso il Governatore - stiamo già mettendo in campo iniziative sul fronte delle opere pubbliche, del sostegno alle imprese, della semplificazione normativa, e della formazione e riqualificazione professionale».

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Alberto Lupini


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