Il comparto enogastronomico e turistico in Lombardia, supportato da iniziative di marketing territoriale come il brand "Lombardia Style", rappresenta un settore chiave per lo sviluppo della regione secondo il governatore Attilio Fontana. L'offerta vitivinicola e le eccellenze culinarie attirano sempre più turisti, promuovendo un turismo sostenibile e responsabile, anche attraverso fiere e sagre. Regione Lombardia punta a integrare tradizione e innovazione, valorizzando il territorio e le sue peculiarità enogastronomiche, con uno sguardo alle sfide globali, come il cambiamento climatico, e alle opportunità future, tra cui le Olimpiadi, ma anche all'introduzione delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea), già applicate al riso, anche in viticoltura.
Fontana: «La Lombardia come terra di esperienze da vivere»
Presidente, quanto vale il comparto enogastronomico a livello economico per Regione Lombardia?
Sicuramente il settore del turismo enogastronomico evidenzia una crescita significativa negli ultimi anni, in particolar modo nell'era post pandemica. Un'analisi realizzata dal nostro Osservatorio del turismo e dell'attrattività sulle carte di credito del circuito Mastercard, ha evidenziato durante lo scorso anno alcuni dati significativi sulla spesa dei turisti nel settore dell'enogastronomia: la percentuale di spesa su ristoranti e negozi di specialità alimentari infatti, è pari al 31% della spesa complessiva. Da un'analisi di Unioncamere Lombardia inoltre, nell'estate 2023 il desiderio di trascorrere una vacanza all'insegna dei sapori locali ha mosso il 12,1% dei turisti della Lombardia. È il terzo prodotto per attrazione motivazionale nella regione, in forte aumento rispetto al 2019, e attrae il 4,7% dei turisti italiani e il 16,7% degli stranieri.
La Lombardia ha ricevuto numerosi riconoscimenti sulla stampa internazionale per i suoi paesaggi: è altrettanto riconosciuta anche dal punto di vista enogastronomico a suo giudizio o al contrario ritiene che non lo sia sufficientemente? E come si può agire?
Bisogna ricordare che Lombardia è terra di alcune importanti eccellenze vitivinicole: della Franciacorta, della Valtellina e dell'Oltrepò pavese. Si tratta di territori che accanto all'offerta enoturistica offrono esperienze culinarie, culturali e naturalistiche immersive, permettendo al turista di vivere la vacanza respirando a pieno la tradizione del territorio che lo ospita. Le eccellenze enogastronomiche che la Lombardia ha da offrire sono quindi oggi uno dei principali attrattori su cui puntare e da valorizzare. Oggi chi viaggia non si accontenta di visitare un luogo, ma vuole vivere “nuove esperienze”, autentiche e significative. Per valorizzare la Lombardia come meta turistica in Italia e all'estero è stata avviata un'azione di marketing territoriale che identifica le eccellenze lombarde tutte sotto un unico brand: “Lombardia Style”, che rappresenta il modus vivendi lombardo e le sue proposte di qualità. La promozione del brand sta continuando anche tramite un roadshow nelle più importanti manifestazioni fieristiche internazionali.
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Tra l'altro proprio il turismo enogastronomico permette un turismo più sostenibile e capace di valorizzare anche borghi e luoghi che magari risultano essere fuori dalle principali rotte andando così a combattere l'overtourism: cosa ha fatto e cosa farà Regione a questo proposito?
Questa legislatura punta a valorizzare una vision che individua la Lombardia come terra di esperienze da vivere all'insegna della responsabilità e della sostenibilità, mettendo al centro tutti i “turismi”: le città, i laghi, la montagna, la cultura, l'outdoor, i borghi, ecc. La possibilità di visitare luoghi anche meno noti, vivendo esperienze che rispecchino la realtà e la quotidianità di chi abita e conosce i nostri territori diventa la chiave per uno sviluppo dell'attrattività regionale che valorizza la trasversalità del settore e la capacità di sfruttare in chiave di marketing territoriale, tramite il Lombardia Style”, tutte le eccellenze, partendo ad esempio dall'artigianato di qualità, all'enogastronomia, per arrivare alla moda, al design e ai grandi eventi. In quest'ottica, il bando “Ogni giorno InLombardia” promuove lo sviluppo dell'attrattività locale supportando iniziative territoriali di promozione turistica che integrano e completano la strategia regionale. L'obiettivo è diffondere la conoscenza e la fruizione dell'offerta turistica di prossimità favorendo sia la peculiare vocazione territoriale sia la destagionalizzazione dell'offerta.
Sagre e fiere, Fontana: «Iniziative diverse non significano frammentazione»
Che importanza hanno in questo contesto le sagre, anche dei piccoli centri lombardi, nel promuovere questi piccoli centri, ma anche le proprie eccellenze enogastronomiche?
Le sagre rappresentano un elemento fondamentale per valorizzare le comunità locali e le loro tradizioni, fungendo da prezioso strumento di promozione culturale e turistica. Regione Lombardia concede il patrocinio a decine di queste manifestazioni ogni anno, riconoscendo l'importanza della loro capacità di esaltare le peculiarità del territorio e di mettere in luce i “mille” sapori unici che caratterizzano la nostra enogastronomia. Ogni sagra, anche nei piccoli centri, racconta una storia fatta di identità, cultura e passione, mettendo al centro prodotti di eccellenza che meritano di essere scoperti e tutelati. Si tratta di eventi che vanno ben oltre l'aspetto culinario, perché rafforzano il legame sociale, attirano visitatori e creano opportunità di sviluppo economico locale, favorendo la conoscenza e l'apprezzamento di un patrimonio di sapori e saperi che rischierebbe altrimenti di essere dimenticato.
Riguardo a questo, ed estendendo il ragionamento anche al settore fieristico, ritiene che serva una sinergia maggiore tra territori magari limitrofi affinché ci sia una collaborazione che porti ad unire le forze in modo da organizzare eventi di maggior peso fuori dai confini regionali e nazionali o ritiene invece che questa parcellizzazione sia un valore?
Ovviamente, quando possibile, la sinergia tra territori può essere un'opportunità per unire le forze e attrarre maggior interesse anche su scala internazionale, ma senza perdere la ricchezza della nostra offerta fieristica, che è fatta anche di specificità locali e settoriali. La diversità di queste iniziative, quindi, non va vista come una frammentazione, bensì come un modo per coprire le esigenze di un settore vasto e complesso. Ritengo che la presenza di più manifestazioni di settore, anche in territori limitrofi, non sia affatto un limite, ma anzi rappresenti un valore aggiunto per una regione come la Lombardia, che è la capitale italiana della zootecnia e della produzione agroalimentare di qualità. Ogni evento, grande o piccolo che sia, contribuisce a valorizzare un comparto che è centrale per l'economia regionale e che ha bisogno di molteplici vetrine per poter esprimere appieno le sue potenzialità. Lo spazio è ampio e c'è modo di dare visibilità a diverse realtà, mantenendo al contempo alta la qualità degli appuntamenti.
Fontana: formazione e sostegno alle imprese
Si parla sempre più spesso di una carenza di personale, soprattutto tra i giovani, nei comparti dell'accoglienza e della ristorazione: com'è la situazione in Lombardia? E quali strategie può mettere in campo Regione per affrontare questo problema?
Secondo il sistema Excelsior per la Lombardia le entrate previste a settembre 2024, si attestano su circa un quinto del totale italiano. Nell'ambito dell'accoglienza e della ristorazione le imprese lombarde hanno difficoltà di reperimento per il 50% del proprio fabbisogno di personale (Excelsior 23 e ultimo bollettino 2024). L'azione di Regione Lombardia, per tale motivo, punta a immettere annualmente sul mercato, persone formate e qualificate nei percorsi di formazione professionali e degli Istituti Tecnici. Prendendo in esame i settori di accoglienza e ristorazione, i corsi dedicati nel 2023/2024, sono oltre il 30% rispetto al totale della programmazione. Nel sistema Its, circa l'80% dei diplomati ha trovato un'occupazione a 12 mesi dal conseguimento del titolo. Tramite il “sistema duale”, inoltre, si vuole contribuire a contrastare il mismatch tra domanda e offerta. Continueremo, attraverso forme di analisi dei fabbisogni e progettazioni condivise con le imprese (patti territoriali), a potenziare l'azione sulla formazione, indirizzando e affinando sempre più le nostre politiche rispetto alle esigenze del territorio.
Gli esercenti, dopo il periodo nero dovuto alla pandemia da coronavirus, al boom dei costi economici e all'inflazione, stanno provando a ripartire, ma permangono alcune criticità: che azioni ha messo e metterà in campo Regione per queste categorie produttive?
Regione Lombardia a partire dal 2021 per sostenere e rilanciare il sistema produttivo lombardo si sono sviluppate di pari passo con l'evoluzione del contesto e delle esigenze delle imprese, grazie ad uno stretto raccordo con gli stakeholder di riferimento. Investiremo in finanziamenti volti a favorire la liquidità delle Pmi lombarde - oltre 2.700 ad oggi - anche a seguito dell'aumento dei costi energetici e i 12 milioni di euro di contributi concessi a circa 700 imprese per favorire il loro efficientamento energetico, che prosegue nella Linea Microimprese, accanto alla valorizzazione e al sostegno delle attività storiche e di tradizione, per le quali sono stati stanziati circa 20 milioni di euro, 450 i beneficiari già individuati, e della digitalizzazione. Le misure messe in campo da Regione, a partire dal 2021, per sostenere e rilanciare il sistema produttivo lombardo si sono sviluppate di pari passo con l'evoluzione del contesto e delle esigenze delle imprese, monitorate anche grazie ad uno stretto raccordo con gli stakeholder di riferimento. Ricordo in particolare il Fondo da 60 milioni di euro “Confidiamo nella ripresa” (finanziamenti a medio termine assistiti da garanzia regionale, prestati alle imprese dal sistema dei confidi lombardi), volto a favorire la liquidità delle Pmi lombarde e i 12 milioni di contributi concessi a circa 700 imprese per favorire il loro efficientamento energetico. Prosegue ancora la linea “Microimprese”, e la valorizzazione e il sostegno delle attività storiche e di tradizione, per le quali sono stati stanziati circa 20 milioni di euro.
Fontana: «Nessuna sovrapposizione con gli agriturismi»
C'è in Lombardia un problema di desertificazione, soprattutto nei piccoli centri, di bar, alberghi e ristoranti?
Regione Lombardia mantiene alta l'attenzione a forme distributive ed esercizi in sofferenza affiancando agli strumenti più tradizionali di incentivazione diverse azioni di governance di respiro più ampio e strategico, come l'approvazione del Programma di sviluppo del settore commerciale con le sue disposizioni attuative per le medie e grandi strutture di vendita, finalizzato allo sviluppo equilibrato delle diverse forme distributive sul territorio lombardo. Ci sono poi tutte le iniziative volte a rafforzare ruolo e sviluppo dei distretti del commercio - a partire dalle progettualità in realizzazione sul bando 2022-2024 cui sono stati destinati complessivamente 57 milioni di euro - non solo quale strumento di qualificazione e di animazione del territorio e di servizio alla popolazione che vi risiede, ma anche di rilancio della competitività e dell'attrattività.
Fipe aveva criticato la legge sugli agriturismi dicendo che si sarebbe creata una sovrapposizione con i pubblici esercizi: è così?
No, in quanto la nostra legge è stata pensata proprio per evitare sovrapposizioni con la ristorazione tradizionale, rispettando le specificità di entrambi i settori. Gli agriturismi, a differenza dei pubblici esercizi, sono gestiti da imprenditori agricoli e devono seguire regole molto stringenti. La normativa lombarda è innovativa e fortemente vincolante: stabilisce un numero massimo di coperti per garantire che l'attività rimanga legata al contesto rurale. Inoltre, l'offerta gastronomica deve basarsi su prodotti di autoproduzione o comunque strettamente territoriali, così da promuovere le eccellenze locali. Un ristoratore privato, invece, non ha limiti nella scelta dei fornitori o nel tipo di offerta proposta. Si tratta quindi di due mondi distinti, che possono coesistere e, anzi, integrarsi a vicenda, con l'agriturismo che si conferma come un'opportunità di valorizzazione per le nostre imprese agricole, incentivandole ad abbracciare la multifunzionalità senza snaturare la loro vocazione principale. Siamo convinti che la nostra legge abbia proprio questo merito: sostenere l'agricoltura e tutelare la ristorazione di qualità.
Fontana: «Presto anche in viticoltura le Tecniche di evoluzione assistita»
Passando al comparto del vino: come Regione può sostenere i produttori lombardi, sempre più alle prese con i problemi legati al cambiamento climatico?
Stiamo lavorando su diversi fronti. Da un lato, è fondamentale rivedere il sistema assicurativo, che spesso risulta inadeguato per le nuove sfide che affrontiamo. Le pubbliche finanze, infatti, faticano a coprire i danni sempre più frequenti e intensi. Dall'altro lato, il vero investimento per il futuro è nelle tecnologie. In Lombardia, abbiamo già sperimentato le Tecniche di evoluzione assistita (Tea) per il riso, e a breve le applicheremo anche alla viticoltura. L'obiettivo è sviluppare piante più resistenti, capaci di affrontare meglio attacchi di parassiti e funghi, i cui eventi sono in aumento a seguito dei fenomeni di maltempo. Questo approccio non solo aiuterà i produttori a ridurre le perdite, ma comporterà anche una diminuzione dell'uso di fitofarmaci, contribuendo a una viticoltura più sostenibile.
Olimpiadi, Fontana: «Opportunità straordinaria per celebrare l'enogastronomia lombarda»
Quanto saranno importanti le Olimpiadi per celebrare l'enogastronomia lombarda e che riflessi ritiene che avranno dal punto di vista economico su questo comparto e su quello turistico?
Le Olimpiadi rappresentano un'opportunità straordinaria per celebrare l'enogastronomia lombarda e per mettere in luce le eccellenze che caratterizzano il nostro territorio. Tuttavia, è fondamentale che il lavoro di promozione e valorizzazione non si esaurisca nei pochi giorni di questo evento eccezionale, ma generi un riverbero che continui nel tempo. Siamo convinti che, attraverso iniziative ben strutturate e una comunicazione efficace, si possa trasformare l'attenzione internazionale suscitata dalle Olimpiadi in un'occasione di crescita duratura per il nostro comparto enogastronomico e turistico. Questo significa investire in strategie di marketing che raccontino le storie dei nostri prodotti, la cultura culinaria lombarda e i nostri paesaggi, affinché i visitatori possano portare a casa non solo un ricordo, ma anche la voglia di tornare. Con un approccio proattivo e una forte collaborazione tra istituzioni, imprese e produttori locali, possiamo valorizzare il nostro patrimonio enogastronomico e creare un circuito virtuoso che supporti la crescita sostenibile del settore. In questo modo, le Olimpiadi non saranno solo un evento, ma un catalizzatore di nuove opportunità per la Lombardia.
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Alberto Lupini
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