Lido di Rana a Punta San Vigilio: 30 euro per fare il bagno, ma la spiaggia era libera

Un cartello all'ingresso specifica che l'entrata è gratuita, ma in realtà è possibile solo passeggiare, non fermarsi in spiaggia o fare il bagno. Le accuse: limitato l'accesso a una baia che per decenni è stata fruibile da tutti

09 luglio 2024 | 11:26

Dopo mesi di polemiche (che non si placano, anzi!), apre al pubblico lo stabilimento balneare di Punta San Vigilio, perla nel comune di Garda (Vr), sulla sponda veronese del lago di Garda, al centro dello scontro tra i re dei tortellini Giovanni Rana e i conti Guarienti. L'ingresso principale avviene dal viale dei cipressi, dove si trova un ampio parcheggio. Da qui, si accede alla zona relax-balneare con piscina, chiosco bar, servizi e ristorante. L'area verde conduce alla spiaggia della Baia delle Sirene, dove sono dislocati lettini e ombrelloni. L’ingresso è gratuito, ma per chi volesse fare il bagno e usare la spiaggia deve pagare 30 euro del biglietto giornaliero (18 per il pomeriggio). Cosa che ha scatenato la rabbia dei contrari al progetto di Rana visto che storicamente era una baia aperta e fruibile a tutti.

Punta San Vigilio, 30 euro per fare il bagno

Come detto, un cartello multilingue all'ingresso specifica che l'entrata è gratuita. In realtà, come spiega l'operatrice al box, è possibile accedere liberamente all'area e passeggiare, ma non ci si può fermare in spiaggia o fare il bagno se non si paga il biglietto.

Questa limitazione ha sollevato proteste, dato che la baia è sempre stata accessibile a tutti, essendo la riva di proprietà demaniale e per legge soggetta a «libero e gratuito accesso e fruizione della battigia».

 Punta San Vigilio contesa tra Giovanni Rana e conti Guarienti

Polemiche che si aggiungono a quelle precedenti. Era, infatti, l'inverno del 2023 quando lo scontro tra Giovanni Rana e i conti Guarienti per il controllo di Punta San Vigilio sul lago di Garda accese i riflettori nazionali. Al centro delle contestazioni, i lavori di riqualificazione dell'area, che comprende un antico oliveto e palazzi storici risalenti al 1500, progettati dal celebre architetto rinascimentale Michele Sanmicheli. Ambientalisti e comitati cittadini si schierarono a fianco dei conti Guarienti, denunciando un presunto "scempio" del paesaggio e criticando la realizzazione di due piattaforme interrate destinate a locali tecnici nell'area degli ulivi secolari.

Ma cosa c'èntra Rana con Punta San Vigilio? Rana, innamorato della località, era in affitto della villa principale dei conti Guarienti dal 1994 al 2018, anno in cui è stato sfrattato. Nel 2006, alla morte di Guglielmo Guarienti di Brenzone la proprietà di San Vigilio è passata ai tre figli Guariente, Agostino ed Emanuela. Il problema è che Rana aveva già acquistato tutte le proprietà toccate nella successione ad Emanuela: gran parte dei terreni agricoli e gli annessi rustici dei palazzi principali, ma anche la spiaggia nota come Baia delle Sirene con l'obiettivo, attraverso la società costituita ad hoc La Soledad, di farci un albergo-resort da 6 camere (si presumono 6 suite, e un ristorante, situati di fronte e di lato alla villa centrale dove abita Guariente.

Ora all'interno dell'area, i prati sono curati, gli stradelli sono pavimentati con materiale drenante di pregio e sono state installate alcune casette in legno per le cabine e i bagni. Tuttavia, alcuni lamentano la perdita del caratteristico aspetto rustico del luogo, con i vecchi sentieri bianchi in mezzo agli ulivi. Anche il viale dei cipressi, con il via vai di auto che accedono al parcheggio, ha perso parte del suo fascino antico.

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Alberto Lupini


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