La libertà si chiama bicicletta Una vacanza slow e salubre

Il cicloturismo può rappresentare la soluzione ideale. Fenomeno in costante crescita, negli ultimi anni è sicuramente una tipologia di svago in sintonia con questa epoca. I territori italiani sono vocati . Somo molte le opportunità, dall'affidarsi a tour organizzati al fai da te seguendo poche e semplici regole. Quest'estate sarà difficile viaggiare all'estero

26 aprile 2020 | 07:50
di Gabriele Ancona
Quando si potrà di nuovo uscire di casa la voglia di aria aperta e di libertà sarà incontenibile. Ancor meglio se con una modalità slow, dal momento che ci siamo abituati a ritmi rallentati. A questo proposito, il cicloturismo può rappresentare la soluzione ideale. Fenomeno in costante crescita negli ultimi anni e di cui Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è da sempre grande promotore e sostenitore, è sicuramente una tipologia di vacanza in sintonia con questa epoca.


In biciletta, nel silenzio, si attraversano i paesaggi italiani

Una vacanza in bicicletta, infatti, permette di stare lontani dalla folla e di pedalare nella bellezza dei paesaggi, tra località e borghi lontani dal turismo di massa. Fermarsi, visitare, dormire, rifocillarsi e fare shopping nelle strutture di prossimità rappresenta, inoltre, una concreta forma di sostegno alle economie locali. I territori italiani dove dedicarsi a pedalate giornaliere lungo ciclabili o percorsi cicloturistici ben segnati, sono tutti facilmente raggiungibili in auto: opportunità a portata di mano per vivere autentiche esperienze di eco-turismo di qualità.





Fiab quest'anno pianifica percorsi da organizzare senza il supporto di mezzi pubblici

«Purtroppo quest’anno l’estate e molto probabilmente i tour oltre confine andranno sacrificati   - spiega Renata Zorzanello, responsabile Cicloturismo e BiciViaggi di Fiab – Grazie anche alla comprensione delle strutture alberghiere, che in ogni caso si devono riorganizzare ma sono state più che disponibili, abbiamo fatto slittare le partenze da metà settembre».

Il riferimento è ai viaggi organizzati da Fiab, che prevedono la presenza di uno o più accompagnatori. Per chi invece vuole organizzarsi in modo autonomo, molto utile per pianificare una ciclo-vacanza è il sito albergabici.it , il motore di ricerca pensato e gestito da Fiab che a oggi racchiude oltre 600 strutture ricettive bike friendly, hotel, ostelli, bed & breakfast, campeggi attrezzati per garantire i servizi di accoglienza indispensabili a chi si muove sulle due ruote. Pensiamo al ricovero per le bici, agli attrezzi per la manutenzione di base, alla possibilità di lavare vestiti e attrezzature, a una prima colazione abbondante, alle informazioni su ciclovie e itinerari nella zona.


Viaggi in indipendenza lungo itinerari poco frequentatati

«Per noi, dal punto di vista organizzativo - precisa Renata Zorzarello - saranno comunque viaggi rivoluzionati. A partire dal numero di partecipanti, che da 40 passeranno a 20. Essendo tour con accompagnatori prevediamo inoltre di non arrivare tutti insieme nelle strutture ricettive o al ristorante, ma in blocchi separati. Anche le modalità di spostamento subiranno delle variazioni. Verranno privilegiati percorsi da effettuare solo in bicicletta con tappe giornaliere, per evitare di utilizzare mezzi pubblici come autobus o treni. Viaggeremo in indipendenza assoluta lungo itinerari poco frequentati e saremo distanziati anche fra di noi. Anche con la mascherina, ma il mercato del turismo deve ripartire».

In collaborazione con i principali tour operator del settore, Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha sempre proposto un ricco calendario di BiciViaggi organizzati. Al momento la programmazione 2020 viene costantemente rivista e gli aggiornamenti delle proposte sono consultabili direttamente sul sito www.biciviaggi.it . Tra le mete selezionate per il futuro prossimo, Marche, Sicilia, Toscana e la Parma di Guareschi.

Per informazioni: www.biciviaggi.itwww.albergabici.it - www.fiab-onlus.it

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